Gli Imprescindibili di Wii U: Ultimate Edition – Speciale

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Ogni dicembre per NintendOn è tempo di bilanci, solitamente annuali e incentrati sulle nostre amate console Nintendo. Quest’anno però abbiamo voluto superarci e anziché offrirvi la solita top ten, in vista del passaggio di consegne con il (mai troppo) vicino Nintendo Switch, abbiamo preparato un lungo excursus sulla vita, ma soprattutto sui giochi migliori, usciti su Nintendo Wii U durante l’intero arco della sua travagliatissima vita.
Prima di iniziare una piccola nota: troverete spesso, oltre ai link alle nostre recensioni, anche i link ai prodotti Amazon. Se acquisterete da questi link (o da quello generico in homepage) potrete aiutare a mantenere in vita NintendOn senza spendere neanche un centesimo in più di quello che vi chiede Amazon. Buona lettura!

2012: Un inizio col botto

Giocando di anticipo sulle concorrenti (ricordiamo infatti che uscì il 30 novembre 2012 anticipando di un anno Playstation 4), Nintendo Wii U sembrava assecondare i desideri del fan Nintendo più accanito, quello che è rimasto al fianco di Nintendo, schivando le miriadi di offerte casual e valorizzando i tioli first rivolti a un pubblico più esigente. Nintendo Wii, esaurita la spinta innovativa, era una console davvero troppo indietro rispetto alle avversarie. Nintendo Wii U, al netto di un hardware meno potente (come da tradizione Nintendo) ma giocando di anticipo, sembrava poter colmare quel gap: un Direct introduttivo assolutamente weird, prometteva più interazioni social e comunicazione tra giocatori, promessa concretizzatasi in un ottimo Miiverse, nonostante lo scetticismo iniziale rimandasse alle message board dei primordi di internet.

Il presidente Satoru Iwata (lacrimuccia) si scusava con noi personalmente, con la solita umiltà che lo ha sempre contraddistinto, per un aggiornamento di sistema operativo richiesto al lancio ed esibendosi nell’unboxing più impacciato e tenero nella storia di internet. Se le premesse erano già negative, i titoli di lancio invece erano promettenti, tanto che alcuni di questi sono meritevoli d’acquisto tutt’oggi, primi tra tutti New Super Mario U, che a dispetto della propria formula, forse troppo standard e banale, si è rivelato un titolo perfetto, zeppo di livelli e modalità su cui fiondarsi e adatto a ogni tipo di pubblico, dal casual che vuole solo arrivare alla bandierina, all’hardcore che prende ogni sfida da completare non riuscita come un’onta personale. Il titolo sorpresa però è stato decisamente Zombie U, non solo perché ha dimostrato la bontà del gamepad in situazioni particolari, quali un survival horror, ma proprio in quanto survival horror, genere che a ben vedere non è mai mancato sulle console Nintendo dal Gamecube in poi, ma di cui non si è mai sazi. Il vero alfiere delle potenzialità del nuovo controller è Nintendo Land, che con le sue tante idee di gameplay non è forse riuscito a comunicare le potenzialità del gamepad ma che è riuscito a divertire gli amici dei first buyer con il multiplayer asimmetrico, gameplay poco presente in generale nel panorama ludico.

Andare ai parchi Universal consapevoli che l'hub di Nintendo Land era un parco divertimento sarà un po' meta
Andare ai parchi Universal consapevoli che l’hub di Nintendo Land era un parco divertimento sarà un po’ meta

E le tanto promesse e auspicate Third Party? Eccezion fatta per Ubisoft, si sono limitati a qualche porting, alcuni recenti altri vecchi addirittura di anni, segnale che l’impegno c’era ma limitato nei modi e nel tempo. Di tutti questi porting vogliamo però segnalare Darksiders 2, serie che non ha avuto la fortuna che avrebbe meritato, ma di un certo spessore. Il gamepad sembra essere perfetto anche per gli indie, con un’affascinante Trine 2, dagli sfondi affascinanti e giocabile in co-op locale, e soprattutto con Little Inferno, una storia stralunata, con una proiezione sul futuro angosciante ma poetica, surreale ed esilarante. Se non lo avete ancora giocato, rimediate assolutamente!

