L’industria nipponica Nintendo è riuscita a vincere una lunga battaglia legale sulla presunta violazione di un brevetto architettata da RecogniCorp nel lontano 2011.
Nintendo, secondo la parte lesa, avrebbe infranto uno dei suoi brevetti: nello specifico quello dedicato alla creazione dei Mii prendendo spunto dal loro software di autentificazione per creare gli identikit dei sospetti da dare alla polizia. Fortunatamente per l’industria di Kyoto, le accuse sono state respinte dalla corte d’appello federale stabilendo dunque che nessun brevetto è stato violato.
Nintendo, attraverso Ajay Singh membro della compagine americana, ha voluto ribadire la grande soddisfazione di questa decisione, rinforzando il concetto che si tratta dell’ennesimo caso in cui un prodotto originale dell’industria del Sol Levante viene minacciato da terzi e di come la società nipponica sia pronta a tutto pur di proteggere le proprie proprietà intellettuali.