Party è un sostantivo al quale l’italiano medio dà una definizione del tutto personale, non essendo una parola propria della nostra lingua madre. Il significato più centrato è quello di festa e l’immagine che affiora alla mia mente è quella di un’occasione per divertirsi all’aria aperta con amici, un tavolo abbastanza grande fornito di chips e di birra, tanta birra. State sicuri che verrete coinvolti a forza in attività di gruppo, e più è devastante il party, più ridicole e compromettenti saranno le suddette attività. 1-2-Switch è il perfetto sostituto quindi non di Wario Ware, sebbene i suoi minigiochi siano demenziali, non di Rhythm Tengoku, sebbene alcuni siano basati sul ritmo, e nemmeno di Mario Party che al confronto sembra moscio come la conduzione della notte degli Oscar che ricorderemo tutti per il vincitore che non ha vinto.
1-2-Switch è il perfetto sostituto di Twister, dello schiaffo del soldato, di 1-2-3-Stella (sarà un caso il nome) e di altre attività che facevate in un periodo in cui non vi sentivate ridicoli a farle, e uso il voi, per non riferirmi alla mia persona, ormai grigia e con una pancia che mi nega il piacere di andare al mare senza imbarazzo alcuno. Quella che attualmente è l’unica esclusiva first party su Nintendo Switch, insieme a Breath of the Wild, convince totalmente nel dimostrare non solo la qualità dell’hardware che avrete appena comprato, ma anche nell’offrire un’esperienza unica che non è possibile trovare altrove, e lo fa grazie proprio alle caratteristiche uniche dei Joycon: il famigerato Rumble HD e la coppia giroscopio e IR Cam di Wiiana memoria.
1-2 Switch, come un buon organizzatore di feste che si rispetti, non perde tempo in convenevoli e tira subito in ballo il giocatore. Si intuisce fin dai primi istanti che la scelta di usare degli attori per introdurre i mini-giochi si rivela vincente, vuoi perché sono così semplici che, come si suol dire, è più facile giocarli che spiegarli, vuoi per iniziare a eliminare la barriera dell’imbarazzo perché, in fondo, se lo hanno fatto loro posso farlo anch’io (solo che io non sembro un modello come loro e lo faccio gratis. Vabbé a quel tavolo c’è la birra fredda).
A volte qualche mini-gioco richiede qualche delucidazione in più, e in tal caso una spiegazione vocale faciliterà la comprensione, cosa che avviene anche quando si sta “giocando male”. Nell’eventualità che la prima partita sia stata falsata da una comprensione parziale, in fondo, basta chiedere la rivincita. Nonostante il look mi sia apparso di primo acchito troppo stylish e freddino, il lavoro di Nintendo nella cura dell’esposizione è encomiabile, soprattutto nella scelta degli effetti sonori e delle musichette (alcune ricordano la trasmissione L’Ottavo Nano. Sì, sono vecchio).
Se è vero che lo stile scelto è elegante ma anonimo, questo forse lo si deve alla natura del gioco, che pone l’hardware in secondo piano rispetto al giocatore, relegandolo al ruolo di arbitro e strumento di gioco. L’interazione umana è al centro dell’esperienza, e sono richiesti non soltanto abilità tattili e di valutazione, ma anche una buona faccia da poker. In 1-2-Switch tutto è lecito, e cercare di far ridere o distrarre l’avversario è concesso, dato che anche lo stesso software cercherà di farvi perdere la concentrazione. Questo non avviene in tutti i minigiochi, ovviamente, ma quando una voce fuori campo vi fa notare l’orrendo brufolo sulla faccia dell’avversario, mentre state cercando di tenere fermo il più a lungo possibile il joycon in posizione Zen, state certi che l’ilarità può arrivare a livelli stratosferici.
In tutto questo gli strumenti a nostra disposizione si comportano in maniera egregia. L’HD Rumble è una sensazione inedita che vi stupirà con la sua efficacia: in Conta Biglie vi sembrerà sul serio che ci siano delle biglie all’interno del controller e in Scopri i dadi i piccoli sussulti vi faranno capire inequivocabilmente qual è il risultato dei dadi. In Scassinatori il giroscopio vi farà sentire dei Lupin in erba non appena, grazie all’HD Rumble, riuscirete a scoprire il codice della cassaforte, così come la sensazione di star srotolando una catena dai Tesori incatenati è restituita fedelmente, pesantezza del metallo a parte, e la camera IR fa il proprio dovere in Gnam Gnam e così via. Per altri giochi, come il Tennis Tavolo e il Baseball è importante invece drizzare le orecchie e rispondere con la giusta tempistica, e proprio qui è palese che Switch sia un accessorio e che i protagonisti siano proprio i giocatori, tanto che giudicare le performance dei joycon mettendole in primo piano assomiglierebbe a una telecronaca di calcio in cui si parla solo del pallone e del campo piuttosto che dei giocatori.