2013: l’anno della speranza

Non ce l’ha fatta in tempo per il dayone, ma qualche mese dopo ecco l’arrivo di un porting d’eccezione: Need For Speed Most Wanted, il racing open world di Criterion, nella sua versione migliore in assoluto e con tante easter egg nintendose. Ma ancora più open world è l’incredibile LEGO City Undercover, forse ancora oggi il più divertente e senza forse il più grosso gioco LEGO, tanto che sta per tornare su Switch, con una mappa esplorabile tra le più grandi viste in un videogioco. L’estate 2013 non era certo finita per i possessori di Wii U: New Super Luigi U, dlc di New Super Mario U ma acquistabile anche stand alone, fagocita e rielabora i livelli dell’originale per dimostrare che le imprecazioni non sono appannaggio dei fan di Dark Souls, Pikmin 3 finalmente fa capolino nella ludoteca portando con sé un’ottima varietà tra ambientazioni nella modalità storia e sfide, anche multiplayer, nella modalità missioni, e soprattutto la “nuova” meraviglia di Hideki Kamiya, The Wonderful 101, un gioco così folle e atipico che ridurlo a poche parole è un delitto.

Miyamoto sottovalutati Wii U
Shigeru vorrebbe che i Pikmin fossero più famosi… e noi gliel’appoggiamo!

Quel nuova tra virgolette non è un caso, dato che Wonderful 101 era atteso per la finestra di lancio. Un altro titolo che si è presentato con colpevole ritardo è Rayman Legends, ennesima declinazione di un genere che ha tanti anni ma ancora tanto da dire, e dalla rece di Alessandro Concina il platform da avere su Wii U. Sarà stata una mossa saggia renderlo multi e posticiparne così tanto l’uscita? Solo Ubisoft sa la risposta. Quel che è sicuro è che non è stato molto furbo farlo uscire in mezzo tra The Wonderful 101 (e con Pikmin 3 uscito poco prima) e il porting HD migliore della storia ovvero The Legend of Zelda: The Wind Waker HD che secondo la poesirecensione (lo dice l’url stesso, mica scherziamo!) di Emil Petrov è un miracolo di giocabilità ma ancor prima poesia visiva, magia Nintendo.

Tra le third party degne di nota di questo periodo segnaliamo Deus Ex: Human Revolution Director’s Cut, trama avvincente e ottimo uso del gamepad, e Batman Arkham Origins, considerato il gioco più debole della serie forse, ma con una storia cupa ed efficace ispirata a Batman: Anno Uno, oltre a essere, e lo diciamo col massimo della professionalità, una figata colossale da giocare grazie alla mappa in real time sul gamepad. A fine 2013 esce il platform da avere su Wii U per il sottoscritto (e buona parte di popolo Nintendo): Super Mario 3D World. Un gioco che si reinventa ogni volta gettando nuova carne sul fuoco e lasciandovi stupefatti e pieni di ammirazione. Bravo Fabrizio, non avrei saputo dirlo meglio. L’ultimo sussulto di gameplay prima dell’abbuffata natalizia arriva da NES Remix che godrà di un seguito l’anno venturo e la cui nostra recensione si apre con la battuta più triste di tutti i tempi in assoluto.

2014: l’anno dei blockbuster

Il 2015 di Wii U inizia con il ritorno della software house che tutti volevano, Retro Studios, con il videogioco che nessuno voleva, Donkey Kong Country Tropical Freeze. Il fatto che Retro Studios non ci abbia regalato il nuovo Metroid Prime tanto agognato non peggiora certo il nuovo capitolo della serie Donkey Kong Country che è uno dei migliori platform in circolazione e uno dei giochi con la miglior colonna sonora degli ultimi 15 anni come afferma Alessandro Molinari.
A partire da qui gli indie offriranno un supporto sempre più massiccio, andando parzialmente a colmare quel vuoto di grossi titoli AAA che ci si aspetterebbe in una console casalinga. Degli ottimi esempi sono l’incantevole ma forse poco sostanzioso Child of Light, ottimo sfoggio del motore UbiArt, e il surreale ma profondo Stick it to the man!, con il character design di Ryan North, conosciuto dai più per i fumetti di Adventure Time che trovate regolarmente in edicola.

