I Ninja sono portatili
Panic Button non smette di lavorare ed ora si fa carico di portare sulla piccola console Nintendo nientepopodimeno che Warframe. E cos’è? Il metodo più veloce per descriverlo è “Destiny, ma gratis e bello“. Ma questo presuppone che la gente conosca Destiny. Quindi riformuliamo. Stiamo parlando di un gioco multiplayer cooperativo online F2P di stampo PvE. Il giocatore insieme ai suoi amici viene mandato in numerose missioni a combattere orde di nemici, il tutto per potenziare il suo warframe. Che sarebbe il corpo da super ninja spaziale col quale ci ritroviamo.
Probabilmente ci penserà qualcun altro a presentarvi per bene il gioco, in fondo io ci ho giocato meno di 10 ore. Io sono qua per parlarvi un po’ di come il port potrebbe essere. A speculare un po’. Già facemmo una cosa simile in live per Wolfenstein II. Arrivammo alla conclusione che a 1280×720, a 30fps, tutto al minimo servivano un 3 Switch per fare girare il gioco. Considerando che il gioco cala fino a 640×360 nei momenti più concitati, che è 4 volte in meno il numero di pixel del 720p, diciamo che come ragionamento si è dimostrato abbastanza plausibile.
Warframe di conto è un gioco con requisiti di sistema molto più leggeri. Quelli minimi ufficiali parlano di un Core Duo e6400, 2GB di RAM ed una Nvidia GT 8600. Roba del 2006. La scheda grafica pensate che sviluppa appena 76Gflops, circa la metà di Switch in portatile. È vero anche che dalla data di lancio ad oggi, Warframe si è arricchito di feature. Agli stretti corridoi procedurali si sono aggiunte mappe open world e sezioni alla Starfox nello spazio o sott’acqua. Purtroppo ho potuto testare solo le prime aree sul mio PC, essendo agli inizi.
I Ninja sono leggeri
Per mantenere il framerate target di 60fps a 1080p con present massimo, il gioco richiede tra gli 1,2TF ed i 750 Gflops. Meno di 1/3 di quel che può generare la mia scheda grafica, ma siamo ben al di sopra della potenza che può sviluppare Switch. Provando ad impostare tutto al minimo il ventaglio di potenza richiesta si abbassa tra i 471 ed i 322 Gflops, che invece è nel reame di quanto può spingere Switch in docked. Guardando anche il consumo di RAM, sembra che siamo tranquillamente nel reame del possibile. Basta ricordarsi di togliere 1800MB occupati di Chrome. I 3GB di RAM di Switch sono più che adeguati. Sul processore come al solito è difficile fare previsioni, ma sul mio PC rimane intorno al 30-40% di utilizzo in missioni semplici. Con i calcoli spannometrici, è come se sfruttasse al 100% un processore da 1,2 Ghz.
Diciamo che con la solita ottimizzazione che esiste su console, Switch potrebbe puntare ad un 1080p a 60fps in Docked, con risoluzione dinamica. Su PS4 ed Xbox One il gioco non gira proprio alla grande. Il target è 1080@60 anche da loro, ma la qualità visiva è decisamente più alta e pertanto nei momenti concitati il framerate è estremamente più basso, aggirandosi sui 40fps. Non sono conversioni realizzate da Panic Button ed a detta di alcuni non sono particolarmente curate ed ottimizzate, quindi non le prenderei come riferimento in questo discorso.
I Ninja sono fashion e sbrilluccicanti
A livello di qualità grafica, quanto si perde a stare sul minimo? Direi molto. Quando si passa dal preset medio al minimo il cambio è lampante ed il gioco perde molto di dettaglio e caratterizzazione. Però lo sgravo computazionale è notevole. Al minimo, sulla propria navicella, vengono richiesti 363 gflops di potenza. Nella stessa condizione a medio si passa a 966 gflops. Passare ad alto non sembra cambiare più di tanto la richiesta computazionale in questa specifica scena. Ci sono una miriade di effetti attivabili separatamente. Considerando il lavoro certosino che viene fatto su console, è possibile che Warframe abbia una combinazione di impostazioni che preservi un po’ di complessità grafica senza impattare troppo le performance. Forse puntando al 900p a 60 fps.
E questo è quanto si può evincere da un breve test. Potremmo trovarci di fronte ad un gioco che non sacrifichi la sua giocabilità su Switch, in modo più simile a quanto operato su Rocket League rispetto a Doom o Wolfenstein. Siccome si parla di Ninja che svolazzano, sparano e tagliuzzano a velocità supersoniche, sarebbe un davvero un peccato tagliare proprio questo aspetto del gameplay.
Anche se le aggiunte recenti, come quelle visibili nel trailer qui sopra, mostrano un gioco ambizioso, che si sta espandendo sempre più verso scenari aperti, interconnessi e dinamici, rispetto ai corridoi iniziali.