Night in the Woods – Recensione

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Genere: Avventura grafica
Multiplayer: No
Lingua/e: Inglese

Storie di animali, ma senza villaggi e debiti

Raccontare le proprie emozioni non è sempre facile, specie se queste ultime nascono dall’aver appena portato a termine una nuova avventura videoludica. La maggior parte delle avventure ci mettono nei panni di eroi pronti a sconfiggere il male, soldati mandati in guerra a combattere le forze avversario oppure, parlando di Nintendo, potremmo ritrovarci a dover affrontare il nostro avversario in una gara di Kart così come potrebbe accadere che un esercito di angeli e demoni vogliano farci la pelle a tutti i costi (love you so much, Bayo).

Night in the Woods è un’avventura che, invece, cerca di riproporre sotto forma di videogioco una narrazione molto più intima e sentimentale, che ricalca molto bene i pensieri e le usanze dei ragazzi di 20 anni che si trovano nel bivio che li porterà a decidere se continuare a studiare oppure se intraprendere un’attività lavorativa. La narrativa è proprio il punto centrale di Night in the Woods, un titolo che riesce appieno a trasportare le sensazioni provate nella vita reale sotto forma di un’avventura che ci vedrà vestire i panni di Mae Borowski, appena tornata a casa dopo aver abbandonato gli studi al college. Tornata nella città natale Possum Springs, Mae dovrà trovare la maniera di riallacciare tutti i legami che erano andati perduti a causa di alcuni avvenimenti di cui verremo a conoscenza durante il corso dell’avventura. Ma mentre saremo impegnati in quest’impresa, qualcosa farà di tutto per turbare le tranquille giornate di Possum Springs, ma pare che la sola Mae riesca ad accorgersi di tutto.

Ragazzetti che chiedono l’alcool.. dove l’ho già letto?

Le meccaniche di gioco sono estremamente portate a rispecchiare in tutto e per tutto la personalità di Mae. La base di tutto è rappresentata dalla possibilità di rispondere a determinati dialoghi con domande e risposte differenti, che andranno a modificare il corso degli avvenimenti mano a mano che queste ci verranno sottoposte. Questa meccanica è assolutamente da non sottovalutare, perché tantissime parti che compongono la narrazione del titolo dipendono proprio da come risponderemo a certe domande. Grazie a queste scelte multiple, la rigiocabilità del titolo si attesta a livelli alti rispetto ad altri esponenti del suo genere, che pur offrendo differenti possibilità di risposta tendono a svelare con facilità tanti elementi chiave e segreti altrimenti da ricercare con impegno.

Tra dialoghi assolutamente esilaranti e altri scambi di parole dotati di una profondità entusiasmante nonché di una velata amarezza, vestire i panni di Mae non potrà che lasciarci costantemente un senso di curiosità nei confronti di cosa potrebbe accadere in qualsiasi momento. Un’altra meccanica importante è la possibilità di saltare. Ebbene si, il salto è un’altra componente molto importante per la figura di Mae, da sempre abituata a comportarsi come una piccola teppistella ed a compiere piccoli atti di vandalismo. Alcune piccole sezioni platform ci permetteranno sin da subito di arrampicarci sui rami degli alberi, di passeggiare e saltellare sui cavi della corrente e di correre sugli steccati dei vicini.

It’s Guitar Hero Time, guys!

Tutte queste azioni avvengono nella fluidità più totale, sia grazie ai 60 fps fissi che il titolo riesce a proporre, sia grazie ad un senso di familiarità che lo stesso gioco lascia trasparire mentre guideremo le azioni di Mae.

La grande attenzione riposta nei dettagli è riscontrabile anche nella realizzazione di alcuni minigiochi affrontabili durante l’avventura. A partire da alcune scene in cui dovremo “depredare” i rifornimenti di alcuni negozi, trovare la giusta combinazione per poter risolvere determinati puzzle fino ad arrivare ad un vero e proprio simulatore di Guitar Hero, dove premere i tasti a tempo di musica seguendo le indicazioni (esattamente come in Guitar Hero) ci permetterà di ottenere performance superiori e quindi di migliorare i rapporti con gli amici di Mae.

