E i motivi sono vari!
Pete Hines di Bethesda, nel corso di un’intervista, si è espresso a proposito del recente e massiccio supporto a Nintendo Switch e sui motivi che hanno portato la compagnia a questo drastico cambio di rotta rispetto al passato.
Ecco le sue parole:
Avemmo il prototipo di Switch poco prima del suo annuncio e non potevamo avere una piattaforma senza Skyrim, quindi… Siamo tutti giocatori nella vita. Giocavo da quando ero piccolo e ricordo di avere avuto un SEGA Nomad per un periodo, di aver giocato fuori casa a giochi del SEGA Genesis su un pannello con un grosso kit per la batteria che dovevo tenere vicino per dargli un’altra ora di carica.
Mentre guardavamo alle caratteristiche di Switch, abbiamo iniziato a guardare a giochi come Skyrim e Doom e Wolfenstein, e siamo stati abbastanza fortunati da avere sviluppatori molto talentuosi e anche molto intelligenti come i ragazzi di Panic Button, che sono riusciti a prendere ciò che stavamo facendo e a dire “Sì, possiamo renderlo possibile su Switch”.
Pensiamo che sia davvero un bell’oggetto tecnologico… Nintendo è molto brava con i suoi prodotti. Sono stati grandi partner, molto entusiasti. E noi siamo molto entusiasti. Credo ci sia un’intero pubblico che non ci conosce molto bene in termini di giochi per le loro piattaforme, quindi la possibilità di mostrarglieli è stata fantastica, divertente e gratificante e continueremo a farlo.
Hines ha inoltre rivelato che, nel corso dei lavori per Doom 2016, il team aveva già in mente Switch durante lo sviluppo in modo da rendere possibile un eventuale port. Questa filosofia, a detta di Hines, ha poi permesso l’arrivo di giochi come Wolfenstein e del futuro Doom Eternal.
Il dirigente si è espresso poi sui giochi della compagnia, molto più maturi rispetto a quelli Nintendo:
Avere giochi più maturi serve ad entrambi, e ci aiuta a supportare un audience di giocatori che magari pensano: “Ok, ho giocato Zelda, Super Mario, che altro c’è per me?”
Hines si è infine espresso su Fallout 3, dichiarando che al momento il suo arrivo sull’ibrida giapponese è difficile, in quanto ci sarebbe molto lavoro da fare su di un gioco vecchio che deve girare su una piattaforma nuova. A suo dire il team è attualmente concentrato sui nuovi giochi piuttosto che sul far rivivere vecchie glorie.
Consa ne pensate delle parole di Pete Hines? Sembra che quello tra Bethesda e Nintendo sia un sodalizio destinato a durare a lungo, non credete anche voi?
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