Piccoli incubi crescono
Gli incubi ritornano su Nintendo Switch, in una conversione intrigante e che riesce a portare con sé tutto lo spavento e le atmosfere tipiche del titolo. Sembrano ormai passati lunghi anni da quando Nintendo non voleva accettare sul suo store i titoli horror che più ottenevano successo su altre piattaforme. Nintendo Switch è stata il cambiamento anche in questo, offrendo una mentalità più aperta a tante nuove esperienze di gioco sul piccolo e grande schermo. La portatilità poi riesce a rendere tutto più interessante ed appetibile, anche la piccola gemma di Tarsier Studios.
Little Nightmares è un titolo pubblicato diverso tempo fa per le piattaforme concorrenti e per PC, dove ha ottenuto un ottimo successo nonché la nomea di uno dei titoli horror più interessanti ed originali degli ultimi anni. Il suo arrivo sulla piattaforma ibrida di Nintendo è stato quindi accolto in maniera molto positiva dai fan, che si sono subito precipitati sull’eShop per acquistare il titolo.
Il punto forte di Little Nightmares è sicuramente rappresentato dalle atmosfere, sempre in grado di tenere sull’attenti qualsiasi persona stia impugnando i Joy-con, sempre pronta a farci strisciare un brivido lungo la schiena con cambi d’atmosfera cupi e jumpscare ben costruiti, a volte in grado di far percepire il pericolo imminente o di metter fretta durante una determinata azione.
Un groppo in gola
La cosa che colpisce di più, oltre all’atmosfera, è sicuramente la direzione artistica. L’avventura procede linearmente, non ci troveremo mai in spazi open, ma sempre e solo in lunghi corridoi pieni di enigmi e, andando avanti nell’avventura, pieni di compagnia. Il mondo distorto nonché incredibilmente sproporzionato fanno parte del tratto estetico distintivo di Little Nightmares. sia nell’ambientazione sia nei nostri avversari che presenteranno sempre delle caratteristiche e fisicità differenti.
La sproporzione tra Six e tutto il mondo che la circonda rende molto bene la sensazione di impotenza e spaesamento, grazie a scenari costruiti ad opera d’arte grazie all’Unreal Engine 4 che sembrano di volta in volta inghiottire la piccola protagonista in un mondo sempre più cattivo e terribile. Il motore di gioco è stato modellato fino ad ottenere dei giochi di ombre e luci davvero eccezionali, costruiti alla perfezione e che non fanno altro se non aumentare ancora di più il valore ludico di questo titolo. Il motore di fisica del titolo poi garantisce la possibilità di interagire al meglio con una serie infinita di oggetti, tutti più o meno utili ai fini del completamento dell’avventura e per la risoluzione degli enigmi sparsi lungo tutto il gioco.
Controllare Six è, fortunatamente, molto facile ed immediato sia in modalità portatile, sia in modalità docked con Joy-con alla mano oppure con un pro controller. I comandi sono reattivi al punto giusto, ne troppo da risultare fastidioso, ne troppo poco reattivi da rendere il titolo ingiocabile. Grazie all’ottima risposta dei comandi, infatti, è davvero interessante giocare a Little Nightmares in modalità portatile, magari in una stanza chiusa completamente al buio e con un paio di cuffie di qualità nelle orecchie (è cattiveria, ma è anche un’esperienza che bisogna assolutamente provare).
Proseguendo nell’avventura, il gameplay non subirà praticamente mai dei cambiamenti importanti. Sin dal principio, lo scopo sarà quello di attraversare i diversi livelli risolvendo puzzle ambientali e scappando dai mostri che “infestano” le zone. Non ci saranno cambi di capitolo con lunghi testi da leggere, ne avremo abilità da imparare. Ci troveremo spesso, però, ad avere a che fare con gli abitanti del mondo di Little Nightmares, e non dovremo solo scappare, ma spesso dovremo pure affrontarli e sconfiggerli risolvendo determinati enigmi mentre loro cercheranno di agguantarci e portarci via con loro.
L’inclusione dell’espansione “I segreti delle Fauci” permette inoltre al titolo di trarne un ottimo guadagno in termini di longevità. Dove l’avventura principale di Six può essere terminata in una decina di ore o poco più, con le avventure del Fuggiasco potremo ottenere ancora diverse ore di gioco, alla scoperte dell’enigmatico mondo delle Fauci.
L’edizione dedicata a Nintendo Switch mantiene, insomma, la maggior parte delle caratteristiche inalterate e permette dunque di accedere ad un titolo sempre interessante, in qualsiasi posto e modalità. Ma non è tutto oro ciò che luccica, poiché anche quest’edizione soffre di un paio di problemi, sicuramente leggeri e magari risolvibili con qualche patch di aggiornamento. Anzitutto il dettaglio grafico, interessante in modalità docked, si abbassa tantissimo quando estraiamo la console per giocare in portatile, una scelta probabilmente dettata dalla necessità di mantenere integra l’esperienza dei giochi di luci ed ombre e, di conseguenza, dell’intera atmosfera del gioco.
Non mancano inoltre degli sporadici pop-up di alcune texture che sembrano caricarsi solo nel momento in cui ci passiamo sopra, ma quest’ultimo è un problema che ho riscontrato in un numero davvero esiguo di situazioni, quasi da considerarlo più un problema di poche parti del gioco piuttosto che un qualcosa di grave che potrebbe inficiarne l’esperienza.