La corte d’appello degli Stati Uniti ha confermato la chiusura di una lunga causa in favore di Nintendo affermando che il Nintendo 3DS non utilizza tecnologia coperta da brevetto da parte di Tomita Technologies USA, Inc. e Tomita Technologies International, Inc. La corte ha inoltre chiarito che la tecnologia usata è “significativamente differente” da quella del brevetto portato in causa.
Ciò segna la fine di lunghi anni di lotte giuridiche iniziati nel 2013. Tomita afferma di aver mostrato a Nintendo un prototipo di schermo 3D nel 2003, all’interno del loro quartier generale, e li ha quindi accusati di aver utilizzato le loro idee senza pagare le dovute licenze. Nel marzo del 2013 la prima fase del processo terminò in favore di Tomita, con Nintendo costretta a pagare 30 milioni di dollari ma subito la società torno all’attacco, in appello, fase che, oggi, ha portato al ribaltamento della sentenza.
Ajay Singh, Direttore del Contenzioso di Nintendo of America’s, si è dichiarato soddisfatto per la sentenza, che conferma la tradizione di Nintendo di utilizzare solo tecnologie innovative ed anche la forza con cui la società difende le proprie idee.