Giappone, tanti videogiochi ma pochi Switch – NippOn Love

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Ma Splatoon 2 avrà migliorato la situazione?

Questo articolo è a cura di Luca “Moor-Angol”, nostro amico di lunga data, pronto a fare capolino con le sue mille curiosità dal Giappone, dove risiede. Potete trovarlo sulla sua pagina Facebook, o in qualche store giapponese alla ricerca di Nintendo Switch.


È stata un’estate non proprio calda a livello climatico, ma a tenere bollente l’attenzione dei giapponesi è stato sicuramente Nintendo Switch. Come vi avevo raccontato un paio di mesi fa, a causa dei problemi di rifornimento di un componente, le memorie NAND, la produzione della console non era in grado di fronteggiare la cospicua domanda da parte del mercato.

Dall’uscita di Splatoon 2 le cose sono leggermente cambiate, e per fortuna in meglio: le lotterie vengono ancora fatte ma il numero di console disponibili è sensibilmente aumentato; del resto la situazione è facilmente riscontrabile guardando i dati settimanali di vendita: Switch è passato da circa 25.000 unità vendute a un’attuale media di 45-50.000. Il bundle con Splatoon 2 è ancora la versione più disponibile, diciamo che rappresenta un 70% circa di tutte le console messe in vendita; il bundle con Monster Hunter XX invece è stato molto limitato: lo si poteva soltanto prenotare e non era in vendita nemmeno il giorno del lancio.

Nonostante questo la domanda è ancora molto alta, e anche se Nintendo era stata chiara in proposito “aumento di console disponibili in estate e stabilizzazione in autunno”, la fame di Switch è altissima, tanto che i negozi acquistano la console ad un prezzo maggiore di quello di listino: la console viene venduta a circa 32.000 yen ma a causa dei problemi di produzione e dell’elevata domanda il prezzo è lievitato anche fino a 40.000 yen; portandogli la console ovviamente ancora intonsa questa viene valutata almeno 35.000 yen, con un guadagno di 3.000 yen (ed il bundle di Splatoon 2 permette un ricavo ancora maggiore). Tutto questo favorisce gli scalpers, come era già accaduto 2 anni fa con gli amiibo e l’anno scorso con il Famicom Mini (e probabilmente tra pochi mesi col Super Famicom Mini, fidatevi di me).

Forse vi ricorderete che avevo deciso di partecipare alle fantomatiche lotterie tenute da Bic Camera, una delle catene più grosse del Giappone. Sfortunatamente non sono riuscito ad aggiudicarmi il diritto di acquistare Switch, e quanto accaduto soprattutto a fine agosto ha quasi dell’incredibile : sono stati estratti 4 numeri precedenti e 2 numeri successivi al mio, roba da non crederci!

Purtroppo dopo quell’estrazione non ho più partecipato, un po’ perché demoralizzato dalla vicenda, un po’ per l’orario non proprio favorevole: se all’inizio le lotterie si svolgevano il sabato dalle 9:00 alle 10:00, dal lancio di Splatoon 2 si è anticipato alle 8:00 (con termine alle 8:30).

Questo comporta il doversi svegliare un po’ presto in uno dei due giorni in cui potrei dormire un po’ di più, inoltre non sempre la lotteria viene tenuta in tutti i negozi della catena, per cui quando nella mia città non si svolge dovrei andare a Tokyo e farmi 40 minuti di treno. Non proprio il massimo della comodità…

Stamane stavo facendo un giro da Yodobashi, un’altra grande catena di negozi, ed ho notato una cosa molto simpatica : per molti giochi vengono indicate le lingue disponibili, quasi a voler stimolare all’acquisto potenziali acquirenti stranieri che magari pensano che il gioco giapponese sia fruibile solo nella lingua locale; la nota non era disponibile soltanto per i principali giochi già usciti (Zelda, Mario Kart, Arms, Splatoon 2) ma anche per quelli in arrivo a breve come Pokkén Tournament e Fire Emblem Warriors.

Non è la prima volta che mi capita di vedere un’iniziativa simile, ricordo che per Minecraft su PS3 i negozi evidenziavano che la versione americana conteneva anche la lingua giapponese; ma in questo caso non ci troviamo di fronte ad un gioco d’importazione (che qui in Giappone è cosa abbastanza rara) e nemmeno ad un singolo titolo, per cui un plauso a Yodobashi per questa interessante iniziativa.

E mentre pian piano Ottobre si avvicina la domanda inizia a sorgere spontanea: riuscirò a recuperare uno Switch per giocare a Mario? Beh, considerato che neppure Tabata-sama di Square-Enix ci è riuscito, almeno sono in buona compagnia…

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