Il delirio dell’attesa dei Nintendo Direct: Damage Control

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In queste ore stiamo assistendo all’esatto motivo per cui l’ecosistema Nintendo, i suoi fan, i suoi profili social e la sua comunicazione mi tengono incollato al mondo del gaming molto più delle altre compagnie.

Sono ormai un paio di giorni che circolano rumor su ipotetici Nintendo Direct dedicati a Nintendo Switch e a Nintendo 3DS. Innocue voci di corridoio, in un primo momento, supportate da qualche insider (alcuni credibili, altri meno) che hanno iniziato a divampare: il Direct sarà nella seconda settimana di gennaio, specificatamene intorno al giorno 11. Abbiamo passato lunedì, 8 gennaio, a chiederci quando sarebbe arrivato l’annuncio, in molti erano convinti che sarebbe arrivato alle 16: “Nintendo annuncia sempre i Direct con un po’ di anticipo di solito intorno alle ore 16”.

Stessa cosa martedì, tutti in trepidante attesa, buco nell’acqua.

Twitter è la scena del delitto. Il primo post della discordia, un retweet di un’immagine del 5 gennaio: Chiacchierotto, il pappagallo di Super Mario Odyssey che dà indizi sulle lune del gioco, in New Donk City. Apriti cielo: teorie del complotto, 11 celati in ogni angolo dell’immagine. I migliori detective all’assalto dei canali social di nintendo. Il delirio cosmico che si sta scatenando su internet è bellissimo: su ResetEra, il forum erede di NeoGAF, ci sono letteralmente centinaia di migliaia di utenti che shitpostano e si Hypano ormai da  giorni quasi il topic di riferimento ha raggiunto le 500 pagine.

Ieri, mercoledì, le cose si sono infiammate decisamente quando Nintendo of America ha palesemente iniziato a giocare con suoi fan: Un Chibi Robo in fiamme diventa la mascotte dei fan in attesa del direct, Segue un Mii vestito da Hot Dog da parte di Nintendo of New York. Si uniscono Capcom, Bethesda, Ubisoft, Riot Games, NISA e chi più ne ha più ne metta.

 

Internet è in visibilio, l’hype non si contiene e nascono decine di mini-meme che fioccano sui social. La nostra community su Facebook esplode in teorie, ricerche spasmodiche sui social, e attesa sfrenata. E se fosse l’attesa del Direct l’essenza stessa del Direct? (Grazie Giovanni per la dotta citazione <3)

Questo è il motivo per cui amo Nintendo: con nessun’altra hardware house succede. CapRichard (ciao Cap) direbbe che succede perché sono anormali, Pit perché sono i meno banali, io dico che accade perché nessuno ha una fan base così affamata di notizie e cosi brava a sfornare meme. Nintendari meme-master: è un fatto assodato ormai.

Occhio, è evidentemente un fan che parla e non il critico che è in me: ma sono eventi come questi che creano una comunità, una visione condivisa, inside joke e miti che sono la chiave per cementificare una community.

Queste attese rimarranno scolpite e ci ritornerà di continuo, tra gli appassionati, per anni a venire. Vi ricordate l’epopea per l’annuncio di NX? I deliri per l’annuncio di Project Cafe? O ancora prima il Wii e il suo “Project Revolution”.

Lo stesso NintendOn nasce come un’aggregazione di utenti che vivevano nella spasmodica attesa di notizie da parte di Nintendo per gli E3: la chat di IRC da cui veniamo si animava a pochi giorni dall’evento di Los Angeles per lanciarsi in teorie, commenti sui rumor e video esilaranti.

I direct sono dei mini eventi di aggregazione che nell’attesa danno il meglio di loro.

Parlando di cose serie, sappiamo bene che un Direct a Gennaio, tolto il tentativo disperato di Nintendo di salvare Wii U dal fallimento il 26 gennaio 2013, con uno Nintendo Switch così lanciata e a gonfie vele non può che focalizzarsi sul breve e medio termine.


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