Pokémon Sole & Luna – Recensione

Pokémon Sole & Luna rappresentano la settima generazione del franchise e i migliori capitoli dell'intera saga di Game Freak

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Genere: GDR
Multiplayer: Online – locale
Lingua/e: Italiano

Alola! (interiez. e s.f.): Forma di saluto amichevole caratterizzato da una vistosa gestualità con le mani, tipico della nuova regione di Pokémon Sole & Luna.

A vent’anni da Pokémon Rosso e Verde, non è sbagliato affermare che il brand creato da Satoshi Tajiri sia a livello commerciale il più importante in casa Nintendo, capace di macinare milioni di copie vendute ad ogni capitolo (o remake) e di fare la differenza, spingendo alle stelle le vendite delle console. Le aspettative per Sole & Luna erano alte come non mai: i due titoli promettevano di rivoluzionare una struttura ormai stantia sotto certi punti di vista, che continuava ancora a divertire ma che aveva decisamente bisogno di una ventata d’aria fresca. E video dopo video, immagine dopo immagine, abbiamo atteso con impazienza il fatidico day-one.
Pokémon Sole & Luna sono finalmente qui e, in poche parole, Game Freak ha prodotto la migliore coppia di capitoli della serie, senza nulla togliere a gemme del passato come Oro/Argento e Bianco 2/Nero 2.
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L’arcipelago di Alola, ispirato alle Hawaii, è un paradiso tropicale composto da quattro grandi isole in cui troveremo variegati ambienti e numerose cittadine ognuna con un proprio stile architettonico. Quattro isole non distanti dalla tanto amata e mai dimenticata Kanto, e proprio dalla prima storica regione che abbiamo esplorato nel 1996 si trasferisce a inizio gioco la famiglia del protagonista. Secondo le usanze di Alola, una volta compiuti undici anni i ragazzi che vogliono diventare allenatori possono compiere una prova chiamata “giro delle isole“. Un viaggio attraverso Mele Mele, Ula Ula, Akala e Poni, le quattro isole tropicali di cui è composto l’arcipelago, ricche di misteri e di fascino. Un viaggio in cui devono superare sette prove, risolvendo enigmi e affrontando dei Pokémon chiamati Dominanti, veri e propri capitribù, notevolmente più forti del normale, per arrivare infine a sfidare i Kohana, allenatori capi delle rispettive isole. Come ampiamente anticipato nel corso dei mesi passati, ad Alola non esistono le palestre. Un taglio nettissimo con il passato, una rottura degli schemi che rappresenta la piccola vera rivoluzione del titolo. Le prove e le sfide con i Dominanti e i Kohana rappresentano un equivalente delle otto classiche palestre ma differiscono in varietà e non risultano ripetitive nella struttura.
Pokémon Sole & Luna introducono tanti nuovi mostri, per arrivare a un numero totale che supera gli 800. Il design delle nuove creature è decisamente ispirato e, mai come ora, legato all’habitat di appartenenza. Vengono introdotte anche le forme Alola, Pokémon delle precedenti generazioni che hanno subito naturali evoluzioni nell’aspetto e nel tipo dovuti all’adattamento all’ambiente tropicale.
Una novità assoluta è rappresentata dalle Ultrabestie, creature misteriose che hanno un ruolo centrale nella trama del titolo. Tantissimi filmati in-game caratterizzano gli eventi salienti della storia e Game Freak ha optato per una riduzione del numero dei protagonisti a fronte di una maggiore caratterizzazione e di una storia in grado di stupire in diversi momenti, grandi passi avanti quindi, soprattutto a paragone con i capitoli X & Y e la loro trama, praticamente assente.

Da sempre, la decisione più difficile, vai Litten!
Da sempre, la decisione più difficile, vai Litten!

