Le avventure grafiche sono ormai diventate un genere prerogativa degli studi indie, che con storie dalle più impegnative e serie a quelle più umoristiche e scanzonate, ci hanno fatto conoscere innovativi studi di sviluppo di grandissimo talento che tengono ancora alta la bandiera del genere.
La Daedalic, infatti da quando è nata sforna regolarmente avventure grafiche punta e clicca dal sapore di altri tempi, capolavori con grafica cartoon-style che fa eccitare ogni appassionato di Monkey Island o Broken Sword. Ha reso onore ai capolavori del passato con altrettante perle videoludiche passando da Deponia a Gomo, The Whispered World, Botanicula, A New Beginning e tantissimi altri, sino ad arrivare a svilupparne uno anche per la nostra amata Wii U: Fire.
A prima vista Fire sembra rispettare lo standard a cui Daedalic ci ha ormai abituato: grafica cartoon, rompicapo di un certo livello e humour divertente e mai volgare. Insomma, un altro punta e clicca a cui vale sicuramente la pena dare un’occhiata.

In Fire il nostro obiettivo sarà aiutare Ungh, uno dei nostri antichi antenati, nella missione principe del genere umano: trovare il fuoco, o meglio, ritrovarlo. Ungh infatti aveva il delicato compito di sorvegliare il braciere del villaggio durante la notte per evitare che si spegnesse. Fato avverso volle che il nostro eroe, forse carezzato dal dolce tepore del focolare, si addormentasse durante la veglia scatenando l’ira del Capo villaggio che infuriato dalla mancanza di fulmini che colpiscono alberi, per punizione, invia il nostro sbadato protagonista a recuperare un’altra fiamma in un posto dove sembrano abbondare parecchio: un vulcano.
Inizia così il nostro viaggio al fianco di Ungh attraverso un’avventura grafica un tantino diversa dai canoni. Infatti il game design di Fire non è diviso in quadri bensì in livelli, staccati l’un l’altro, e accessibili tramite una grossa mappa del mondo. In ogni livello, obbiettivo principale sarà recuperare delle lucciole sparse per lo sfondo di gioco risolvendo di volta in volta enigmi e puzzle particolarmente impegnativi sebbene non impossibili.
Tutto accompagnato da un humour infantile ma rilassante e uno stile grafico disegnato e pulito che si sposa alla perfezione con i toni del nostro videogioco, incuriosendoci e sorprendendoci a ogni livello.

Particolare e azzeccata (visto il setting) la scelta di non dotare di parola i protagonisti di Fire che si esprimeranno invece tramite vignette. Baloon che si trasformano anch’essi in puzzle durante la risoluzione degli enigmi. Infatti il nostro Ungh, se ci vedrà particolarmente in difficoltà nel completamento del livello, di fronte a ogni enigma cercherà di aiutarci svignettando in giro oggetti e azioni che sarebbe giusto compiere per risolvere i rompicapi: il problema sta nel decifrare correttamente questi aiuti.
Nessuna polemica su questo aspetto ovviamente ma giusto sottolineare come in Fire, persino gli aiuti si trasformano in enigmi da risolvere. Enigmi, tra l’altro, che non sono immediatamente identificabili sul background di gioco vista la quasi completa mancanza di classici spotlight.

Scelta tecnica o di stile, questo non fa altro che complicarci un tantino la vita costringendoci a bucherellare il pad alla ricerca di un’azione da compiere o un oggetto da raccogliere, oggetti che è possibile trasportare solo uno per volta, giusto per rendere un tantinello più frustrante la situazione. Si tratta di un punta e clicca dopotutto, se spariscono le imprecazioni sparisce anche il divertimento.
Unica scelta alquanto discutibile di Daedalic, per la versione Wii U, è quella di non rendere praticamente giocabile il videogioco su schermo TV mentre si utilizza il gamepad. Una volta avviato il gioco, infatti, col nostro bel paddone potremo usare solo il touch, non potremo muovere la freccia gioco né utilizzare le freccette per navigare sui menù o muovere Ungh, di conseguenza è impossibile giocare senza staccare gli occhi dallo schermo del pad e poter apprezzare l’alta definizione della propria tv. Non ci resterà altro da fare quindi che accendere lo schermo del nostro pad e armati di pennino risolvere i nostri enigmi a capo chino sul nostro bel touch.

Insomma da Daedalic ci saremmo aspettati un po’ più di lavoro in questo senso per la versione Wii U, anche perché giocare sul “minuscolo” touch del paddone ci fa perdere grandissima parte della bellezza grafica che Fire ha da offrire. Peccato, anche se, tramite un controller Wii potrete comunque giocare sul televisore, sempre se ne possedete ancora uno.
In conclusione, Daedalic ci offre su Wii U una delle sue caratteristiche avventure grafiche, con un gameplay differente dal normale, umoristico, impegnativo e con una grafica bella da vedere, colorata e piena di dettagli. A parte il problema del pad non sembrano esserci grandi problemi di sorta, sia tecnici che di gioco e rafforza ancora di più la posizione della software house come garanzia di qualità in videogiochi del genere. Dopotutto, in queste fredde notti invernali, è un piacere giocare sotto i piumoni armati di paddone alla ricerca di un po’ di tepore, lo stesso che il nostro protagonista ha purtroppo perduto. Attenti, sempre e comunque, ai vostri nasi, il pad della Wii U non pesa quanto un telefonino.
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Genere: Punta e Clicca
Multiplayer: No
Lingua/e: Inglese
Giocato su Wii U per circa 4 ore grazie a un codice offerto gentilmente dallo sviluppatore.
Pro: Graficamente bello da vedere e umoristico. Gli enigmi sono stimolanti e impegnativi al punto giusto.
Contro: Su Wii U non si può giocare su televisore e non è memorabile come altri titoli Daedalic.
7.5