Nintendo: esci Metroid! – Speciale

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Nintendo esci Metroid: 5 motivi per cui non possiamo più aspettare

Amare Nintendo, si sa, è alle volte uno sporco lavoro. Ci si sente un po’ bersagliati, spesso ritenuti troppo idealisti, fuori dal contesto della generazione videoludica in corso e questo accade in maniera speciale durante questo periodo dell’anno: l’E3, il capodanno dei videogiocatori, o il carnevale dei nerd, insomma ci siamo capiti. La Grande N viene quasi ritenuta fuori dai giochi da quando ha deciso di presenziare all’evento losangelino senza una press conference piena di fuochi d’artificio. Cosa rimane da attendersi, allora?

Qualcosa resta. Con Nintendo Switch la casa di Kyoto pare aver ritrovato quell’aggressività mediatica che le mancava da tempo. E qualche pietra preziosa è già stata estratta, o almeno svelata: Zelda, Arms, Super Mario Odissey. Ma si può dare di più, cantava il Presidente Abramo Lincoln in un celebre brano vincitore del Festival di Sanremo 1987. Quel di più in questo momento potrebbe avere il nome di un virus: Metroid.

Nei grandi eventi pubblici, Nintendo possiede sempre una potenziale capacità, tutta sua: accaparrarsi arrogantemente buona parte dell’attenzione semplicemente pronunciando un nome. E quest’anno, quello legato a Samus Aran potrebbe davvero fare la differenza. Assente da troppo tempo nelle nostre sessioni di gioco, l’eroina spaziale potrebbe costituire un momento importante e per certi aspetti determinante della grintosa direzione che l’azienda nipponica ha intrapreso per la sua nuova console.

C’è poi un motivo più di pancia che di testa: il fatto che noi videogiocatori agogniamo un altro episodio della saga. Mamma Nintendo, ci sono almeno 5 buoni motivi per smetterla di tenere la tua Raperonzolo nella torre e concederle di tornare ad estirpare virus letali combattendo mostri titanici (non è questo che fanno le brave ragazze?), ponendo fine all’ingiustizia di questa prolungata assenza.

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1) WII U NO ONE CARED ‘BOUT U

Il primo motivo sarebbe anche il più genuino, sufficiente già da solo. È vero, non è il primo caso di lungo congedo per Samus, che si è persa la generazione Nintendo64. Ma dopo ben tre episodi in appena cinque anni (la saga di Prime), e Metroid M poco dopo, per un totale di 4 titoli disponibili per Nintendo Wii se contiamo la collection Metroid Prime Trilogy, la mancanza della cacciatrice aliena sulla console di casa Nintendo si è fatta sentire eccome. Specialmente ricordando i vari tentennamenti della console tra il pubblico, o immaginando le possibilità che il GamePad avrebbe potuto offrire al titolo. E nell’aere echeggia ancora, flebile ma non sconfitto, il coro dei tifosi all’imbrunire:

OGGI PIÙ DI IERI
SAMUS SU WII U: DOV’ERI?

Paint > tutto
Paint > tutto

2) CI FANNO MALE LE GUANCE

Ok, sulla lunga distanza il videogiocatore Nintendo sta egregiamente, è vero, non può lamentarsi. Anzi, spesso viene invidiato (nascostamente, con le lacrime agli occhi spacciate per reazioni alla cipolla acquistata al mercatino bio indipendente il primo giovedì del mese) dalle concorrenti.

Ma a giugno, durante la settimana dell’E3, prendiamo dei grandi schiaffoni da Sony e Microsoft. Non ce la facciamo più. Perché, oh Nintendo, ci fai questo? Perché durante l’Electronic Entertainment Expo non lanci sul tavolo le tue carte migliori? Perché ci fai assaggiare i ceffoni di chi ha sempre avuto da imparare da te? Io poi ho la pelle delicata, d’estate devo stare molto attento al mare, usare sempre la crema, stare sotto l’ombrellone. Qualcun altro così?


