Pokémon: A Link to the Past – Seconda Parte – Speciale

Seconda parte dello speciale dedicato alle meccaniche andate perdute nei 20 anni di storia della saga di Pokémon

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Dopo aver esaminato alcuni dei cambiamenti effettuati nella serie di Pokémon durante gli anni e soprattutto alcune cose e meccaniche di gioco smarrite nella prima parte dello speciale, in questa seconda e conclusiva puntata faremo un secondo tuffo nel passato, con tanta nostalgia per quanto andato perso ma anche una speranza per il futuro, per chiudere in bellezza con quello che è, da quasi venti anni, il più grande desiderio di tutti i fan della saga.

Scelte logiche e soluzioni rivoluzionarie

Ci sono volute sei generazioni e due remake (Zaffiro Alpha e Rubino Omega) per avere la voce “scambi” per prima nel menù del PC in cui trasferire e ritirare i Pokémon. Una soluzione ovvia, visto che è l’unica veramente utile delle tre voci (deposita, ritira, scambia), e che permette di fare qualsiasi cosa. Sei generazioni e due remake. Nintendo.
E la quinta generazione aveva portato, finalmente, un’altra innovazione semplicissima ma rivoluzionaria, talmente semplice da sembra assurdo sia arrivata dopo così tanti anni: una tasca dello zaino personalizzabile, in cui trasferire gli oggetti che volevamo. Un menù di selezione rapido in pratica, per evitare di dover scorrere ogni volta in ordine alfabetico centinaia di oggetti differenti. Dalla sesta generazione, per motivi ignoti, tutti gli zaini sono tornati ad essere prodotti senza scompartimenti personalizzabili. Stilando qualche ipotesi, esiste la possibilità che mettere una pozione vicino a una PokéBall a Kalos possa creare una gigantesca esplosione. Oppure, il brevetto per uno zaino comodo è di proprietà delle multinazionali di Unima.

I leggendari nella storia

Anche i leggendari hanno perso di importanza e, in alcuni casi, di senso all’interno della storia. Il terzo leggendario è stato praticamente da sempre bistrattato, con un ruolo inesistente nella storia fino all’uscita della “terza versione”. Rayquaza, Giratina, Kyurem e Zygarde sono povere vittime che devono sempre attendere il loro turno per poter brillare e dimostrare di contare qualcosa. Il povero guardiano di Kalos è forse quello a cui è toccata la sorte peggiore: protagonista assoluto della serie anime XY&Z ma semplicemente l’abitante di una grotta nei videogiochi.
Purtroppo, anche Xerneas e Yveltal hanno subito un ridimensionamento e una semplificazione del loro ruolo, entrando in scena in un laboratorio, dopo essere stati riportati in vita dalle loro forme fossilizzate. La speranza in questo caso è che il terzo leggendario di Alola abbia un ruolo di spessore e centrale sin da subito, senza dover necessariamente attendere la versione riveduta e corretta di Sole e Luna.

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Pokémon Event ed eventi globali  (celebi e jirachi anche)

La distribuzione dei Pokémon Event ad oggi avviene tramite internet oppure codice seriale. Purtroppo, i Pokémon Event sono praticamente estranei al gioco e non hanno più una loro quest o trama secondaria. Fino alla quarta generazione, gli Event si sbloccavano con l’utilizzo di oggetti esclusivi, come la Mappa Stinta che contrassegnava la posizione dell’isola di Mew in Pokémon Smeraldo o il Flauto Cielo che conduceva all’altare del sommo Arceus. E come dimenticare la cartuccia da spedire a Nintendo per poter raggiungere l’isola di Deoxys?
Nei remake di Oro e Argento, la presenza nel party di Celebi e Jirachi sbloccavano un interessante flashback sul passato di Giovanni e un’area esclusiva. Emblematici i destini di Diancie e Hoopa. Il primo (o la prima) è capace di megaevolvere in Principessa Serenity solamente in Rubino Omega e Zaffiro Alpha pur appartenendo al Dex di Kalos. Hoopa invece, con la sua abilità di creare portali ha trasportato a Hoenn Pokémon leggendari provenienti da tutte le altre regioni ma delle sue azioni, non vi è la minima spiegazione, nemmeno una volta scaricato il leggendario tramite internet. Una quest che sicuramente sarebbe stato possibile strutturare e gestire decisamente meglio.
X & Y hanno tuttavia introdotto una feature interessante come la cattura dei Vivillon, presenti con differenti pattern delle ali a seconda del proprio paese di residenza. In breve, la cattura delle farfalle si è trasformata in un vero e proprio evento globale, con esemplari rarissimi nel GTS che venivano scambiati con leggendari e una grande soddisfazione dopo il completamento della propria collezione. Chissà che anche Sole e Luna non nascondano sorprese, sia riguardo agli Event che ad eventi di collezionismo globale.

