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Dragon Ball
, probabilmente, non andrà mai davvero in pensione. Il brand nato dalla matita di Akira Toriyama sta vivendo una seconda giovinezza da quando il Maestro ha dato vita a Dragon Ball Super nel formato anime e nel formato cartaceo, aiutato dal bravissimo Toyotaro. E mentre la serie ha vissuto sì una meritata pensione (poi diventata pausa di riflessione) per qualche anno, così non è stato sul fronte videoludico, dove i titoli hanno spaziato per anni, dimenandosi tra il genere dei picchiaduro, soprattutto, e del gioco di ruolo in occasione di uscite per le console portatili.
Dragon Ball Xenoverse rappresenta il perfetto connubio tra i due generi e, dopo l’assenza del primo titolo dalle console Nintendo, Bandai Namco cerca di farsi perdonare portando il secondo capitolo su Nintendo Switch dopo pochi mesi dal lancio della console. E noi, siamo pronti, per l’ennesima volta, a trasformarci in Super Saiyan.
Dragon Ball Xenoverse 2 arriva su Nintendo Switch quasi un anno dopo essere uscito su pc e console Sony e Microsoft e si presenta come la versione definitiva del titolo, oltre a rappresentare, speriamo, il primo di una lunga serie di giochi legati al brand di Akira Toriyama sulla piccola console ibrida. Ambientato due anni dopo gli eventi del primo capitolo, la storia si svolge a Conton City, città e sede della Pattuglia Temporale, l’unità incaricata di vegliare affinché nessuno metta in pericolo la storia alterandola nel passato, così da generare realtà e universi paralleli.
Come Dragon Ball Super insegna, ogni minima variazione nella storia può dar vita a un nuovo mondo parallelo. Per questo, unità addestrate composte da valenti guerrieri sono pronte a intervenire in ogni momento per salvaguardare lo svolgersi degli eventi e anche noi, cominciando come semplice recluta, incroceremo numerose volte il cammino di Goku, Vegeta e compagni.

Dragon Ball Xenoverse 2 ha una forte componente di ruolo al suo interno. Conton City è l’hub centrale da cui comincia la nostra avventura e in cui torneremo a fine missione. Sette volte più grande di Toki Toki City, cittadina principale del primo capitolo, è la sede della Pattuglia Temporale e un luogo in cui si trovano spesso a passare i più grandi eroi di tutti gli universi, accompagnati dai rispettivi Kaioshin e divinità. L’avventura comincia con la creazione del proprio personaggio e la selezione della razza tra le cinque disponibili (Umano, Saiyan, Namecciano, Majin, Clan di Freezer), ognuna con proprie statistiche peculiari e in grado di accedere a differenti mosse e trasformazioni. I Saiyan, per esempio, possiedono statistiche equilibrate mentre gli esponenti del Clan di Freezer sono decisamente votati all’attacco, con difesa inferiore ma maggiore velocità.
Combattere e completare le missioni consente di ottenere punti abilità da spendere nelle statistiche, oltre che ottenere nuovi equipaggiamenti e sbloccare mosse speciali. Il percorso di crescita del personaggio in Xenoverse offre, sin dall’editor, una notevole libertà al giocatore lasciando la possibilità di decidere man mano quasi ogni caratteristica e di adattare le mosse e le tecniche disponibili al proprio stile di combattimento. Conton City offre, oltre alle aree da cui accedere alle missioni, una grande varietà di edifici e negozi da cui è possibile acquistare equipaggiamenti e accessori utili, il tutto sempre a portata di mano grazie alla mappa, consultabile in ogni momento. Inoltre, sono presenti aree speciali che rappresentano vere e proprie distorsioni temporali con proprie missioni speciali, da visitare e completare tra i vari capitoli della storia principali.

Il combattimento, e non potrebbe essere diversamente, è il cuore di Xenoverse 2. Gli scontri si svolgono all’interno di ampie arene tridimensionali ispirate agli scenari delle saghe principali di Dragon Ball in cui è possibile muoversi e volare liberamente. Il sistema di combattimento non è particolarmente complesso, basato sull’alternanza di combo con la pressione dei tasti X e Y (attacco forte e attacco debole) da completare con le mosse speciali, attivabili con la pressione dei dorsali dopo aver riempito le barre dell’attacco speciale, infliggendo danni o subendone dal nemico.
Per chi ha familiarità con la serie Budokai, molto apprezzata su Nintendo Wii, non sarà difficile ritrovarsi in Xenoverse 2, con lo stesso medesimo sistema di combattimento, basato sulla spettacolarità visiva, su schivate tempestive, contrattacchi e soprattutto mosse finali e speciali, votate a richiamare il più possibile quanto visto, amato e apprezzato per tanti anni nell’anime.
Spettacolarità quindi, a discapito di una giocabilità più profonda ma il risultato convince, risultando, seppur già visto, divertente. La nota dolente sta purtroppo proprio nella semplicità e nella ripetitività delle combo che, richiedendo il titolo parecchio grinding per diventare più forti, può finire per diventare noioso. Per fortuna, è possibile combattere e divertirsi con amici in multiplayer locale o online affrontando missioni insieme e con una buona conoscenza delle mosse, delle tempistiche per la schivata e del contrattacco, il divertimento aumenta notevolmente.
Purtroppo, i controlli di movimento dei Joycon non rispondono perfettamente e i tasti in modalità portatile risultano troppo piccoli per una risposta adeguata. Il controller Pro è decisamente consigliato.