Nintendo, piuttosto che pianificare un tappeto di uscite in grado di coprire i bisogni di ogni tipo di giocatore spara pochi pezzi da ’90 nella speranza che da soli possano alzare le vendite quel tanto che basta a convincere le third party a salire a bordo. La prima cartuccia è Mario Kart 8, di cui è inutile spendere tante parole: siamo davanti a uno dei migliori episodi della serie in assoluto, come evidenziato in fase di recensione, e con i dlc usciti successivamente senza dubbio il più longevo e quello con più piste.
L’eShop continua a offrire piccole perle come Pullblox World, puzzle game di Intelligent System nato su Nintendo 3DS e perfezionato sul fratellone, e Guacamelee! Super Turbo Championship Edition, un metroidvania solido, ben studiato e dannatamente divertente, definito da Alessandro Concina un po’ Viewtiful Joe, un po’ Super Mario e un po’ Super Smash. Uno sviluppatore indie innamorato della filosofia Nintendo è Image & Form la cui prima fatica su Nintendo Wii U, Steamworld Dig si rivela accessibile, frenetico ed assuefacente.

Nessuno credeva in Hyrule Warriors... però c'è anche da dire che i primi screens erano brutti come una carestia di nutella
Nessuno credeva in Hyrule Warriors… però c’è anche da dire che i primi screens erano brutti come una carestia di nutella

Pochi ci avrebbero scommesso ma diversi nasi storti si sono raddrizzati con Hyrule Warriors, unione tra la saga di Zelda della grande N e il genere Musou di Koei Tecmo. Oggi sappiamo che si tratta di un cocktail inaspettatamente fresco e frizzante che sprizza zeldosità da tutti i pori come evidenzia Alessandro Concina ma il gioco ha destato tante perplessità al suo annuncio, segno che a volte non fidarsi è bene ma fidarsi è meglio. Un annuncio che sicuramente è stato accolto con grande entusiasmo e che ha causato tanto flame in internet (lo so, ho ricordato il dolphin-gate diverse volte ma è troppo divertente, non posso farci nulla) , è stato quello di Bayonetta 2 in esclusiva per Nintendo Wii U, secondo Elena Eugeni si tratta di un gioco frenetico e fuori dagli schemi,  creato per divertirsi.
Stealth Inc. 2: A Game of Clones cuce il suo gameplay, metà stealth metà platform, addosso al gamepad, utilizzandolo con discreta arguzia, come avremmo voluto avessero fatto titoli first party, mentre il sodalizio con Yacht Club Games porta su Wii U Shovel Knight, uno degli indie più apprezzati in assoluto, tanto da essere l’unico titolo indie a potersi fregiare di un amiibo. Giulio Vitali, che ne ha recensito anche il successivo DLC, dice che è un grande omaggio a MegaMan, e dato che lui è fan della saga Capcom non possiamo fare altro che crederci.

Cloud in Smash Bros
Cara Nintendo, Switch si avvicina, per festeggiare che ne dici abbassare il prezzo dei DLC di Smash?

L’ultimo colpaccio di Nintendo per il 2015 è il titolo che tutti stavano aspettando da anni: Super Smash Bros for Nintendo Wii U, Pietro Spina nella sua recensione ci offre uno spunto di riflessione che vale la pena riportare qui per intero: Masahiro Sakurai e il suo team hanno confezionato un gioco che sfiora la perfezione e ci ricorda ancora una volta che attendere pazientemente un titolo in sviluppo per diversi anni, in un mondo videoludico che corre alla ricerca del franchise da spremere stagionalmente, può davvero valere la pena. Grazie maestro!. Un piccolo pensiero da un grande uomo. O forse il contrario. Grazie a te Pit!

2015: Qualcosa sta cambiando

Che in Nintendo qualcosa stia cambiando è palese anche solo per l’esistenza del delizioso Capitan Toad: Treasure Tracker, gioco nato per soddisfare l’esigenza della fanbase piuttosto che degli sviluppatori. Un altro colpo messo a segno da Wii U scrive Giulio Vitali.