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Ciclo giorno/notte e stagioni

Chi ha vissuto Oro e Argento su Game Boy Color ricorda bene il primo, e ad oggi, unico vero ciclo giorno e notte, con Pokémon che erano catturabili solamente a determinate ore del giorno. Bisognava restar svegli nelle prime ore del mattino per completare il Pokédex e all’epoca, era un’innovazione enorme. Peccato che i passi avanti negli anni siano stati davvero pochi. Attualmente, che sia giorno o notte (quasi), i personaggi nelle strade, nelle grotte e nelle città si trovano sempre nello stesso punto, senza mai spostarsi o tornare a casa. L’unica cosa che davvero cambia è la l’aspetto grafico del mondo di gioco, la luminosità. Anche sotto quest’aspetto, Sole e Luna promettono bene, con 12 ore di differenza tra una versione e l’altra.
Un’altra feature interessante sono le stagioni, esclusiva di Unima. Con il cambio di stagione cambiava anche l’aspetto di alcuni Pokémon e le zone esplorabili nel mondo di gioco. Purtroppo, per rivedere le stagioni dovremo, con ogni probabilità, attendere i remake della quinta generazione. Peccato, perché un mondo vivo, con le stagioni e uno scorrere del tempo ben caratterizzato, con personaggi che “vivono” davvero, renderebbe il mondo di gioco molto più realistico e gradevole, anzi ancora meglio: lo renderebbe vivo.
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Livello di difficoltà

Il livello di sfida della trama principale è progressivamente calato fino a raggiungere il punto più basso con X & Y e Rubino Omega e Zaffiro Alpha. Quasi tutti i capipalestra combattevano con 2-3 Pokémon al massimo, leggendari che si uniscono spontaneamente a noi (Latios/Latias) o con chance di cattura altissime (Rayquaza) per proseguire nella trama, Superquattro che non schierano nemmeno team completi. Ma anche la cattura degli shiny, diventata estremamente semplice con l’introduzione del Safari Amici e delle varie tecniche per trovarli. La difficoltà inesistente è stato un compromesso volto a rendere la saga adatta a giocatori di tutte le età ma non ha soddisfatto i veterani della serie. In fondo, basterebbe un selettore di difficoltà o una progressiva crescita degli allenatori che incontriamo, piccoli accorgimenti per soddisfare tutti i palati.

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Seconda regione

Parlando di cose da fare una volta battuta la Lega Pokémon, è impossibile non pensare alla seconda generazione, a Oro e Argento che permettevano addirittura di esplorare interamente una seconda regione e portare il totale delle medaglie ottenibili a 16. In nessun’altra generazione è stato possibile viaggiare in altre regioni oltre a quella principale, nonostante vengano spesso citate o nominate.
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Forse, come detto all’inizio, una seconda regione rappresenta il desiderio numero uno di ogni fan della saga e la speranza più grande ad ogni uscita di un nuovo capitolo. Che Sole e Luna possano finalmente realizzare questo desiderio? Non ci resta che attendere ancora qualche giorno per scoprirlo.

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