Dragon Ball Fighterz – La prova al Post E3

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Dammi un giorno e sarò in grado di batterti!

Se non avete ancora rimosso del tutto quella terribile esperienza che risponde al nome di Nintendo Direct E3 2018, ricorderete come uno dei momenti più “alti” si sia ritrovato nell’annuncio dell’attesissimo Dragon Ball Fighterz (che si prouncia “fai(g)terz”, non “fai(g)ter zi” o altre amenità), picchiaduro 1vs1 realizzato dai fenomeni di Arc System Works grazie al quale tanti videogiocatori fan dell’opera di Akira Toiyama hanno potuto rivivere l’era classica degli scontri arcade, da tempo soppiantata in favore dei combattimenti tridimensionali tanto “fedeli all’opera originale”… affermazione discutibile, le cui debolezze non verranno affrontate oggi.

Bene, dicevamo, Dragon Ball Fighterz: fin dall’annuncio del titolo per le altre piattaforme ne abbiamo sentito la mancanza, soprattutto quando sulla ibrida Nintendo è arrivato Dragon Ball Xenoverse 2 – in ovvio ritardo – e si è iniziato a guardare la concorrenza con profonda invidia. Per questo al momento dell’annuncio in molti non hanno potuto nascondere il proprio entusiasmo (abbiamo la prova video, clicca qui) e hanno iniziato a guardare al calendario con impazienza, in attesa di una data. Che è arrivata: 27 settembre 2018.

Il luogo della contesa

Abbiamo dunque parecchio tempo per allenarci nella stanza del tempo e dello spirito e presentarci pronti al cospetto di Goku e Vegeta, ma uno sguardo in anteprima per capire il potenziale combattivo dei nostri avversari non è mai male: per questo l’11 luglio, durante l’evento Post E3 di Nintendo, abbiamo scambiato qualche cazzotto con la versione dimostativa del gioco.

L’impatto iniziale è stato estremamente positivo, come potevamo attenderci da un titolo sviluppato su Unreal Engine 4, motore con cui Nintendo Switch si muove con buona confidenza. Dal punto di vista tecnico infatti non abbiamo percepito nessuna incertezza, godendo di una fluidità eccellente in ogni situazion e senza incorrere in fenomeni di stuttering o artefatti nell’aggiornamento video. È chiaro che pur trattandosi di una versione ben lontana dall’essere completa si è voluto presentare un prodotto che rispondesse ai canoni del genere.

Hai detto che non ti piace Nintendo Switch?

Dopo aver dato una spolverata ai nostri Gi, è iniziata la sfida redazionale per determinare chi fosse il guerriero più forte della galassia: secondo il buon Cornetto il sottoscritto ha “Un’aura potentissima” e dopo pochi scambi, conclusi con un Final Flash di Super Vegeta di quelli belli, si è ritirato dietro le quinte con i suoi fan come solo il peggior Mr. Satan potrebbe fare. Normalissimo, verrebbe da dire, trattandosi di un gioco dalla natura estremamente competitiva che non concede alcuno scampo al neofita se chi gli è di fronte ha imparato a padroneggiare anche solo metà delle tecniche base.

Dragon Ball Fighterz si conferma titolo duro e puro, esigente e puntivo. Non che ci fosse bisogno della certificazione da parte di un dilettante come me, ma è sempre bene ricordare all’utenza interessata che una volta superata la fase iniziale di entusiasmo si entrerà presto in un ambiente di scontri online severissimi e sfide della CPU poco inclini a tenderci la mano. Non è Xenoverse 2, né tanto meno siamo in un mondo fatato in cui lanciare Kamehame a destra e a manca e urlare a scuarciagola per vincere. Qui si suda, tanto!

Il pirncipe dei Saiyan è sempre uno spasso da usare

Avendo avuto modo di provare in maniera consistente il titolo nella sua versione PS4 – in particolare su PS4 Pro, console su cui si può godere di un meraviglioso supersampling dal 4K anche sui pannelli Full HD – è stato inevitabile il confronto a livello visivo. Effettivamente, come detto all’inizio, il gioco si difende strabene ed è già ora tra i più belli in assoluto dal punto di vista estetico su Nintendo Switch.

L’occhio crtitico e l’attenzione al dettaglio però non hanno potuto evitarmi di percepire un certo degrado nella nitidezza, anche perché al momento della release originale ho sprecato ore nel guardare video in Ultra HD, testare le diverse risoluzioni sul mio pannello e perdermi nelle analisi tecniche degli esperti di settore. Quindi non credo di sorprendere nessuno affermando che a questa versione probabilmente manca qualcosa a livello di nitidezza rispetto alle altre piattaforme dedicate al gaming casalingo. Tutto comunque in 1080p a 60fps fissi, ricordiamolo.

Anche qui Goku e Vegeta Blue saranno disponibili subito con il preordine.

Nonostante gli inevitabili limiti di un hardware così compatto e dalla natura ibrida, il team ci ha comunque regalato una resa visiva encomiabile che durante l’azione concitata risulta indistinguibile dall’originale e che non interferisce mai con l’operato del gicoatore. Tempi, frame, animazioni: tutto è come ci aspettiamo e forse anche meglio di quanto potessimo prevedere. Le scene di ingresso e chiusura sono perfette e pulitissime e non vediamo l’ora di replicare tutte le Dramatic Finish disponibili al lancio.

Anche i Controller Pro se la sono cavata alla grande, rispondendo adeguatamente nell’esecuzione di ogni mossa così come nel cambio dei personaggi in campo. Ricordiamo che allo stato attuale la versione su cui metteremo le mani fra un paio di mesi è quella vanilla, ovviamente priva dei combattenti aggiuntivi già resi disponibili su PS4, One e PC con il Fighterz Pass: chissà se l’utenza Switch potrà mettersi in pari presto o dovrà attendere per finestre di release diverse?

Il primo grande picchiaduro competitivo di stampo classico sta per giungere su Nintendo Switch e dopo questa breve ma intensa prova non ci resta che mangiare un Senzu e tornare carichi ad allenarci!

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