3) NINTENDO SWITCH, E HO DETTO TUTTO

Stiamo godendo di una console senza precedenti, innovatrice pur mantenendo una solida anima ludica old school (e che, aspettiamocelo, verrà con molta probabilità imitata prestissimo).

Avete già fantasticato sulle possibilità che questa offrirebbe alla saga di Metroid? La portabilità, che calzerebbe benissimo ad un episodio in 2D; la versatilità in quanto a controller stenderebbe un oceano invece di fronte ad un nuovo episodio 3D; e l’online? Il multi locale tra più console?

Non c’è bisogno di viaggiare troppo con la fantasia: Nintendo Switch ha tutte le carte in regola per offrirci un titolo a dir poco spaziale. Scusate la freddura.


4) IL CLUB DELLE RAGAZZE

Abbiamo bisogno di eroi. E forse, ancor più di eroine. Con Samus Aran Nintendo ha partorito un personaggio iconico, una tra le più amate protagoniste di sesso femminile, facendo scoprire questo aspetto solo alla fine del primo episodio: metodo geniale per sorprendere i giocatori contrastando l’ideale dell’eroe macho e uomo puro nel quale un action game potrebbe facilmente cadere.

Il media videoludico è oggi più che mai popolato da eroine profondissime e indimenticabili per divertimento offerto dall’avventura e spessore della caratterizzazione: dal ritorno di Lara Croft alla Clem di The Walking Dead, da Max e Chloe di Life is Strange a Joule di ReCore.

Come potrebbe ancora mancare una delle madrine di ogni avventuriera di pixel, precorritrice assoluta dei tempi?

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5) NON SONO PIÙ UN BIMBO, MAMMINA!

Le vicende della Federazione Galattica rappresentano una delle proposte adulte di Nintendo, argomento questo che ricorre fin troppo noiosamente nelle discussioni dell’ambiente. D’altronde, quella della maturità dei contenuti è un aspetto che si manifesta spesso come una vera e propria urgenza da parte degli utenti. Metroid è sempre stato atmosfere claustrofobiche, musiche ricche di tensione, antagonisti terrificanti, Metroid è sempre stato ciò che spesso viene accusato a Nintendo di mancare.

Come dire: a tutti piace Spider-Man, ma a volte si vuole leggere Il Punitore; amiamo i castelli colorati e i personaggi dalle forme morbide, ma in certe occasioni tutto ciò che si desidera è, con estrema dolcezza, distruggere i confini di una galassia con armi bioniche devastanti in un’avventura dai connotati maturi.


La campagna marketing per Nintendo Switch è stata finora convinta e pressante come non si vedeva da un pezzo dalle parti di Kimishima e compagnia. Ma non parliamo solo di pubblicità (la quale può sempre essere solo fuffa, ci ammoniva Bill Hicks), quanto della vera e propria strategia di mercato nella sua interezza: Zelda al lancio (ok, era un titolo per Wii U, ma è pur sempre Zelda, e il più vasto di sempre, al lancio), Super Mario Odissey annunciato prestissimo, Arms già arrivato, Mario Kart 8 subito recuperato. Questa aggressività, oltre che mostrare risultati in termini di vendita e popolarità, sta molto piacendo al pubblico. E non dobbiamo dimenticare che Nintendo Switch è ancora neonata, ancora sconosciuta per molti videogiocatori e non. C’è ancora bisogno di tanto lavoro e, ovviamente, di tanti giochi, che rappresentino un’offerta non solo valida, ma anche varia.

Questa Nintendo forte, col petto in fuori, ci piace. E questa linea va protratta. Non solo per l’azienda ma per il media videoludico in generale: le belle idee, le idee coraggiose, vanno difese e incitate. E spesso, quelle di Nintendo le troviamo su un gradino più in alto delle altre.

E cosa si può trovare di più forte, coraggioso e bello, di Samus Aran?

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