Intervista esclusiva a Pietro Ubaldi

In occasione dell'Arcadia Comics & Games 2017, svoltosi a Ragusa Ibla, abbiamo avuto l'occasione di un incontro con Pietro Ubaldi, voce di Daruk.

Condividi l'articolo

GO TO SECOND PAGE FOR ENGLISH VERSION

In occasione dell’Arcadia Comics & Games 2017, svoltosi a Ragusa Ibla dal 12 al 14 Maggio, abbiamo avuto l’occasione di un incontro con Pietro Ubaldi, storica (e attuale) voce di personaggi come Doraemon e Barbossa de I Pirati dei Caraibi. La nostra intervista è incentrata sul suo lavoro per The Legend of Zelda: Breath of the Wild, per il quale ha interpretato la voce di Daruk, il campione dei Goron.


In un’intervista, la doppiatrice inglese di Zelda ha dichiarato di essere all’oscuro del personaggio che doveva doppiare. Anche lei ha avuto la stessa esperienza?

Pietro Ubaldi

: all’oscuro completamente no, diciamo che il personaggio non me l’hanno mandato a casa per studiarlo prima, [ma] ovviamente me l’hanno spiegato e ho visto le immagini, avevo la voce di riferimento perché così noi [doppiatori] che partiamo dopo che hanno già realizzato il gioco, abbiamo un supporto, per cui le intenzioni ci vengono dalla voce originale che è l’inglese ovviamente e il personaggio si crea in quel momento, e poi non capisco un pochino perché a volte gli attori spoilerano, dicono prima le cose che succedono, anticipano le emozioni che devono avvenire in quel momento, per cui devi dare una sensazione di freschezza e di vita.

Ci sono state delle richieste particolari da Nintendo?

Pietro Ubaldi

: No, in realtà devo dice che sono abbastanza intuitivo e arrivo a capire con poche parole quello che [i committenti] vogliono da me, poi ho una discreta esperienza, non è che i personaggi li faccio tutti uguali, perché se no… [ride]. Mi hanno lasciato libero di creare e se c’era qualcosa da correggere lo avrei fatto ovviamente.

Solitamente fa una sorta di preparazione per il personaggio, come documentarsi su internet oppure ascoltare l’originale, come ha detto?

Pietro Ubaldi

: Ascolto l’originale e mi spiegano cosa vogliono da me, più o meno qual è l’intenzione, e per alcune voci che richiedono particolare allenamento proprio tecnico fisico. Per esempio io doppio da una vita Doraemon, Doraemon strilla, se devo strillare alle nove del mattino mi devo preparare prima, altrimenti quando strillo sembro un Doraemon avvinazzato che ha fumato e non ha dormito.

C’è differenza nel doppiare videogiochi rispetto ad altro?

Pietro Ubaldi

: Nel videogioco per quel che ci riguarda dovrebbe essere teoricamente a gioco già fatto, sequenze già realizzate, come per il doppiaggio normale andare sui labiali, che poi siamo in campo, fuori campo, eccetera eccetera. Invece noi, per la maggior parte dei casi, lavoriamo sulle onde sonore, e a volte la richiesta, a seconda della sequenza che va realizzata dopo, time constraint, tempo preciso, inizio-fine, tempo preciso addirittura con la forma d’onda simile all’originale e con le pause interne precise, per cui è un lavoro certosino.

È mai stato fan di Nintendo?

Pietro Ubaldi

: Di Nintendo? Beh, tutti siamo fan di Nintendo, per cui direi di sì. Non sono molto abile nei videogiochi, però mi piacciono. Dove c’è la parola gioco mi piace tutto.

Ringraziamo Pietro Ubaldi per la sua disponibilità e per le risate, e La Taverna del Nerd per le riprese video.

Potrebbero interessarti