L’ultimo capitolo di The Legend of Zelda è riconosciuto come uno dei titoli più belli della saga e della storia videoludica in generale: i motivi sono molti e tra questi rientra sicuramente la natura open world di Breath of the Wild, pensata e realizzata in modo che il mondo di gioco sia vivo, con continue scoperte e non solo un hub in cui muoversi per raggiungere l’obiettivo.
Onori e oneri per questo capitolo dunque, che segna un nuovo inizio per la saga e che va ad innalzare l’asticella della qualità e delle aspettative sui futuri The Legend of Zelda; come riportato su Twitter, a tal proposito Eiji Aonuma, intervistato da Famitsu, ha dichiarato proprio che, secondo il suo pensiero, “l’open world è il futuro della saga e sarà lo standard per i prossimi The Legend of Zelda“.
Una notizia che può sembrare scontata ma che già ci fa proiettare verso domande che troveranno risposta chissà tra quanti anni: in che modo Nintendo riuscirà a migliorare ancor di più la concezione di open world? Avremo il ritorno dei dungeon come da tradizione della saga? Nel frattempo non ci resta che goderci The Legend of Zelda: Breath of the Wild, con un approfondimento della storia grazie al DLC in uscita nell’ultimo periodo dell’anno.