In una situazione che ormai i possessori di Wii U conoscono bene, gli indie salvano la baracca in attesa del prossimo must-have Nintendo. Torna una serie che mancava da parecchio e che in Nintendo ha sempre trovato la sua casa: con Shantae and the Pirate’s Curse, Shantae raggiunge finalmente la forma e la sostanza che Wayforward cercava costantemente dal primo capitolo.Shantae tornerà anche nel 2016 con Risky’s Revenge. Ancora una volta è un indie a mostrare come avrebbe potuto essere sfruttato il gamepad, anzi due indie per la precisione: Nifflas e KnapNok Games, che hanno unito le loro forze, e soprattutto le loro idee di gameplay, per sfornare uno dei giochi più belli sull’eShop e più rappresentativi su Wii U, ovvero Affordable Space Adventure, nella quale recensione Daniele Tria descrive come il sogno di tutti coloro che sono cresciuti tra film di fantascienza, libri di Asimov e videogiochi. Non un’esclusiva, ma un ottimo titolo, Teslagrad in una recensione insolitamente corta per i suoi standard Diego Inserauto lo premia e ne loda i colori e i personaggi che sembrano prelevati di forza da un pop-up di Robert Sabuda, calati in un miscuglio europeo di fantasy/steampunk,pronti a vivere un’avventura senza parole.

Dai, come si fa il cuore a non aprirsi?
Dai, come si fa il cuore a non aprirsi?

A Maggio Nintendo pubblica Kirby e il pennello arcobaleno, accolto tiepidamente dalla stampa internazionale ma premiato con generosità (troppa?) nei nostri lidi, giudicato delizioso, incantevole, imperdibile da Diego Inserauto. Avrà pesato il suo amore perpetuo verso la stop motion e la plastilina? Voto simile prende anche Yoshi’s Woolly World, secondo Giulio Vitali un titolo ricco di carisma, identità, verve e capace di riportare il brand finalmente lassù dove merita.

La sorpresa però del 2015 da parte di Nintendo però è sorprendentemente una nuova IP, sorprendentemente un gioco online, sorprendentemente uno shooter. Scriverei un’altra volta sorprendentemente da Nintendo, ma ho esaurito il numero massimo di volte che mi è stato consentito scriverlo in un unico pezzo. Ma li ho usati senza rimorso e tutti per il fantastico Splatoon, che ci ha restituito una Nintendo graffiante e aggressiva con un gioco fresco e pieno di stile, e la nostra è una recensione che si è formata nel tempo proprio come l’offerta di online, mappe ed equipaggiamento di Splatoon.

Splatoon Diorama
Le vere protagoniste di Splatoon: Stella e Marina. Sempre in gambero!

Non un capolavoro assoluto ma semplicemente un gioco tanto gradevole da meritare menzione in questa lunghissima lista, Gunman Clive HD Collection, un gioco piccolo piccolo a un prezzo competitivo, realizzato da un solo cognome. Nessun errore di battitura, scoprirete nella recensione. Dopo Splatoon Nintendo ci delizia con Super Mario Maker. Skullkid scrive: il successo di Super Mario Maker risiederà tutto sulle spalle dell’utenza, a cui Nintendo affida lo scettro del comando, speriamo dunque di esserne all’altezza, perché gli strumenti, gli easter egg, lo spirito, i controlli, l’ anima dei giochi sono cose che ci sono tutte, l’unica cosa che manca è l’estro, il dosaggio e la creatività del level design di Nintendo che è totalmente compito nostro.

Per intenderci: il mostro sacro Nintendo, immobile alle critiche e ai suggerimenti di chiunque, crea nel 2015 un gioco praticamente richiesto dall’utenza (Captain Toad), un tps incentrato sull’online (Splatoon) e un gioco che affida il proprio successo alla community (Super Mario Maker).
Con tanta innovazione, Xenoblade Chronicles X riporta la sfortunata console in territori più familiari e a vette di eccellenza toccate di rado nel genere, tanto che Emil Petrov afferma: Xenoblade Chronicles X detta ancora una volta lo standard. Capolavoro? Rpg del decennio? Definizioni che servono a poco, quel che conta è la sostanza. E Xenoblade Chronicles X ne ha tantissima, a patto di avere il giusto tempo da dedicargli.

