Network Test… o c’è anche altro?
Dopo una serie interminabile di ritardi, rinvii dell’ultima ora, periodi di silenzio stampa e le più disparate teorie degli appassionati su perché la versione Switch di Dark Souls: Remastered fosse così in ritardo rispetto alle altre, il weekend appena passato abbiamo potuto finalmente metterci su le nostre frementi manine pacioccose. Su una versione preliminare, per la precisione.Premetto che questa sarà un’analisi prettamente empirica (no tecnicismi, quelli li lascio al nostro Riccardo Piccinini), non voglio giudicare il gioco in sé – non è questa la sede – ma voglio soffermarmi sulle differenze che ho notato rispetto sia alla vecchia Prepare to Die Edition (d’ora in poi PTDE) che alla nuova DS:R già uscita su console e PC.Prima di addentrarci nell’analisi, facciamo un passo indietro. Cosa si sapeva già? Non molto in realtà: tutto il materiale che abbiamo avuto consiste in alcuni screenshot ufficiali dalla risoluzione troppo bassa per tirarci fuori qualcosa di serio, dei trailer ufficiali (dai quali si notava già qualche differenza rispetto alle “altre” Remastered), video di varie testate del settore non catturati direttamente dalla console ma filmandola in modalità portatile, insomma nulla di qualità sufficiente ad un confronto serio con quanto già disponibile sul mercato. Questo Network Test è quindi la prima vera occasione per poter vedere il lavoro di conversione svolto.La versione Switch è stata affidata a Virtuous, azienda cinese con vari studi sparsi per il mondo specializzata in porting, localizzazioni e co-sviluppo, mentre le versioni PC/PS4/XB1 sono state curate da QLOC, società polacca che beh, fa le stesse cose. Non conosciamo i motivi di questa scelta, ma è giusto specificarlo.
Praise the Remaster
Allora, come si comporta questa demo? Bene, ma non benissimo. Un punto che va chiarito subito è: questo non è DS:R per Switch, è DS:PTDE+ per Switch.Mi spiego meglio: DS:R attualmente in commercio per le altre piattaforme non ha solo risoluzione maggiore e framerate più alto e stabile, ma anche tutta una serie di piccole modifiche estetiche che la differenziano dall’originale. Da quanto ho visto, nessuna di queste è presente su Switch.Per capire di cosa parlo, vediamo cosa offrono le versioni di Dark Souls: Remastered già sul mercato rispetto all’originale (escludendo la versione PC moddata):
- Risoluzione più alta (1080p o 4k in base alla piattaforma)
- Sistema di illuminazione/riflessi migliorato
- Motion Blur “raffinato”
- 60 fps costanti
- Vari effetti grafici ricreati:
- Fuoco del falò
- Effetti di fuoco in genere (fiaccole, focolari)
- Muri di nebbia
- Effetto di luce degli oggetti raccoglibili in giro per il mondo di gioco
- Raggi di luce (quelli visibili osservando il cielo)
- Animazioni aggiuntive (ad esempio le foglie sui muri, prima statiche)
- Effetto di assorbimento delle anime
Più tutta una serie di modifiche/comodità inedite:
- Possibilità di utilizzare più unità di alcuni oggetti in una volta sola (ad esempio consumare più anime in una volta sola)
- Possibilità di modificare i controlli
- In multiplayer, numero massimo di giocatori contemporanei aumentato da 4 a 6
- Oggetto Dita Avvizzite acquistabile dal mercante al Borgo dei Non Morti
Di tutto questo, cosa è rimasto nella versione Switch? In sostanza tutte le comodità e la risoluzione maggiore (in modalità TV almeno, perché in portabilità il gioco gira a 720p come l’originale PS3/X360).Qualche esempio:È evidente che la versione Switch si avvicini più alla versione originale che al remaster, il che cozza col “Remaster” del titolo che si è associato soprattutto alle novità grafiche presenti nelle altre versioni. Vero è che il materiale visto finora già mostrava questa discrepanza, ma il dubbio rimane sempre finché non si prova con mano.La minor potenza di Switch è il primo motivo a balzare in mente, ma ciò che mi pare strano è che gli effetti aggiuntivi non sono lì solo per bellezza, ma anche come soluzione ad alcuni problemi cronici che il titolo si porta dietro da sempre.Dark Souls infatti non è mai stato un titolo particolarmente ottimizzato (per usare un eufemismo) tanto che, fino all’avvento di DS:R, non girava decentemente su nessuna piattaforma se non su PC con mod specifiche (DSfix) e caratteristiche esageratissime per un titolo del genere. Non a caso i numerosi e pesanti cali di framerate sono diventati nel tempo un inside joke della community di appassionati (per chi ha giocato all’originale, il nome “Città Infame” evoca ancora incubi).Effetti che includono trasparenze o particelle infatti tendevano ad uccidere il framerate – ad esempio alcune magie, il fuoco, l’animazione di un Boss dopo essere stato sconfitto, o anche solo il passaggio attraverso un muro di nebbia. In DR:S i nuovi effetti girano lisci come l’olio, senza creare alcun problema, questo anche perché sfruttano meglio quel che mette a disposizione un hardware più moderno rispetto al 2011, anno di uscita del titolo originale.La mia impressione è che questi effetti potrebbero aiutare anche Switch a performare meglio: di certo non possono magicamente portare il gioco da 30 a 60fps, ma anche solo scongiurare cali anche nelle situazioni più concitate sarebbe un plus non da poco.
Prestazioni… Infami?
Per quanto riguarda le performance, nelle prove che ho effettuato questo weekend, il gioco è rimasto sempre stabile sul suo target di 30fps, con giusto qualche fotogramma perso di tanto in tanto, nulla che pregiudichi l’esperienza. Sarà interessante vedere se il tutto reggerà in aree più difficili.L’esperienza online mi è parsa identica alle altre versioni, con un lag pesante (marchio di fabbrica dell’intera serie) ma costante negli scontri PvP a cui bisogna abituarsi per poter giocare decentemente. Nessun problema invece se ci si cimenta in un po’ di sana jolly cooperation, aiutando o facendosi aiutare a superare aree e battere i boss più ostici.Ovviamente prima di poter tirare conclusioni bisognerà mettere mano alla versione finale, ma se il Network Test visto sulle altre piattaforme è indicativo in questo senso, quel che abbiamo visto nel weekend rispecchierà quel che sarà il gioco finale. Rimandiamo alla recensione il compito di confermare o smentire questa teoria.
Immagini comparative: Reddit
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