“I can’t do this alone, even though I am strong!”
Eccoci al secondo atto dei festeggiamenti per il 25° anniversario del velocissimo porcospino blu di SEGA, con il nuovo Project Sonic 2017, ovvero Sonic Forces, appena approdato anche sulla console ibrida di Nintendo. Il nuovo titolo di Sonic The Hedgehog in tre dimensioni, sviluppato dallo “storico” Sonic Team, riuscirà ad essere all’altezza del grande successo di Sonic Mania, controparte 2D uscita in estate e ispirata ai titoli dell’era Mega Drive?
Arriviamo a questo nuovo titolo con sentimenti contrastanti: nonostante l’accoglienza molto positiva ricevuta da Sonic Adventure, primo adattamento in tre dimensioni ormai risalente al 1998, qualcosa negli anni successivi non è andata nel verso giusto e nessun titolo è riuscito a ottenere il medesimo consenso, positivo e unanime, tra critica e pubblico. Forse per il grande fallimento del Dreamcast o forse per l’abbandono di elementi di spicco del Sonic Team? Di certo ogni nuovo episodio porta con sé grandi aspettative – soprattutto tra i fan – e Sonic Forces non fa eccezione.

Il Dr. Eggman, grazie all’aiuto di un nuovo alleato di nome Infinite e di una squadra di cattivi già noti nei precedenti titoli, come Shadow, Metal Sonic, Zavok e addirittura Chaos di Sonic Adventure, riesce a catturare e imprigionare il nostro porcospino blu. Sarà allora che Knuckles deciderà di correre ai ripari, radunando anch’esso un gruppo di eroi, insieme ad una nuova recluta, un avatar, soprannominata “Spina“, che avrà un ruolo primario nella storia. (No, purtroppo non ha niente a che fare con il nostro caro caporedattore.) Infatti, sarà grazie alla nostra recluta che la squadra riuscirà a liberare Sonic, in men che non si dica, per formare un duo davvero imbattibile.
Saremo noi a personalizzare l’avatar, partendo dall’aspetto, agli indumenti e accessori sbloccati completando gli scenari. Oltre ai semplici accessori, il nostro avatar sarà equipaggiato di una serie di armi chiamati Wispeon, in grado di attaccare i nemici come un lanciafiamme o come un martello in grado di trasformare i nemici in blocchi, e di interagire con vari elementi degli scenari per facilitarne il completamento, ad esempio come un rampino. Qui sarà fondamentale il fattore rigiocabilità, in quanto sarà necessario per poter sbloccare il maggior numero di equipaggiamenti.

Si parte, come da tradizione, con le colline verdi di Green Hill, ma il primo avvio non è dei più positivi, anche se un po’ dispiace ammetterlo… Passare da Super Mario Oddyssey a Sonic Forces è letteralmente devastante e scoraggiante, in particolare per i 30 fps in meno rispetto all’ultima opera Nintendo: inizialmente si fa davvero fatica a stare dietro con gli occhi sul protagonista e serve un po’ di tempo per farci l’abitudine. Il level design non è per niente male, i colori sgargianti di Green Hill sono sempre una gioia per gli occhi, ma neanche il tempo di dirlo che il primo scenario è già bello che completato, cosa che accade pressoché con tutti gli altri del gioco. Alcuni scenari sono davvero ben realizzati, con background davvero spettacolari, dove è possibile vedere dei panorami mozzafiato durante le le nostre corse.
Il titolo gira sull’Hedgehog Engine 2, versione aggiornata del motore di Sonic Generations: come in quest’ultimo, nella maggior parte degli scenari passeremo dalla visuale 3D frontale a quella classica laterale. Sfrecciare tra gli scenari è davvero soddisfacente, anche se buona parte del gameplay ci sembra un po’ troppo legata a movimenti su binari e script: spesso ci troviamo semplicemente a guardare ciò che succede a schermo senza intervenire realmente.
Sebbene la frequenza video su Nintendo Switch sia fissata a 30 fotogrammi al secondo, è da apprezzare il lavoro compiuto da SEGA per quanto concerne la reattività dei movimenti del personaggio, reattivo e veloce nei controlli e perfetto nelle sezioni platform classiche – una volta fattoci il callo. Naturalmente chi arriverà da Super Mario Oddyssey avrà sicuramente bisogno di un po’ più di tempo per abituarsi ai movimenti repentini del porcospino blu.

In Sonic Forces, così come in Generations, ad un certo punto della storia fa il suo ritorno Sonic Retro, con l’intenzione degli sviluppatori di offrire in alcuni scenari un gameplay simile a quello dei titoli classici di Sonic The Hedgehog, anche se siamo abbastanza lontani sotto l’aspetto della complessità, soprattutto se paragonato al capolavoro di Sonic Mania. L’unico scenario in stile retro a darci qualche soddisfazione è Chemical Plant Zone, riproposto quasi fedelmente dalla versione 16 bit. Insomma, abbastanza difficile sbagliare in questo modo.
In Sonic Forces non mancano naturalmente le boss fight, che per la maggior parte delle volte si svolgono nella stessa maniera: correndo in automatico su un percorso frontale, come in un ponte, cercando di evitare i raggi laser o qualsiasi altro colpo lanciato dal nostro nemico. Sono poche le eccezioni in cui vedrete delle battaglie originali e più impegnative, come quelle contro i fantastici e originalissimi mecha del Dr. Eggman. Per quanto riguarda la colonna sonora, SEGA non sbaglia ancora una volta, durante le nostre missioni saremo infatti accompagnati da un mix di musica elettronica e rock, che riesce a darci la carica, anche nei momenti meno ispirati del gioco.

Insomma, il Sonic Team torna indietro sui suoi passi, lasciandosi alle spalle Sonic Lost World, riprendendo da quello che avevano creato invece con Sonic Generation. Sonic Forces, nonostante non sia esente da alcuni difetti, sembrerebbe un ottimo punto su cui partire e su cui puntare per il futuro. Il titolo quindi merita, e la sua semplicità potrebbe far avvicinare alla anche il giocatore più scettico. SEGA propone il titolo ad un ottimo prezzo budget di 39,99€, con un pacchetto davvero ricco per gli standard di oggi, infatti nella confezione troverete alcuni contenuti davvero interessanti: come 4 cartoline e un codice download per il DLC di Shadow. Cosa state aspettando?