Porting su Switch? Si aprano le scommesse!
Porting su Switch? Si aprano le scommesse!

Altri due indie di eccezione fanno capolino prima di capodanno: il sandbox per eccellenza Minecraft (qui la recensione di Vincenzo Marino) e Fast Racing Neo. Successore spirituale di F-Zero? Forse. Quel che è sicuro è che per Giulio Vitali, FAST Racing Neo è davvero superbo. Riesce a incarnare quello spirito arcade al neon del passato, con uno sguardo al futuro per qualità e quantità, oltre ad avere una rigiocabilità elevatissima con delle piste davvero ben disegnate e con il giusto numero di scorciatoie.

2016: L’anno dell’addio.

L’annuncio di NX, l’ingresso nel mercato mobile grazie all’accordo con DeNa, la morte di Satoru Iwata, la nomina di Tatsumi Kimishima: sono tutti eventi avvenuti nel 2015 che hanno scosso profondamente Nintendo, e le cui conseguenze si faranno sentire ancora in futuro. Se Nintendo continua a premere sull’acceleratore con 3DS (Pokémon Sole e Luna), e mobile (Pokémon GO, Super Mario Run), per Wii U si avvia un declino lento e inesorabile, nell’anno sicuramente più povero di uscite, ma non del tutto privo di piccole e grandi perle.

La prima uscita da segnalare è la versione HD di The Legend of Zelda: Twilight Princess, un remaster da manuale, consigliato a coloro che non hanno mai avuto il piacere di giocarlo perché la trama e l’ambientazione, con l’intrecciarsi del Regno della luce e del Crepuscolo è ancora emozionante e riesce a tenere alta l’attenzione del giocatore per tutta l’avventura. Parole di Daniele Tria.

Un genere che latita dai primi mesi del Wii U, con le sole eccezioni del buon Tekken Tag Tournament 2 e di Injustice, è il picchiaduro 1vs1. Apprezzabile dunque l’uscita di Pokkén Tournament, nel quale i pokémon se le danno di santa ragione. La recensione di Pietro Spina, pur con un giudizio assolutamente positivo, pone qualche riserva dovute a un senso di incompiutezza, sebbene si inserisca con successo nella libreria dei must-have di Wii U.

Pikachu Pokken Tournament Hori Pro Pad
Un’occasione mancata? O le premesse per qualcosa di migliore?

Chronicles of Teddy: Harmony of Exidus è uno di quegli indie che rischia di passare in sordina, anche perché il genere dei metroidvania inizia ad essere affollato. Vampirlol ci rende noto invece che il gioco, con una longevità rispettabilissima, una storia semplice e un’atmosfera unica, Chronicles of Teddy merita di stare nei vostri Wii U, a patto che vi sentiate pronti ad affrontare quest’avventura.

Con una presentazione che non ha convinto molto la stampa, e più volte rimandato, il reboot di Star Fox, affidato a Platinum Games, rischiava di essere una cocente delusione, nell’anno più povero di uscite per giunta. Per fortuna non è così e Alessandro Molinari promuove Star Fox Zero a pieni voti, nonostante la riserva sulla grafica e sui controlli. Una volta fatta pratica con l’avventura principale, si aprirà un mondo dal quale non vorrete mai uscire: strade segrete, nemici temibili, epiche boss fight e record da macinare. Star Fox Zero è un grandissimo ritorno per lo Star Fox team e ci auguriamo che la coppia Nintendo+Platinum possa andare avanti per sempre.

Dopo l’approdo di Minecraft, un altro indie “storico” fa la sua comparsa: Super Meat Boy. Avendo poco da dire, vi lascio alla recensione di Francesco Laparelli. Anche nell’ultimo anno Wii U si conferma la migliore console dell’ultima generazione per il multiplayer grazie a Mario & Sonic ai giochi olimpici di Rio 2016, serie che finalmente trova la giusta quadratura offrendo una buona varietà di giochi sopra la media e un quantitativo elevato di unlockable. Un gioco che trova il suo difetto maggiore nella modalità single player ma che si rivela un party game quasi perfetto, ben costruito, divertente e immediato, un gioco per quasi tutti i palati, come scrive Daniele Tria.

