Super Mario Party: I minigiochi più divertenti

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Il meglio per inimicarsi il mondo

Alcuni di voi avranno già messo le mani sull’ultimo capitolo della serie Mario Party che, a quanto traspare dalla rete, pare abbia riscosso un ottimo successo sia tra la critica che tra i videogiocatori. Sembra che la Grande N abbia deciso di regalare agli appassionati delle feste alternative un prodotto di tutto rispetto, che sfrutta appieno le caratteristiche uniche di Nintendo Switch.

Non sono mai stato un fan della serie, probabilmente perché radunare abbastanza gente come quando ero bambino è pian piano divenuta semplice utopia. Questo gioco mi ha quindi portato alla mente tanti bei momenti nostalgici, oltre a darmi l’occasione di divertirmi con persone in carne e ossa — che alla fin fine è la modalità multiplayer più divertente che ci sia, fatevene una ragione.

Ecco quindi una raccolta dei minigiochi che mi hanno colpito di più. Non ho dato loro un ordine, non è mia intenzione fare una classifica, anche perché sarebbe difficile vista la varietà a disposizione. Mi sono però attenuto all’elemento coinvolgimento più che alla complessità del gioco in sé.

Vediamoli insieme!

Matrioska Toad

Una delle tante varianti dei memory game. I giocatori devono memorizzare la matrioska Toad più cicciona e resistere allo strabismo di fine partita, dove le piccole bambole vengono switchate senza pietà. Il tutto però viene compensato dall’effetto ipnotico delle matrioske che pian piano rivelano il proprio contenuto.

Dadoburger in padella

Una gara a tempo che incorona vincitore il giocatore che riesce a cuocere il più velocemente possibile le sei facce di un dadoburger. Che, per chi se lo stesse chiedendo, è un hamburger a forma di dado. Importante la coordinazione e la precisione nei movimenti: il grasso che cola rende il fondo scivoloso e il dado di carne se ne andrà un po’ per i fatti suoi.

Non è difficile prendersi a gomitate durante questo minigioco. L’ampia variabilità dei movimenti ha costretto più volte me e i partecipanti ad alzare di scatto le braccia, il polso, a seguire con la testa l’andamento del dadoburger. È una sfida contro il calore, i motion, ma anche contro la rapidità degli avversari. Pochi secondi, ma bollenti insomma.

Ritiro pacchi

Super Mario Party ha già anticipato l’avvento dei droni di Amazon. Qui un giocatore controlla un piccolo robottino volante, mentre altri tre fanno squadra per accaparrarsi il maggior numero di pacchi. Vince chi si porta a casa più scatoloni. Un gioco che sembra banale, ma che nasconde una tattica di fondo da non sottovalutare.

Non è raro infatti farsi il conto dei pacchi a portata di mano o ingegnarsi — anche in modo poco onesto, ma fa parte di quelle leggi non scritte del multiplayer locale —  per confondere il pilota del drone. Il salotto diviene da subito teatro per un concatenarsi di “Vado io su!”, “Prendo io quello al piano di sotto” o “Occhio che arriva il drone!”. Insomma, qui c’è il rischio di inimicarsi ben tre amici alla volta.

Stormi di Stordini

Uno dei minigiochi che sfrutta al meglio i sensori dei Joy-Con. I giocatori si sfidano in un percorso a ostacoli pilotando le loro navicelle tramite il motion dei piccoli controller. Più si va avanti e più la sfida si fa difficile, quindi resistere non sarà semplice, anche perché tre errori si è fuori dai giochi!

Ecco, questa è una vera e propria prova di abilità oltre che di sensibilità. C’è anche in gioco una certa resistenza psicologica, perché più si va avanti e più è difficile tenere alta l’attenzione e coordinarsi. Gli Stordini, dal canto loro, renderanno il procedere sempre più caotico. Non è poi raro confondersi a causa del movimento degli avversari, che spesso andranno a incrociare percorsi comuni. Ci troviamo di fronte a una sorta di endless run, ma in compagnia e col divertimento del motion.

Filiforma

Un minigioco 2 VS 2. I partecipanti devono replicare il disegno mostrato a schermo, attorcigliando il filo di lana nei punti giusti. La cooperazione qui è pressoché essenziale perché vince la squadra più veloce.

La parte più divertente qui non sta neanche tanto nel vincere i tre round che portano alla vittoria, quanto negli immancabili ed esilaranti attorcigliamenti che si verranno a presentare a causa di scarsa o inefficace comunicazione, o di prese d’iniziativa poco furbe. Più volte le risate prendono il sopravvento sul resto, col risultato che nessuno dei due team riesce ad organizzarsi alla perfezione.