I due titoli di settima generazione hanno ereditato, probabilmente, le caratteristiche del mai nato Pokémon Z, ovvero le forme di Zygarde e le mosse Z, di cui parleremo più avanti. Il terzo leggendario guardiano di Kalos è presente nel tropicale arcipelago diviso in 100 frammenti da raccogliere prima di poterlo comporre nella sua forma finale. Si tratta di una forzatura nella trama, ma apprezzabile e comunque divertente, da vedere semplicemente come una sub-quest in più.
Tra i due titoli intercorre una differenza di 12 ore di gioco: giocando Luna di giorno sarà notte e di notte giorno, viceversa in Sole, dove il tempo scorre normalmente. Inoltre, prevedibilmente, i due titoli hanno dei mostri esclusivi. Purtroppo, nonostante le 12 ore di differenza in-game, non esiste ancora un vero e proprio ciclo giorno-notte e gli abitanti di Alola compiono le stesse azioni a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Tecnicamente il lavoro svolto da Game Freak è pregevole. Alola è una regione bellissima da vedere e per la prima volta nella serie principale viene abbandonato lo stile super deformed a favore di proporzioni più realistiche con la conseguenza che la nuova regione è quanto di più simile visto finora a un mondo “vero” nella serie Pokémon. Le distinzioni tra città, strade e dungeon sono molto meno nette rispetto al passato e quasi ogni spazio disponibile delle isole viene sfruttato. I limiti hardware della console hanno richiesto dei compromessi evidenti e a causa della presenza dell’allenatore nelle lotte, il frame-rate comincia a calare visibilmente con più di due Pokémon in campo contemporaneamente.
I Dominanti sono Pokémon difficili da affrontare, arrabbiati come non mai...
I Dominanti sono Pokémon difficili da affrontare, arrabbiati come non mai…

La Battle Royale per esempio, una nuova modalità in cui si affrontano quattro allenatori alla volta, per quanto risulti divertente da giocare, lo è davvero poco da vedere. Il 3D, già poco presente nella sesta generazione, è stato completamente eliminato. Inoltre alcune aree cittadine risultano piccole e non sono sporadiche le micro schermate di caricamento tra una zona e quella adiacente. Ma nonostante tutto, Alola è davvero splendida e mai come ora, come già detto, vera. Il restyle grafico riguarda tutti gli aspetti del titolo, e sia i personaggi principali della trama che gli allenatori che ci sfideranno per strada sono differenziati e caratterizzati molto meglio rispetto al passato. La telecamera non è ancora libera purtroppo, per quella dovremo probabilmente aspettare un prossimo titolo, magari per Switch. Sublime il lavoro dal punto di vista della colonna sonora. I brani di Sole & Luna sono nel complesso tra i migliori dell’intera serie, ispiratissimi e memorabili e in grado di risultare più di un semplice accompagnamento.
I cambiamenti rispetto alla sesta generazione sono tantissimi, e passano per le nuove modalità di gioco. Dimenticate il SAV e il Poké Io&Te, dimenticate il Pokémon Radar e le Megaevoluzioni. Dimenticate quasi tutto e preparatevi a tante nuove esperienze. Per cominciare, il nuovo Pokédex è posseduto da un Rotom, che durante l’avventura dispenserà consigli e suggerimenti (praticamente è come viaggiare con Navi, nel bene e nel male) e mostrerà sempre nel touch screen la mappa di Alola. Un indicatore, purtroppo non disattivabile, ci ricorderà sempre dove andare per proseguire nella trama. Anche se all’inizio la scelta di mostrare sempre la strada da seguire può apparire fastidiosa, capita spesso di smarrirsi nelle mappe di Alola, vista la loro non linearità e a lungo andare la scelta di Game Freak si rivela giusta. Il Poké Io&Te si è evoluto nel Poké Relax, una nuova modalità in cui potremo prenderci cura e coccolare i nostri Pokémon. Conquistare il loro affetto è fondamentale: un Pokémon affezionato al proprio allenatore può curarsi da solo in battaglia liberandosi da paralisi o avvelenamento, schivare attacchi o addirittura resistere a colpi mortali rimanendo con un solo punto ferita.

