Robonauts – Recensione

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Genere: Azione
Multiplayer: 1-2

Robot carini e missili devastanti

In un panorama in cui gli sparatutto a scorrimento laterale si stanno facendo lievemente da parte in favore di produzioni più orientate ad altre tipologie di gioco, ecco che come un missile arriva Robonauts su Switch.
Nato dalla mente di alcuni sviluppatori che evidentemente amano alla follia sia il film Wall-E che Angry Birds Space, Robonauts si propone come un action/sparatutto a scorrimento laterale con delle meccaniche alla base tanto semplici quanto interessanti.
L’avventura ci porta a vestire i panni di un simpatico robottino (da qui il riferimento a Wall-E) che, disperso su un pianeta, si ritroverà in possesso di una tuta che gli permetterà di affrontare l’imminente minaccia degli alieni.

La caratteristica che salta immediatamente all’occhio è proprio la disposizione delle mappe. Per quanto esse non siano tantissime (parliamo di 12 livelli, 24 nel caso in cui vogliate rigiocare il titolo in difficoltà hard), il fatto di dover letteralmente saltare da un mondo all’altro per affrontare i nemici si rivelerà presto non solo una tattica basilare per proseguire il gioco, ma con le giuste armi potrebbe rivelarsi anche una strategia per indebolire i nemici sul pianeta subito sotto (o subito sopra, dipende da come è messo il vostro personaggio).

Il riferimento ad Angry Birds Space, dopotutto, non è buttato li a caso: esattamente come nel titolo Rovio dovevamo sfruttare al meglio la fisica di attrazione degli uccelletti arrabbiati per farli schiantare sui maialini verdi, alla stessa maniera in Robonauts potremo sfruttare questa meccanica sia per scappare, sia per colpire nemici posti dall’altra parte del pianeta (utilizzando armi apposite che quasi fanno il giro del pianeta con i propri proiettili), fino ad arrivare addirittura a far letteralmente cadere le bombe o i proiettili in testa agli avversari che si trovano su pianeti differenti ma vicini a quello in cui ci troviamo noi.

La varietà delle armi, poi, aiuta ad affrontare al meglio tutta l’avventura. Si passa dalle armi basilari fino ad un fucile che spara quasi 10 colpi in una botta sola (una specie di fucile a pompa), così come quello che rilascia un colpo di energia concentrata che prosegue la sua corsa sfruttando l’attrazione del pianeta per colpire i nemici anche distanti e tante altre. Troveremo anche rimpiazzi per l’arma secondaria, ovvero le bombe, sia incendiarie che esplosive, fino a tipologie di bombe molto più distruttive come quelle a grappolo.

I controlli, infine, sono molto semplici. Con B potremo effettuare un salto, con Y attaccheremo con l’arma principale equipaggiata ed infine con A lanceremo le bombe. Qualora dovessimo trovarci sotto/sopra ad un altro pianeta, la semplice pressione del tasto X ci permetterà di girare la visuale e di ritrovarci quindi catapultati sull’altro pianeta. Bisogna sottolineare, però, che a volte questo movimento di salto da un pianeta all’altro porta la telecamera a sbandare considerevolmente e potremmo trovarci facilmente con la testa che gira in alcuni livelli in cui bisogna sfruttare tale meccanica in modo massiccio.

Un altro problema da imputare ai controlli è l’estrema “scivolosità del personaggio” che soprattutto nelle prime fasi di gioco ci porterà a perdere vita inutilmente andando a sbattere contro i nemici che, ovviamente, ci stanno sparando addosso (togliendoci ancora più vita).

Il comparto artistico rappresenta un punto interessante e dolente allo stesso tempo. La grafica in-game è abbastanza piacevole e lo sfondo blu acceso dell’universo sottostante ben si fonde con i pianeti in cui il nostro robottino andrà ad affrontare gli alieni. Pianeti che, ovviamente, differiscono tra loro sia in dimensioni che nella struttura: alcuni perfettamente rotondi, altri rocciosi, altri con delle costruzioni sopra. Queste differenze possono avere delle implicazioni nel gameplay, poiché un colpo di energia che in un pianeta tondo proseguirebbe la sua corsa in un pianeta roccioso andrà a schiantarsi contro la collinetta più vicina.

Il problema maggiore a livello grafico è rappresentato dalle sequenze animate. Fortunatamente ce ne sono poche, perché la prima volta che ho visto quella iniziale ho pensato di avere gli occhiali sporchi, e dopo averli lavati ho pulito anche lo schermo della console e poi il monitor al quale ho collegato la dock (che ovviamente ha peggiorato la situazione). Queste sequenze animate sono create in una risoluzione evidentemente inadeguata, che probabilmente non sfigurerebbe solo se visualizzate sullo schermo piccolo e poco definito del 3DS.

La soundtrack del gioco, anche se composta da davvero poche tracce, si lascia ascoltare senza nessuna particolare menzione. Si poteva fare di meglio ma la canzone che accompagnerà la nostra breve (ma intensa) avventura svolge comunque un buon accompagnamento.

Per ultimo non su possono tralasciare le tre modalità in cui è possibile affrontare il gioco. Partendo dal classico single player, potremo giocare poi in multiplayer in locale con gli amici nella modalità Cooperations, in cui insieme dovremo eliminare tutti gli alieni, oppure nella modalità Hunting Grounds, dove invece gli amici diventeranno i nostri peggiori nemici in una sfida all’ultimo sangue (oppure a chi vomita per primo, dipende dalla mappa).

In definitiva, Robonauts è sicuramente un titolo molto simpatico, che mette a disposizione un buon grado di sfida ed alcune idee davvero interessanti. Viene venduto sul Nintendo eShop di Switch al prezzo di 14.99€, e nel caso in cui siate appassionati del genere sicuramente è un titolo da non perdersi. Nel caso in cui la sola visione di un oblò di una nave vi comporti seri problemi, forse è meglio che ve ne teniate alla larga.

Portato a termine sia in single player che in multiplayer locale in una decina di ore considerando entrambe le modalità
Pro: Divertente, alcune idee interessanti, la modalità difficile è decisamente difficile
Contro: Le cutscene sono terribili da vedere, telecamera decisamente ballerina in alcune situazioni, pochi livelli
7.0

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