Scuotighiande

Un altro minigioco 2 VS 2. Qui vince la squadra che, allo scadere dei secondi, riesce ad accaparrarsi le casse più capienti. I giocatori devono scuotere, scuotere, scuotere e capire, in base all’intensità della vibrazione, quante ghiande vi sono all’interno. Occhio a non sbirciare, però!

Carezze al Torcibruco

Un minigioco tanto dolce quanto ansiogeno. Il Torcibruco ha bisogno di carezze, ma al contempo deve restare confinato nel mondo dei sogni. Scaltrezza e mano leggera sono gli attributi richiesti per scalare la classifica degli aspiranti accarezzabruchi. Occhio a non farlo svegliare o saranno guai!

Questo forse è stato il minigioco più coinvolgente di tutti. Il nervosismo ad ogni carezza è quasi palpabile, le risa nervose dopo il successo divengono la normalità. C’è poi l’imbroglione di turno che ti colpisce la mano e fa esplodere di rabbia il povero Torcibruco, aggiudicandosi la vittoria tra mugugni e imprecazioni. Ma l’abbiamo già detto, fa parte del multiplayer locale, no?

Pesca Smack

Piccoli e grandi Sampei, fatevi avanti! Minigioco di squadra che richiede perfetta coordinazione per pescare nel momento giusto il maggior numero di pesci. Quelli dorati vi fanno ottenere più punto, ma occhio a non puntare solo su di loro! Il metodo più efficace qui è quello di affidarsi a un giocatore “sentinella”, che avvisa gli altri del momento giusto per prendere gli ignari pesci di sorpresa. Io facevo la sentinella e modestamente abbiamo infranto ogni record.

Vibra-quiz

Più sono pesanti e più fanno rumore quando cadono. E quindi producono delle vibrazioni ben riconoscibili. In Vibra-quiz i giocatori assistono alle performance di tre ignoti partecipanti che, dopo una beccata, un’esplosione o una semplice corsa fanno vibrare magicamente i loro Joy-Con. Vince chi riconosce la vibrazione corretta.

In queste partite c’è sempre il furbetto che si affida alle abilità degli altri. A fine partita, quando i puntatori di ogni personaggio si spostano per effettuare l’ardua scelta, fa la sua comparsa l’eterno indeciso. Quest’ultimo si accoderà agli altri, sperando di essersi messo nella mani giuste. Un’esperienza catartica e al contempo devastante per i rapporti umani.

Cuboblocco a incastro

Minigioco a squadre che richiede perfetta coordinazione. I giocatori devono incastrare le due metà di un blocco muovendo i loro Joy-Con. Talvolta le combinazioni sono davvero complesse e richiedono massima concentrazione! Scegliete dunque bene il vostro partner se non volete essere essere scherniti a vita.

Partita a pallone

Che ce ne facciamo di FIFA 19 se Mario e compagni possono sfidarsi in campo a suon di gol? Una minipartita di calcio, dove si tira in porta o si ruba la palla all’avversario. Tanto semplice quanto coinvolgente, totale per tutti gli amanti di questo sport.

È incredibile infatti come con il solo utilizzo di due tasti la gente riesca a farsi accecare dalla voglia di segnare o di rubare la palla all’avversario. Ho visto più coinvolgimento in questo minigioco che non in un match di Ultimate Team. Fossi in Nintendo non ci penserei due volte a infarcirlo di meccaniche più approfondite e renderlo un gioco a se stante per l’ibrida giapponese.

Coreografie di gruppo

Semplicemente il rhythm game più divertente. E quello che richiede un bel po’ di spazio in salotto se si vuole preservare il vaso di terracotta della nonna. Waluigi si esibirà in tutta una serie di mosse a ritmo di musica e compito dei giocatori è quello di replicare i suoi movimenti col giusto tempismo.

Se siete alle prime armi con un rhytm game e avete un buon senso del ritmo troverete un giochino quantomeno accomodante. Ma se siete tra quelli che si affidano soltanto alla vista… beh, ho una brutta notizia per voi. Vince chi incalza più “Ottimo!” di fila, non chi smanaccia a caso il Joy-Con. Quindi riprendete i vostri amici se non si impegnano, proprio come ho fatto io. Anche redarguire i propri compagni di gioco può essere divertente, sempre che non la prendano a male…

Banane split

Probabilmente il minigioco che meglio sfrutta l’hardware di Nintendo Switch. I giocatori devono allineare le immagini a schermo per far combaciare i margini delle banane. Peccato che sia una variante poco proposta, ma vista la necessità di una seconda console la scelta è più che comprensibile.

Questi sono i minigiochi che mi hanno colpito di più. E voi? Quali hanno lasciato un segno nel vostro cuore? In quanti hanno decretato la fine o l’inizio di un amicizia? Fatecelo sapere nei commenti!

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