Mae di notte fa sogni particolarmente strani, ma molto significativi!

Uno dei tratti distintivi di Night in the Woods, che sin dal primo istante in cui ho messo gli occhi su questo titolo me ne ha fatto innamorare, è sicuramente la cura nel dettaglio grafico, nonché la bellezza della stessa. Vivere nel mondo di Possum Springs è una vera gioia per gli occhi, con una bellezza generale del mondo di gioco e delle animazioni che non può non impressionare chiunque abbia un occhio per questi dettagli. Ogni movimento ha delle animazioni ben realizzate e molto caratterizzate, i dialoghi sono inseriti all’interno di un fumetto dallo sfondo generalmente scuro in cui le stesse lettere che li compongono prendono vita a seconda del momento e di ciò che sta accadendo (in un momento di fragorose risate, le lettere si muoveranno in maniera molto rapida così da sottolineare il momento di ilarità generale). La stessa città è costruita con dei colori molto accesi e vividi nei giorni di sole, e con colori molto scialbi nei giorni di nebbia. Le persone che la vivono non smettono mai di raccontare piccole parti della loro vita, non smettono mai di interagire tra di loro e di supportare al massimo una narrazione assolutamente ben delineata ed intrigante.

Gli stessi temi trattati, come accennato poco più su, sono temi molto maturi che si discostano moltissimo dalla media dei videogiochi appartenenti alla stessa categoria. Temi spesso difficili, che trattano in maniera delicata la difficoltà di reinserirsi in una società che è andata avanti mentre la protagonista è rimasta quasi la stessa ragazzina di quando l’ha abbandonata, ma parlano anche della sempre crescente difficoltà nell’affrontare la crescita e l’entrata nel mondo del lavoro, delle responsabilità del diventare adulti e dei sacrifici che gli stessi compiono per supportare i propri figli.

Gli esperimenti che finiscono molto bene!

La narrativa è un punto riuscito talmente bene che quasi non ci accorgeremo che, tra un dialogo e l’altro, tra una suonata in compagnia di amici ed un colpo di mano per accaparrarsi un oggetto prezioso in un negozio, la storia ha lentamente preso il volo e si prepara a regalarci momenti davvero intensi. Il tutto è accompagnato da un comparto sonoro e musicale di qualità assoluta; seguire le vicende di Mae senza un paio di cuffiette o senza l’audio ad alto volume potrebbe essere presto un crimine punito penalmente dalla legge.

L’unico elemento veramente negativo del titolo è rappresentato dal finale, troppo sbrigativo e troppo lontano dalla serietà che la narrazione ha saputo mantenere fino all’ultimo. Non parliamo di certo di un finale disastroso, ma è proprio la maestosità di tutto quello che troviamo prima a renderlo quasi un pugno nell’occhio. Finale che, malgrado i difetti appena scritti, non scalfisce comunque un’opera assolutamente preziosa che merita di essere giocata appieno, sia in versione docked (dove il gioco gira in 1080p a 60 fps) sia in versione portatile, dove forse rende al meglio proprio per via della tipologia del gioco stesso (in portatili il titolo gira a 720p e 60 fps).

Night in the Woods è disponibile sull’eShop di Nintendo Switch al prezzo di 19.99€. Un acquisto decisamente consigliato, che permetterà di passare una decina di ore in compagnia di una serie di personaggi eccellenti e di una narrativa fantastica, accompagnata da un comparto grafico e sonoro di prima qualità!

Terminata l’avventura in circa 10 ore su Nintendo Switch grazie ad un codice gentilmente fornitoci dagli sviluppatori!
Pro: Narrazione eccellente, comparto audio e sonoro di prima qualità.
Contro: Il finale è troppo affrettato e getta via in fretta tutto ciò che era stato creato fino a poco prima.
8.0

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