Le doppiatrici di Zelda e Mipha raccontano la loro esperienza

doppiatrici zelda
In un'intervista rilasciata a PauseResume le doppiatrici di Zelda e Mipha hanno raccontato la loro esperienza durante il doppiaggio insieme a Nintendo.

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In un’intervista rilasciata a PauseResume, Patricia Summersett e Amelia Gotham, doppiatrici rispettivamente di Zelda e Mipha in The Legend of Zelda: Breath of The Wild, hanno raccontato la loro personalissima esperienza nel mondo del doppiaggio videoludico.

Ecco le parole di Patricia Summersett:

PR: Ti sei sentita sotto pressione considerando che eri la prima attrice a dare una voce inglese a uno dei personaggi videouludici più iconici? Soprattutto dopo trent’anni di silenzio per Zelda.

 

PS: Certamente. È stato un anno affascinante essere una “principessa silenziosa” ed assistere  all’improvvisa svolta. Ma sono stata supportata, tanto lavoro da fare e nella giusta direzione. Ad un certo punto è diventato più importante concentrarsi sul lavoro.

 

PR: Come ti sei preparata mentalmente per il ruolo? E quanta libertà creativa hai avuto per esplorare il personaggio?

 

PS: Ho approcciato ogni script con una prospettiva teatrale. Ho fatto delle ricerche nell’universo di Zelda per prepararmi al meglio. È davvero facile empatizzare con un personaggio come Zelda. Alla fine mi sono fatta un’idea e l’ho sposata insieme alla visione di Nintendo.

E quelle di Amelia Gotham:

PR: Iniziamo col processo che ti ha portato a vincere il ruolo di Mipha. Puoi dirci di più a proposito della tua audizione e i tuoi pensieri sulla parte che hai avuto?

 

AG: La mia audizione si è svolta al Formosa Interactive a Los Angeles. Mi hanno portanto lì insieme a molti altri per leggere diversi personaggi. Ho letto per tutte le parti femminili e sono stata richiamata per Zelda, ma non per Mipha. Ho capito di essere andata abbastanza bene nella prima audizione perché non mi hanno chiesto di leggere di lei ancora. Quindi ho letto un paio di scene diverse per Mipha, una in particolare che ricordo era quella dove Mipha parlava in lacrime come se fosse al cospetto del padre, chiedendo di vederlo ancora una volta. Ricordo di essere rimasta toccata dalla tragica storia di Mipha. Volevo davvero quella parte, ma, nel mio mondo, non puoi sperare troppo. Tuttavia, quando mi diedero la notizia che avrei avuto la parte di Mipha fui in estasi.

 

PR: Ti hanno permesso di esplorare creativamente il personaggio?

 

AG: Sì e no. Con l’aiuto del direttore, Jamie Mortellaro,  siamo stati capaci di creare Mipha. Questo gioco inizialmente è stato registrato in giapponese e i dialoghi inglesi dovevano seguire le labbra del personaggio. È stata una sfida seguire queste linee guida e al contempo dare vita al personaggio tenendo un preciso tono di voce (che non è il mio). Ma, con l’aiuto di Mortellaro e il resto del team Nintendo, siamo stati bravi a creare un personaggio intrigante. Nintendo aveva un certo stile in testa, di certo, e voleva voleva che i personaggi avessero un leggero accento inglese ma Jamie rese chiaro che doveva essere un accento leggermente regionale per trasmettere i fantastici elementi della storia.

Dichiarazioni interessanti, non credete anche voi?

 

 

 

 

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