Come di consueto, l’ultimo anno di vita di una console è segnato dall’arrivo di almeno un rpg notevole, nel caso di Wii U si tratta di Tokyo Mirage Sessions #FE, il risultato del connubio tra Fire Emblem e Shin Megami Tensei, e che non somiglia né a uno né all’altro. Il nippofilo Diego Inserauto scrive: Tokyo Mirage Sessions #FE è amore incondizionato verso i j-rpg, sprizzante gioiosa energia visiva con innesti dei migliori combattimenti a turni di altri tempi, che sono quelli di oggi a meno che non facciate la follia di lasciarvelo sfuggire.

Questo il massimo del fanservice. Grazie Treehouse!
Due ottimi argomenti per amare #FE Tokyo Mirage Sessions

E di nuovo di metroidvania siamo costretti a parlare, ma lo facciamo volentieri visto la qualità del gioco. Se noi parliamo di metroidvania, Axiom Verge parla di metroid, dato che ne ricalca abbondantemente gli stilemi per offrirci un’esperienza pazzesca, da giocare assolutamente, l’indie dell’anno per Daniele Tria.

Un altro indie imperdibile è Jotun: Valhalla Edition, secondo le parole di Elena Eugeni un gioiello imperdibile per ciò che racconta, ed oltre ad offrire un ottimo livello di sfida costringe letteralmente il giocatore a prendere sul serio le battaglie e la scoperta dei luoghi sacri, obbligandolo ad impegnarsi, stupirsi e preoccuparsi.

La nuova fatica dei Drinkbox Studios, già autori di Guacamelee, è Severed, un dungeon crawler con controlli touch based, un titolo per coloro che non si fanno spaventare da giochi innovativi, che hanno bisogno di qualche avventura atipica, ogni tanto, per risvegliare la propria voglia di giocare ai videogiochi.

Nel 2016 Fast Racing NEO, SteamWorld Dig e SteamWorld Heist si sono guadagnati una versione pacchettizzata, perché sono giochi che non possono mancare lo avete già visto prima per Dig, e potete leggerlo qui per Heist. Siamo sicuri che Image & Form ci saprà sorprendere ancora su Nintendo Switch.

Mario sta per deludere un toad.
Se esistesse un premio per i dialoghi più divertenti in assoluto in un videogioco, lo meriterebbe Paper Mario: Color Splash

Wii U ci saluta con un titolo imperdibile: Paper Mario Color Splash. Il nuovo capitolo delle avventure di carta dell’idraulico più amato al mondo rinuncia in gran parte alla componente gdr della serie per consegnarci un titolo divertente e fresco. O per dirla alla maniera della recensione, Paper Mario: Color Splash è un’avventura intrattenente, ricca di situazioni, divertente grazie a una leggerezza e a un umorismo che si respira fino ai titoli di coda, senza quasi mai cali.

2017

Ci piacerebbe lasciare uno spazio vuoto per poterlo riempire con mirabolanti uscite, ma la realtà è nota a tutti e il 2017 prevede soltanto il pluri-rimandato The Legend of Zelda: Breath of the Wild in arrivo come titolo di rilievo. Un finale col botto dunque, per una console che pur con una vita difficile, ha ricevuto un quantitativo di esclusive e gemme indie mica da ridere. Poteva andare meglio? Quello sempre e comunque, noi ci siamo comunque divertiti e l’importante è questo. Con questo elenco abbiamo voluto omaggiare, non solo una grande console, ma anche voi lettori, per darvi un punto di riferimento quando un giorno nel futuro un vostro amico vi chiederà: “ho recuperato un Wii U, cosa mi consigli?”. E in quel momento NintendOn sarà lì a vostra disposizione, magari non risponderemo alle vostre tante domande, ma almeno speriamo di divertirvi come ci ha divertito Wii U.

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