Azure Striker Gunvolt 2 – Recensione

Azure Striker Gunvolt 2 DLC

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Genere: Platform/Action
Multiplayer: No
Lingua/e: Inglese

Dopo che Mighty No.9 ha incrinato la fiducia dei fan di Inafune, Gunvolt ritorna in campo con il suo secondo capitolo, un outfit totalmente rinnovato e pronto all’azione. Azure Striker Gunvolt 2 continua le vicende del primo capitolo, offrendo una nuova storia, vecchi e nuovi nemici, aprendo nuove vie al protagonista del tuono ma non solo per lui. Infatti gli sviluppatori di Inti Creates hanno voluto aggiungere carne al fuoco in questo sequel, dando la possibilità di vestire i panni di Copen. Se avete giocato il primo capitolo vi ricorderete sicuramente di lui, nel caso contrario sappiate che si tratta di una vecchia conoscenza di Gunvolt, ovvero un soldato/scienziato rivale del nostro protagonista, una sorta di amico/nemico alla Vegeta. Tornano anche altre vecchie conoscenze del primo capitolo, tra cui Lumen, la popstar virtuale in grado di riportarci in vita una volta sconfitti, con un po’ di fortuna ma anche con un determinato numero di barre di energia disponibili.

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Copen e il suo scatto avvitante.

Il gameplay di Azure Striker Gunvolt 2 è rimasto totalmente intatto, Inti Creates non ha voluto stravolgerlo minimamente, offrendo al giocatore un’esperienza classica ma allo stesso tempo già collaudata. Pur rimanendo simile al predecessore, il secondo capitolo offre la possibilità di scegliere il sopracitato Copen, le cui mosse potrebbero inizialmente sembrare simili a quelle di Gunvolt, ma che in realtà ha una struttura di attacchi molto differente oltre a differenziarsi anche per l’outfit. Al contrario di Gunvolt, Copen sfrutterà degli attacchi con proiettili ed elettricità grazie non solo alla sua abilità, ma anche alla tecnologia offerta dal suo essere uno scienziato. Infatti utilizzando dispositivi si potranno attaccare i nemici con proiettili traccianti iperveloci a distanza, oltre a sferrare raggi di natura elettronica e la possibilità di acquisire le abilità dei boss sconfitti. Gunvolt invece non avrà grossissime differenze dal primo capitolo, i suoi poteri elettrici, sfruttabili in maniera limitata e caricabili in successione, saranno pressochè gli stessi del prequel. Interessante il fatto che i due personaggi avranno dei vantaggi su alcuni Boss rispetto che su altri, risultando così diversi ma anche complementari.
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Gunvolt e il suo nuovo outfit appena sfornato.

Parlando appunto dei Boss, uno dei punti focali di Azure Striker Gunvolt 2, si può dire che le boss battle siano sicuramente la parte più interessante del gioco, oltre che la parte più impegnativa, per un titolo che si attesta su un livello di difficoltà superiore rispetto al precedente capitolo. Più difficile però non è sinonimo di impossibile, visto che nel prequel i primi boss risultavano davvero molto semplici e al contrario in Gunvolt 2 si partirà subito a bomba, con nemici davvero molto temibili sin dalle prime fasi di gioco. Da sottolineare che Inti Creates è riuscita a “nerfare” le abilità speciali, rendendole un pochino meno perfomanti del primo capitolo, non dando così la possibilità al giocatore di utilizzarle per one-shottare con pochi colpi il boss di turno. Ottima la realizzazione degli stage pre-boss, curati sicuramente meglio che nel primo capitolo, con zone  molto varie piene di nemici differenti, oltre ad una maggiore iterazione con gli scenari, ad esempio si potranno rompere delle finestre sullo sfondo per ottenere degli oggetti specifici come cure o monete, se non addirittura causare l’apparizione di nemici.
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Lumen canta per la rinascita di Gunvolt

Ottima anche la varietà di abilità disponibili per Gunvolt e Copen. Le stesse sono sbloccabili col progredire dell’ avventura, o ottenibili compiendo gli obiettivi del gioco. Il titolo presenta anche varie medaglie nascoste, in grado di farci acquisire dei punti che ci permetteranno di sbloccare dei pezzi di macchinari durante il bonus stage di fine livello, utilizzabili successivamente nel menù preposto per potenziare le skill che avremo già sbloccato. Quel che più sorprende di questa serie, ma anche di altri titoli passati di questo genere, è che avanzando nel gioco, nonostante l’acquisizione di numerose abilità per arricchire il nostro bagaglio di mosse, saremo sempre un passo indietro alla difficoltà dei boss di gioco, restituendoci un’esperienza bilanciata e godibile dal videogiocatore più hardcore. Esattamente come per il gameplay, anche l’engine grafico del gioco è rimasto pressoché identico all’originale capitolo, ovviamente con l’aggiunta di nuovi contenuti tra cui scenari, nuove animazioni delle mosse speciali, ma anche nuove tipologie di nemici. Sonoro impeccabile dal punto di vista dei brani musicali che ci accompagneranno via via nel gioco, leggermente meno il doppiaggio giapponese,la cui qualità viene penalizzata da una compressione troppo marcata, dando l’impressione di essere “soffuso”, quasi i doppiatori fossero chiusi all’interno di bottiglie di vetro.
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Piccola chicca: potrete utilizzare l’Amiibo di Shovel Knight!

Azure Striker Gunvolt 2 è un degno successore: pur non stravolgendo la concezione del gioco originale, Inti Creates è riuscita a migliorarne la formula, con l’aggiunta di un personaggio giocabile ed una nuova storia, davvero intrigante e interessante da scoprire.

Titolo giocato per 5-6 ore complessive. Codice concesso gentilmente da Inti Creates.
Pro: Un titolo divertente da giocare, con una difficoltà più alta rispetto al primo episodio ma calibrata ottimamente.
Contro: Una longevità buona, ma non ottima.
8.5

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