In un’intervista rilasciata a CNET, Kenta Motokura e Yoshiaki Koizumi, rispettivamente game director e producer di Super Mario Odyssey, hanno parlato dell’ultima avventura della mascotte Nintendo.
Motokura sul fattore sorpresa:
Quando iniziammo lo sviluppo Mr. Koizumi mi diede delle indicazioni molto specifiche. Mi disse: “Voglio che tu sorprenda le persone”. E così prendemmo quell’elemento (la sopresa) e ne facemmo un tema del gioco. La sorpresa è stato un pensiero fisso lavorando al design del gioco.
Motokura sulle emozioni percepite nel gioco:
Se un oggetto è spinoso, stai comunicando che sarebbe doloroso da toccare e che farebbe del male a Mario. Se qualcosa brilla, stai comunicando che è un oggetto che vorresti raccogliere. Volevamo che il design degli oggetti e il gameplay emozionassero una gran varietà di persone, istantaneamente ed intuitivamente.
Koizumi su Mario:
Mario può essere visto sotto tante luci. Per noi è un veicolo per esplorare nuove sfide in termini di game design e per trovare nuovi modi di tenere impegnati i giocatori. Ma dal punto di vista dei giocatori, Mario viene considerato come una presenza viva, un personaggio col quale è molto facile identificarsi.