Incredibile tuttavia come Nintendo abbia creato un gioco che elimina del tutto il televisore e di come l’hardware che ci abbia dato in mano sia così preciso che manca solo l’inganno della vista per non cadere davvero nell’illusione di star praticando uno sport, per eccellere nel quale sono indispensabili solo i nostri sensi, nient’altro. Senza la necessità di usare uno schermo, e dovendo soltanto stabilire un contatto visivo con l’avversario, sul serio Nintendo Switch e 1-2-Switch sono tutto ciò che serve, e le casse di Switch non sfigurano nel loro compito. La natura veloce dei vari giochi permette al software di effettuare una sincronia costante dei joycon (che può anche essere forzata manualmente), che risultano molto precisi, contrariamente a quanto già provato a suo tempo con Wiimote, tanto che il dubbio di aver perso per magheggi strani viene dissolto con un’altra partita.
C’è tanta varietà nei minigiochi di 1-2-Switch, e anche quando l’ambientazione viene ripetuta un paio di volte, la variazione sul tema basta a rendere il gioco diverso e meritevole. Ventotto minigiochi sono abbastanza per divertire per tante ore e dato che una partita tira l’altra e che la voglia di rivincita è sempre in agguato, è facile perdere di vista lo scorrere del tempo. Alcuni minigiochi sono frenetici, altri è meglio farli da seduti, garantendosi la pausa fisiologica.
A tanta varietà di situazioni però sarebbe stata necessaria una varietà di modalità. Dopo una fase iniziale che vi richiede di giocare solo un numero ristretto di minigiochi, ci si accorge infatti che l’unica modalità differente dalla singola partita ai minigiochi (è possibile selezionarli o scegliere randomicamente), è il gioco a squadre, strutturato come un gioco dell’oca, modalità necessaria per evitare lo stallo e i tempi morti dell’indecisione sulla scelta dei giochi, ma l’unica possibile, appunto.
Perché non includere delle classifiche? Perché non tenere conto di record personali? Perché non una modalità torneo in più giocatori, uno contro uno? La risposta è semplice: la perdita d’immediatezza. Una scelta assolutamente riuscita, non c’è dubbio, ma che ha tolto molta profondità all’offerta. Soprattutto si sente la mancanza di una selezione dei minigiochi secondo la configurazione, e non c’è un’immagine che aiuti l’utente a capirla prima di entrare in gioco. Sembrerà di poco conto, ma non mettere opzioni del genere per rendere più fluida la partita e dover poi perdere tempo a togliere e mettere i laccetti ai joycon è un po’ un controsenso.
Ora, permettetemi una digressione. Tutti sanno come io sia una persona divertente e di come apprezzi una sana risata in compagnia (la solita premessa di chi in realtà non è divertente, starete pensando), e la maggior parte di voi sarà andata a sbirciare il voto. Tuttavia mi sento di dire che il voto potrebbe non avere senso alcuno, perché dare un voto a 1-2-Switch è proprio come dare un voto a una festa. Alcuni si saranno divertiti, altri non avranno fatto niente per tutto il tempo, per altri ancora è stata una figata, e qualcuno si è lamentato veementemente della quota sborsata. Il prezzo di 1-2-Switch in effetti è una sassata e se valga o meno tutti quei soldi, mai come in questo caso, sta alla sensibilità di ognuno.
Il mio parere è che avrebbero potuto puntare più in basso, non solo per la carenza di offerta single player e di modalità accessorie, ma proprio perché 1-2-Switch è il titolo perfetto per convincere i musoni del “330 euro per una console Nintendo è una cifra esagerata” e trenta euro forse sarebbe stata la quota adatta. Totalmente errata invece l’idea di darlo in bundle con la console per vari motivi, la volontà di impedire che l’hardware Nintendo Switch venga identificato con un software specifico dall’approccio se non casual, quantomeno non strettamente da gamer only, e la cura con cui è stato messo in piedi il progetto bastano da soli a eliminare il pensiero che avrebbero dovuto regalarlo.
1-2 Switch è rivolto ai gruppi, e in particolare ai gruppi che si riuniscono spesso per i pic-nic o che lo fanno di rado ma vogliono elevare la qualità del tempo trascorso assieme. In questa ottica è un gioco da avere assolutamente e un motivo più che valido per comprare la console. Se invece siete tra quelli che vogliono sì un gioco multiplayer, ma ritengono fondamentale che quel gioco debba essere sfruttato anche nell’intimità delle proprie quattro mura, allora il voto è insignificante, qualsiasi esso sia, perché non rientrate nel target proposto. Se l’intento è divertirsi con amici, a prescindere da quanto e da come vi divertiate, allora 1-2-Switch è il gioco perfetto e non può mancare nella vostra collezione.