La maggior parte delle missioni presentano variabili al loro interno, nuovi nemici possono arrivare così come è possibile trovare nuovi alleati nella mappa con i quali interagire, pronti a far man forte. Le sfide difficilmente sono frustranti, sempre tenendo presente che non è saggio sfidare colleghi della Pattuglia Temporale di livello superiore, pena una sconfitta spesso bruciante e un’inevitabile perdita di tempo. La rapidità e la semplicità del sistema di combattimento regala infatti battaglie brevi, rendendo il titolo adatto anche a rapide sessioni in modalità portatile.
Affrontare i nemici è quasi sempre l’opzione primaria ma le missioni presentano anche obiettivi secondari di completamento, ampliando la varietà e aumentando i bonus ottenibili alla fine. Xenoverse 2 è semplicemente pieno di battaglie da affrontare, accettabili in numerosi punti della mappa e in aggiornamento continuo progredendo con la storia principale ed è possibile quante volte vogliamo ogni missione, per migliorare la prestazione e il punteggio finale e guadagnare preziosissimi punti esperienza.
La personalizzazione totale del proprio avatar passa anche per un’ampia varietà di costumi e armature, appartenenti a ogni razza del gioco e dotate ognuna di proprie statistiche e caratteristiche, proprio come nel più classico dei giochi di ruolo. Per ottenere equipaggiamenti e oggetti è importante anche semplicemente interagire con tutti gli abitanti di Conton City, compresi i protagonisti di Dragon Ball, fedelmente riprodotti con il proprio carattere.
Dalla matita di Akira Toriyama sono nati una moltitudine di personaggi esterni al manga e alla trama “canonica” di Dragon Ball e nel complesso, il lavoro svolto per amalgamare la realtà canonica a quella di Xenoverse è perfettamente riuscito. Gli unici guerrieri forzati risultano quelli appartenenti ad alcuni OAV, poco caratterizzati rispetto ai villain maggiori e poco convincenti come nemici principali e importanti.

Tecnicamente il titolo risulta di buona fattura, piacevole sul piano visivo, con personaggi e ambientazioni discretamente caratterizzate anche se, permane il senso di deja-vu, trattandosi comunque di luoghi già visti e visitati decine, centinaia di volte. Xenoverse 2 si comporta inoltre meglio in modalità portatile, la differente risoluzione è in grado di nascondere l’aliasing, decisamente più evidente sul televisore. La conversione ha portato a un titolo stabile a 30fps con più di due combattenti su schermo e a 60fps negli scontri 1vs1. Ottima la regia nei filmati e nelle cinematiche, in grado di evocare non poca nostalgia e far rivivere emozioni sempre vive nella mente dalla nostra infanzia. Non spicca il comparto sonoro, con un accompagnamento trascurabile, degno di nota solo per le musiche dell’anime, purtroppo caratterizzato da ripetitività e un doppiaggio in inglese non esattamente esaltante.
Ma Xenoverse 2 è, soprattutto, un titolo pieno di fan-service, citazioni, strizzate all’occhio per i fan e di contenuti. Esplorare tutto quello che il gioco ha da offrire, ottenere ogni personaggio utilizzabile (oltre 100 provenienti da tutto l’universo di Dragon Ball, comprese numerose varianti considerati singoli lottatori) e formare un proprio team dei sogni di livello alto richiede decine e decine di ore di applicazione. Dove meno ce lo aspettiamo, sono disponibili un gran numero sub-quest, modalità complementari e minigiochi. Inoltre, una già impressionante longevità viene estesa grazie alla modalità storia del primo capitolo presente nel titolo (per sbloccarla basta completare la storyline legata a Majin Bu), rendendo di fatto la versione single player per Switch di Xenoverse 2 la più completa in assoluto.
Già disponibili numerosi pacchetti con DLC aggiuntivi che, pur essendo consistenti, non sono assolutamente indispensabili per godersi l’avventura.
Dragon Ball Xenoverse 2 è un titolo dedicato ai fan della saga di Akira Toriyama e rappresenta il miglior titolo ad oggi disponibile su Nintendo Switch, per rivivere le storie di cui ci siamo innamorati e a cui ci siamo appassionati sin dall’infanzia. Un connubio ben riuscito tra un gioco di ruolo e un picchiaduro in grado di divertire a lungo, ricchissimo di contenuti ma che potrebbe annoiare richiedendo applicazione e tempo per raggiungere risultati ed essere completato e che, soprattutto, rischia di risultare ripetitivo. Un titolo che non punta ad essere un picchiaduro tecnico ma a essere spettacolare da vedere e il più possibile fedele ai combattimenti originali dei guerrieri Z e in questo obiettivo, riesce egregiamente.
Un acquisto consigliato a tutti gli appassionati di Dragon Ball, senza dubbio.