Occasionalmente mi capita di andare al bowling con i miei amici e, nonostante preferisca il minigolf che si trova nella stessa struttura, la maggioranza vince e mi trovo sempre a dover sfruttare le mie (scarse) abilità nell’abbattere i birilli piuttosto che mettere la palla in buca. Fortunatamente ho sempre potuto trovare sfogo nei videogiochi e con piacere ho potuto giocare a Infinite Minigolf per Nintendo Switch, sviluppato da Zen Studios che già nel corso degli anni si è fatta conoscere per gli ottimi pinball basti su diversi franchise di successo.
Se il golf viene visto come uno sport di lusso, il minigolf è sicuramente alla portata di tutti, e questo titolo non vuole essere da meno: sin dal primo sguardo veniamo rapiti dal suo aspetto fanciullesco, con linee morbide e uno stile cartoon 3D che fa tanto Toy Story (soprattutto nel livello ambientato in una cameretta); lo stesso menu privo di caricamenti è molto semplice e chiaro, con le tipiche opzioni per poter iniziare una partita single player, multiplayer e settare le varie impostazioni. Cosa non da poco, c’è anche la personalizzazione del nostro avatar che, seppur inizialmente sarà abbastanza standardizzato visti i pochi elementi a disposizione, con l’avanzare del gioco potrà essere molto simile a noi nello stile, o magari potremmo dilettarci nella creazione di un personaggio fuori dal comune con vestiti e acconciature da pazzia pura.
Una cosa che salta subito all’occhio è un numero elevatissimo che appare in alto a destra nel menù principale: ebbene, quello è il numero di buche che vi mancano per completare al 100% Infinite Minigolf, cosa alquanto impossibile visto che il contatore tiene conto delle mappe create grazie all’ottimo editor e quindi di tutti i livelli condivisi dagli utenti del mondo intero, che si aggiorna periodicamente. Limitandoci a quello che il gioco offre di per sé, possiamo selezionare la modalità single player e giocare una partita veloce, una buca casuale o i veri e propri tornei che si dividono per ambientazione. Queste ultime sono soltanto tre (la prima citata cameretta, un ambiente spettrale perfetto per Halloween e il tanto amato mondo di Babbo Natale), ma la composizione dei vari elementi permette un gran numero di buche, che quindi avranno di somigliante soltanto il background di sfondo. Ciò non toglie che avere una maggiore varietà avrebbe sicuramente fatto piacere e la cosa, effettivamente, sembra sia stata presa in considerazione da Zen Studios visto che due nuovi stage sono bollati come “in arrivo” e al momento non sono selezionabili.
Accontentiamoci di ciò che abbiamo però, visto che la qualità è davvero alta, con ambienti creati con maestria per ognuna delle tre ambientazioni: dal caos che si può trovare in una tipica cameretta di un adolescente tra macchinine, pc, poster, scatole e libri, alle zucche, scheletri, zombie e richiami iconici come il triciclo di Shining a far da ostacolo, o ancora Babbo Natale, le renne, gli alberi e gli aiutanti che impacchettano i regali pronti a respingere la nostra pallina nel caso questa entrasse nel loro campo visivo.
Durante le nostre partite, infatti, sarà possibile sfruttare alcuni power up ed elementi dell’ambiente per poter arrivare più facilmente in buca con un solo tiro; tra questi troviamo anche le stesse mascotte dei vari stage, che dopo un breve e simpatico filmato manderanno quasi sicuramente la nostra pallina in buca. Seppur possa sembrare l’ideale per vincere le partite, non sempre la hole in one è la miglior scelta: nei tornei si vince raggiungendo il punteggio più alto e questo, a volte, avviene raccogliendo dei diamanti celesti o viola (di maggior valore) che danno ulteriori punti una volta terminata la partita; questi però non sempre sono collocati sulla strada principale e diretta, ma lungo percorsi alternativi che per forza di cose necessitano di un numero maggiore di tiri; starà a noi quindi scegliere, in base alla nostra abilità e voglia di record, se vincere con più hole in one possibili o raccogliendo un gran numero di diamanti.
Purtroppo però dovrete vedervela con un sistema di controllo che, personalmente, ho trovato abbastanza macchinoso: se con l’analogico sinistro si indirizza il lancio, per poter effettuare il tiro bisogna inclinare verso il basso con estrema precisione l’analogico destro e poi rilasciarlo. Poiché alla massima inclinazione corrisponde la massima potenza, fare tiri intermedi risulta abbastanza complicato, soprattutto per lanci che si avvicinano a questa ma che non vogliamo venga raggiunta del tutto. Sarebbe stato molto più semplice la tipica barra della potenza, con il tempismo che avrebbe sostituito l’ansia della precisione millimetrica e fermezza del nostro dito; un consiglio che posso dare è quello di azzerare completamente la sensibilità dell’analogico destro dalle impostazioni, in modo che non venga percepito anche il minimo movimento e per far sì che la situazione migliori leggermente.
Magagna del sistema di controllo a parte, Infinite Minigolf diverte e lo fa anche bene, con una grandissima varietà di livelli che tengono alto l’interesse a lungo, ma non proprio all’infinito come vuole farci credere il nome del gioco. Prima o poi la noia potrebbe farsi sentire, soprattutto perché non abbiamo una modalità “storia” o qualcosa che possa spronarci a giocare a lungo, se non lo sbloccare i tantissimi elementi per personalizzare il nostro avatar e il gioco multiplayer, ideale sia online (che data la natura lenta del gioco non soffre di alcuna problematica di lag) ma soprattutto con gli amici; in quest’ultimo caso il divertimento è assicurato, visti i diversi approcci che possono essere sfruttati per realizzare il punteggio più alto che premierà non necessariamente chi ha impiegato meno tiri per imbucare la pallina.
Infinite Minigolf offre tanto divertimento in single player e infinito (in questo caso sì) in multiplayer, grazie ad una leggerezza creata da tempi di caricamento quasi assenti uniti ad un comparto grafico grazioso e un accompagnamento sonoro non memorabile ma mai invadente; il sistema di controllo scelto potrebbe portare qualche difficoltà soprattutto inizialmente, ma questo non va ad inficiare la qualità di un prodotto comunque ottimo, che verrà supportato con nuovi stage dalla stessa software house e da nuovi livelli dalla community di appassionati online.