Direttamente dal creatore
Contemporaneamente all’uscita di Torna – The Golden Country, (qui la nostra recensione) prequel di Xenoblade Chronicles 2 e ultimo tassello del pass di espansione, Tetsuya Takahashi in persona, nella ventitreesima nota di produzione apparsa sul sito ufficiale Monolith, ci ha fornito alcune utili informazioni riguardo al gioco.
Ringraziamo nuovamente i ragazzi della pagina Xenoblade Universe “R-Alpha” per la traduzione.

Inizialmente Torna è stato pensato come un’espansione di Xenoblade Chronicles 2 ma nel corso del tempo, lavorandoci su, gli sviluppatori hanno accumulato una bella dose di differenze rispetto al titolo originale, creando quello che, a conti fatti, è molto più di un semplice DLC.
Per cominciare, grandi miglioramenti sono stati apportati al comparto tecnico. Il team è tutt’ora al lavoro per adattare il motore grafico, (diretta evoluzione di quello di Xenoblade X) su Switch ma già da ora è possibile notare passi avanti in Torna rispetto al gioco base. Come esempio, riportiamo un rendering che mette a confronto l’erba tra il titano Gormott di Xenoblade 2 e il titano Torna, con miglioramenti evidenti nel nuovo Titano e nell’ambiente che appare visivamente molto più dettagliato e realistico.


Cambiamenti anche nell’interfaccia di gioco, con i punti di raccolta che già dalla didascalia evidenziano la tipologia di materiali che è possibile raccogliere e, complici le ripetute lamentele dopo il lancio di Xenoblade Chronicles 2, i tutorial possono essere rivisti in qualsiasi momento. Le condizioni per completare le missioni sono state semplificate e direttamente da Chronicles e da X, è stato ripristinato il diagramma delle relazioni tra i vari NPC e i protagonisti del gioco, una versione semplificata del classico Diagramma Intesa.
Un’ulteriore novità del gameplay è rappresentata dagli accampamenti, aree in cui possiamo conoscere meglio i personaggi vedendoli interagire tra di loro e creare strumenti speciali sfruttando le loro capacità. Ad esempio, Jin è un cuoco provetto mentre Mythra preferisce “sperimentare” amalgamando pezzi praticamente casuali di mostri e creando piatti dal nome e dall’aspetto orrendo.
Taka prosegue parlando della storia, affermando che il prequel era stato pensato originariamente come una sorta di flashback giocabile, un intermezzo tra i capitoli 7 e 8 del gioco base ma nel momento in cui hanno deciso di renderlo un gioco a se stante, hanno dovuto aggiungere nuovi luoghi esplorabili, missioni ed extra per fornire una mole adatta di contenuti. Torna fa luce su tutte le questioni legate al passato ma i riflettori sono puntati sul rapporto tra Jin e Lora e sulle origini di Mythra. L’atmosfera che si respira in Torna è più matura e gli eventi della storia seguono di pari passo, a cominciare dai protagonisti più adulti rispetto a Chronicles 2.
Yasunori Mitsuda e gli altri compositori hanno realizzato undici nuove tracce, inclusi remix dei pezzi già esistenti, quali il tema di Gormott, esclusivamente per Torna, seguendo una nuova direzione più jazz e acustica. Il nuovo stile è riscontrabile nel battle theme di Hiramatsu e nell’ending, nuovamente cantato dalla bravissima Jen Bird.
Xenoblade Chronicles 2: Torna – The Golden Country è già nelle nostre console da diverso tempo e, nell’attesa del prossimo lavoro di Monolith Soft, non possiamo che ringraziare nuovamente Tetsuya Takahashi e il suo magnifico team per la qualità dei loro lavori e le emozioni che continuano a darci!