Shigeru Miyamoto
ha recentemente rilasciato un’intervista al portale Wired nella quale ha parlato del vecchio titolo arcade Donkey Kong, divulgando anche alcune chicche accadute in fase di sviluppo che non si erano mai sentite prima.
Ad esempio, Miyamoto non aveva nulla a che fare con la versione del gioco che è stato portata su NES/Famicom. Shigeru ha detto che “il porting di giochi arcade per Famicom fu lasciato nelle mani di una squadra diversa. Al fine di avere il Famicom ad un buon punto di partenza, stavo lavorando sul resto del software“. Donkey Kong, inoltre, era sotto vincoli di tempo intensi in quanto Nintendo of America aveva un gran numero di cabinati invenduti di un gioco arcade fallito chiamato Radarscope. Come risultato, Nintendo rese necessaria la loro sostituzione il prima possibile.
Miyamoto ha anche detto che “in quel momento, mentre stavamo facendo Donkey Kong, le conversazioni erano tutte incentrate sull’importanza del globalismo” e “dobbiamo pensare in maniera globale”. Abbiamo ascoltato un sacco di opinioni di Nintendo of America, ma non tutte. Ad esempio, per il titolo del gioco, stavo cercando di trasmettere l’idea di ‘stupida scimmia’. ‘Donkey’, naturalmente, di cui l’animale, ma il dizionario che ho usato diceva che aveva il significato secondario di ‘idiota.’ Nintendo of America ha detto che non era quello il caso, e ‘asino’ non significava ‘idiota.’ È un mistero, ma mi piaceva il suono, così ho deciso di puntare i piedi su ‘Donkey Kong’. E nel giro di un anno, tutti dicevano ‘Donkey Kong’ senza esitazioni.”
Ricordate inoltre quando Miyamoto parlò dell’età di Mario? Secondo Miyamoto, la storia di Donkey Kong indicherebbe che Mario fosse stato protagonista di quel gioco a vent’anni circa. Egli ha detto che “non pensavo che fosse un vecchio. Ho pensato che avesse tipo 24 o 26 anni. Quando pensi alla storia – Mario continuava a tenere rinchiuso Donkey Kong, che è poi fuggito con la sua ragazza – lui era un ragazzo giovane, scapolo. Ma, naturalmente, ora ci sono persone che pensano che abbia circa 40 anni.”
Donkey Kong, originariamente, era destinato ad avere una voce. Miyamoto ha detto che Pauline, quando veniva portata via, “avrebbe dovuto gridare, “Aiuto, aiuto!” e quando Mario saltava sopra un barile, avrebbe dovuto urlare, ‘Nice!’. Ma alcune persone all’interno della società hanno detto ‘la pronuncia non suona un po’ strana?’ Così l’abbiamo testato su un madrelingua inglese, un professore. Ha detto che sembrava che lei stesse parlando di alghe: ‘alga, alga!’ (Kept in inglese) A quel punto dello sviluppo non siamo riusciti a risolvere il problema. Così abbiamo tolto tutte le voci. «Aiuto!» è stato sostituito con il ringhio di Donkey Kong, e “Nice!” è stato sostituito con il suono ‘pi-ro-po-pon-pon!’. Da questa esperienza ho imparato l’importanza di avere buoni effetti sonori”.
Miyamoto, per concludere, sostiene che con Donkey Kong ha imparato a “sciogliersi”. Ha infatto detto: “ero abbastanza serio mentre lo realizzavo. Per esempio: se si dovesse cadere da un’altezza pari all’altezza del proprio corpo, probabilmente ci si romperebbe il piede, giusto? Quindi, in Donkey Kong, se si cade da un’altezza pari a 1,5 volte l’altezza di Mario, si muore. Ma più tardi ho pensato ‘non è meglio se non si muore per una cosa del genere?’ Quindi, in Mario Bros., anche se si cade cinque volte l’altezza di Mario, non si muore.”