Yesterday Origins – Recensione

John deve scoprire il suo misterioso ed oscuro passato tra riti satanici, omicidi e religione; il nostro aiuto sarà fondamentale in Yesterday Origins.

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Genere: Avventura grafica
Multiplayer: No
Lingua/e: Doppiaggio in inglese, sottotitoli in italiano

Il passato torna sempre

Lo ammetto, non sono un videogiocatore accanito di avventure grafiche e la mia esperienza si ferma a pochi titoli, tra cui il capolavoro che fu Monkey Island. Destino ha voluto, nel corso di questi anni, che per puro caso recuperassi un certo New York Crime, il cui titolo originale è Yesterday, ed ora eccomi a parlare del suo sequel Yesterday Origins, titolo di Pendulo Studios, esperti decennali del genere.

Come intuibile dal titolo del gioco, questa volta ci troveremo a vivere la storia personale di John Yesterday, il protagonista della serie, le cui vicende andranno a mischiarsi con sette sataniche, omicidi e affari religiosi che coinvolgono monasteri e il Vaticano. Niente a che vedere dunque con la spensieratezza e l’humor di un’altra serie di successo di Pendulo Studios, Runaway, con cui Yesterday Origins condivide solo pochi tratti.

Quando una donna dice no, è no.

La storia ci porta, fin dalle prime scene utilizzate come una sorta di tutorial, a scoprire che il protagonista è immortale e che, in realtà, ha ben 500 anni. Il perché di questo “privilegio” verrà scoperto nel corso dell’avventura, con tanti colpi di scena che vi terranno incollati alla tv, o allo schermo di Nintendo Switch, dall’inizio alla fine. Proprio l’aver vissuto 500 anni, grazie alla possibilità di rinascere in età adulta ogni qualvolta John muore con l’unico inconveniente di dimenticare ciò che è avvenuto nella sua vita passata, fa sì che nel corso del gioco vivremo diverse epoche: dal Medioevo in abbazie, carceri e monasteri, al presente tra Parigi e New York. Ovviamente le epoche del passato sono dovute a flashback che però fanno luce sulle origini di John, che scoprirà suo malgrado che i fantasmi del passato, in realtà, non lo hanno abbandonato.

Fortunatamente abbiamo al nostro fianco Pauline, la fidanzata del protagonista, che per un motivo diverso ha anch’essa la facoltà di rinascere ad ogni morte, con la fortuna però di ricordare tutto ed essere quindi molto utile alla causa. Pauline però non è solo una spalla, ma sarà un vero e proprio personaggio giocabile insieme a John: più volte nel corso dell’avventura avremo la possibilità di usare entrambi i personaggi, anche in situazioni contemporanee, durante la quale sarà possibile switchare tra i due fidanzati semplicemente tramite la pressione del tasto Y.

Un po’ come ne Il nome della rosa, succederà di tutto qui dentro.

Quel punto d’interesse non c’era prima

Yesterday Origins è un’avventura grafica che porta con sé dunque tutti i tratti distintivi del genere, come la possibilità di esplorare l’ambientazione e di analizzare gli elementi dello scenario. Realizzati in due dimensioni e disegnati a mano, i fondali sono davvero ben presentati, anche se non mancano gli alti e i bassi: passiamo infatti da stanze ricchi di particolari e con colori molto accesi, ad ambienti vuoti, con colori pallidi, che in modalità TV, se visti da distanza non eccessiva, mostrano qualche pixel di troppo.

Discorso diverso per quanto riguarda invece i personaggi, tutti ottimamente realizzati con uno stile 3D cartoon, come i titoli di Telltale ci hanno abituato. A differenza di quest’ultima, però, Pendulo Studios ha voluto realizzare volti più caricaturali, con espressioni estremizzate e volti, effettivamente, non realistici. Il tutto però segue uno stile ben preciso che si fonde perfettamente con i fondali, anche se alcune animazioni risultano alquanto legnose. Mentre si girovaga per le stanze in cerca di punti di interesse da analizzare, infatti, non sarà raro (anzi) dover giocare molto con l’analogico, poiché bisognerà posizionare in modo preciso il protagonista affinché i punti di interesse (selezionabili con A) vengano evidenziati; sicuramente rendere utilizzabile anche il touch screen avrebbe giovato molto alla cosa.

I vari punti di interesse permetteranno di analizzare i dettagli degli scenari, prendere con sé oggetti utili per risolvere gli enigmi di cui è composta l’intera avventura, dividendo quest’ultimi in due categorie: abbiamo infatti nell’inventario di sinistra tutti gli oggetti, quelli utilizzabili e combinabili tra loro, mentre sulla destra abbiamo gli indizi e le deduzioni, quelle situazioni che, combinate con gli oggetti di cui sopra, ci porteranno a risolvere le situazioni intricate in cui ci troviamo.

Il tutto è poi accompagnato da una colonna sonora ottima, mai invadente e che evidenzia molto bene sia i luoghi, i periodi storici, che le situazioni in cui ci troviamo, passando ad esempio dai temi corali delle abazie a musiche più rilassanti tipiche della Francia.

Mi sei simpatico, anzi no

La difficoltà di Yesterday Origins non è mai elevata, per quanto a volte mi sono trovato a dover “andare per tentativi”. Seppur avessi intuito quale sarebbe stata la soluzione di un enigma, il gioco in determinate situazioni vuole che si operi in un certo ordine di azioni, cosa che a meno di non avere un colpo di fortuna, é fattibile solo provando più volte. Il riuscire però a risolvere in modo ingegnoso alcuni passaggi, seppur non impossibili, suscita nel giocatore un certo senso di soddisfazione, soprattutto quando grazie alle nostre azioni si scateneranno eventi che vi addentreranno ancora di più nel misterioso passato e tragico presente di John.

Importantissimo è anche parlare con i numerosi personaggi che incontreremo durante il nostro viaggio, e qui forse c’è una delle maggiori note dolenti del gioco: ascoltare l’ottimo doppiaggio inglese e leggere l’eccellente traduzione in italiano è piacevole, ma sembra che le nostre risposte non modifichino realmente gli eventi o gli atteggiamenti dei nostri interlocutori. Avremo infatti diverse scelte, ma per porre fine al dialogo e per sapere davvero tutto ciò di cui abbiamo bisogno, dovremo scegliere ognuna delle possibilità offerte dal gioco, seppur molte di queste entrino in conflitto tra loro: non sarà raro quindi insultare una persona, per vederla quindi adirarsi, per poi subito dopo esser “costretti” a scegliere anche l’opzione di persuaderla, e vederla quindi apprezzare le nostre parole.

Yesterday Origins è un titolo sicuramente ben confezionato e che tocca tematiche adulte, con una storia appassionante e personaggi ben caratterizzati. Riuscire a risolvere i numerosi enigmi porta un gran senso di soddisfazione, anche quando siamo riusciti a farlo dopo vari tentativi a vuoto, visti certi momenti un po’ troppo guidati. John Yesterday ha scoperto il suo passato misterioso e oscuro, ma oltre all’aiuto di Pauline, servirà anche tutto il vostro ingegno e voglia di vivere una grande avventura.

Per portare a termine l’avventura ho impiegato circa otto ore, dovendo a volte provare per tentativi alcuni enigmi che non riuscivo a risolvere utilizzando la sola logica.
Pro: Un’avventura emozionante, con personaggi ben caratterizzati e enigmi mai impossibili da risolvere.
Contro: Animazioni a volte legnose che non aiutano nell’individuare i punti di interesse; longevità non eccelsa.
8.2

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