Le Megaevoluzioni, al centro della sesta generazione, sono totalmente assenti ad Alola, anche se tutte le pietre sono disponibili al termine dell’avventura, nessun allenatore ne fa uso o menzione. Al loro posto sono state introdotte le Mosse Z, attraverso l’utilizzo di potentissimi cristalli che consentono al Pokémon di utilizzare una quinta mossa dalla potenza devastante attraverso la sincronia con l’allenatore. Viene consentito l’utilizzo di una sola mossa per battaglia e utilizzarla significa affidare al Pokémon il cristallo. Pur essendo interessanti da vedere a primo impatto, a causa del loro utilizzo limitato non convincono fino in fondo e non hanno lo stesso impatto nelle battaglie delle Megaevoluzioni. Pur apprezzando la scelta di provare a rivoluzionare nuovamente le meccaniche di gioco, a conti fatti è davvero un peccato da parte di The Pokémon Company aver “rinnegato” la grande novità della sesta generazione, e speriamo in un ritorno delle Megapietre in pompa magna nell’immediato futuro.
Assenti, probabilmente a causa dei limiti hardware, le orde, apparse per la prima volta nella sesta generazione. In battaglia, ad Alola, praticamente ogni Pokémon in difficoltà può chiamare aiuto, evocando un mostro della stessa specie, una sua evoluzione o creature affini. L’ S.O.S. Pokémon può essere usato a nostro vantaggio ed è l’unico modo per trovare alcuni mostri rari, rivelandosi utilissimo sia negli allenamenti per il competitivo, che per fare chaining e cercare creature con IV migliori o shiny. Assente come già detto anche il SAV, meccanica per l’allenamento competitivo della sesta generazione che consentiva di ottenere un Pokémon perfetto in mezz’ora di gioco, senza sforzi eccessivi. Al suo posto, però sono state introdotte numerose possibilità e opzioni che riescono a non farlo rimpiangere: è possibile allenare, come detto, grazie all’S.O.S. Pokémon, grazie all’utilizzo dei bracciali per le singole statistiche, notevolmente potenziati, e grazie alle opzioni offerte dalla Festiplaza e dal Poké Resort, due aree in cui è possibile accedere in qualsiasi momento dopo aver imparato a volare con Aero Charizard. Momento, momento. Troppe nuove informazioni! Analizziamole una alla volta.
Addio MN, benvenuti Poké Passaggi!!
Addio MN, benvenuti Poké Passaggi!!

Addio MN. Finalmente, dopo vent’anni, la tediosa meccanica che richiedeva l’accesso al menù, l’utilizzo di una mossa e quindi la presenza di un Pokémon nel party con quelle mosse, che al mercato mio padre comprò… è andata. Sparita, dimenticata e abbandonata, speriamo, per sempre. Progredendo nella storia e superando le prove delle isole potremo chiamare al nostro servizio alcuni Pokémon da cavalcare per superare gli ostacoli, nuotare o volare, il tutto con la pressione del tasto Y. Una rivoluzione, piccola ma grandissima rivoluzione! Aero Charizard permette di volare in due luoghi esterni alla mappa di Alola: i già citati Festiplaza e Pokè Resort.
La Festiplaza rappresenta un graditissimo ritorno, una versione nettamente ampliata della Galleria Solidarietà della quinta generazione. Un hub circolare da cui è possibile accedere a lotte e scambi online, al GTS, organizzare e partecipare ad eventi con altri giocatori, accedere a minigiochi e costruire strutture che vendono oggetti unici come bevande in grado di aumentare esponenzialmente le statistiche dei Pokémon. Interagendo con i giocatori presenti nella piazza è possibile aumentare il prestigio della propria Poképlaza e migliorare ed espandere le strutture presenti. Maggiore interazione e connettività significano maggiori ricompense e soddisfazioni.
Il Poké Resort è un mini arcipelago composto da cinque isole per far divertire i Pokémon nel box del pc. Per la prima volta, anche i nostri amici temporaneamente messi da parte possono partire per avventure personali, per esplorare luoghi remoti, allenarsi o rilassarsi. E come il Poképlaza, anche il Resort può essere ampliato con strutture più grandi che offrono ricompense migliori. Presente anche una nuova funzione per registrare e scambiare i dati dei Pokémon nel Rotomdex tramite la scansione di codici QR dalla fotocamera. Proprio tramite un QR, sarà presto possibile ricevere Magearna, uno dei leggendari di Sole & Luna.
Ritorna anche la personalizzazione del proprio avatar direttamente da Kalos, con una quantità decisamente maggiore di capi di abbigliamento acquistabili. Non è possibile spostarsi liberamente a nuoto tra le isole ma solo grazie ad Aero Charizard, purtroppo, probabilmente a causa (ancora una volta, Game Freak, su Switch non hai più scuse) dei limiti hardware, dobbiamo scordarci la world map presente in Rubino Omega & Zaffiro Alpha. Tale modifica ha inevitabilmente modificato le meccaniche della pesca, ora possibile solo in determinate aree sempre visibili camminando lungo i litorali delle isole. Al momento non è ancora possibile trasferire tutti i Pocket Monster delle precedenti generazioni in Sole & Luna ma è previsto un aggiornamento della Banca Pokémon nei primi mesi dell’anno per permettere a tutti di completare il Pokédex. Un altro gradito ritorno è rappresentato dal Poké Finder, praticamente una versione ridotta di Pokémon Snap: in alcune zone di Alola è possibile utilizzare la macchina fotografica del Rotomdex per scattare foto a mostri selvatici e salvarle sulla scheda SD. Una funzione extra che non ha particolari utilizzi pratici ma comunque divertente.
Il Pokéresort rappresenta una delle attività collaterali che vi terranno impegnati ore e ore...
Il Pokéresort rappresenta una delle attività collaterali che vi terranno impegnati ore e ore…

Pokémon Sole & Luna sono due titoli inizialmente stranianti perché al primo impatto sembrano mancare tante cose. Non c’è più il radar che segnala i Pokémon presenti in ogni area, manca il SAV, nel touch screen si vede solo la mappa e non ci sono le palestre, una vera e propria rottura col passato sottolineata da un aspetto estetico completamente diverso. Poi, il titolo si schiude, pian piano. Intorno a noi si apre un mondo, Alola, ricco come non mai di avventure da vivere e di luoghi da esplorare. La sensazione straniante man mano si affievolisce, tutto quanto è in perfetta armonia, non manca niente, la regione ci accompagna mano nella mano alla scoperta di tutte le sue meraviglie, di tutte le sue meccaniche. Al primo impatto c’è la paura di aver visto troppo nei mesi scorsi per via di una campagna marketing Nintendo più aggressiva del solito e che ha svelato tantissimo ma poi scopri che è solo una piccola parte di quello che Alola ha da offrire. C’è tanto da dire ma, soprattutto, tantissimo da giocare. Finalmente l’AI dei nemici è all’altezza della sfida e l’avventura risulta impegnativa, specialmente nelle battute finali.
E non dimentichiamoci il ritorno della tasca libera della borsa dove spostare quel che vogliamo.
Una sorpresa continua ma soprattutto tantissimi passi avanti nella direzione giusta. Pokémon Sole & Luna non sono due titoli perfetti ma la strada verso la perfezione stessa che Game Freak ricercherà in futuro. E il futuro stesso rappresenta l’unica vera incognita, con lo spettro dei prossimi remake che potrebbero introdurre nuovamente le palestre e meccaniche ormai vecchie e felicemente superate. Ma a questo, penseremo a tempo debito. Ora c’è tanto, tantissimo da giocare ed esplorare. Pokémon Sole & Luna, semplicemente, sono i migliori titoli usciti della saga, vent’anni e non sentirli. Auguri, Pokémon!

Ho giocato a Pokémon Luna per oltre 50 ore con una copia gentilmente fornita da Nintendo
Pro: Gameplay snello, immediato, avventura estremamente longeva e una regione tropicale bellissima.
Contro: Megaevoluzioni non pervenute e Mosse Z che non convincono appieno
9.3

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