C’è qualcosa di tragicomico in collateral thinking.
Qualcosa che ha a che fare con la natura del gioco e con il risultato raggiunto dallo sviluppatore. Il Wii U ormai è la prova vivente che non tutto quello che è “indie” è per forza bello e che lo shovelware si annida anche sulle console dove meno te lo aspetti.
Collaterall Thinking, sviluppato da Astrosaurus Games, è una sorta di puzzle/platform 8bit in cui il giocatore viene chiamato a superare i livelli uno dopo l’altro per raggiungere il traguardo finale del titolo. Il gioco, straordinariamente, basa le sue traballanti fondamenta su una una strampalatissima trama: Spearmint the bear, è uno degli orsi più ricchi del mondo, e vuole costruire un palazzo di cento piani, per farlo decide di rivolgersi alla Collateral Thinking Inc. un’agenzia di costruzione pronta ad accettare qualsiasi lavoro pur di portarsi la pagnotta a casa.

Caso vuole che il palazzo venga costruito, in meno di 24 ore e senza nessun tipo di procedura di sicurezza, sopra un cimitero alieno e che Spearmint the Bear venga rapito dagli alieni. Per cercare di recuperare i soldi promessi dall’orso per la costruzione del palazzo il protagonista, una sorta di emulo di Super Mario in Wrecking Crew, viene costretto dal suo capo a scalare i cento piani infestati dagli alieni che compongono il palazzo.
Ovviamente i cento piani del palazzo sono anche i cento livelli del gioco e se ne possono incontrare di tre tipi differenti: Bust, Avoid e Collect. Bust, chiede al giocatore di raccogliere un qualsiasi oggetto contundente e di andare a caccia di mostri nella schermata di gioco e ucciderli in 30 secondi, Avoid, chiede al giocatore di evitare gli alieni fino allo scadere del tempo e Collect di collezionare dei progetti in giro per gli stage. Di tanto in tanto vi succederà di imbattervi in alcuni boss, che sono tutto meno che eccitanti.

Tutto il rudimentale sistema di gioco è sorretto da un sistema di controllo molto semplice e intuitivo, che è ovviamente figlio dell’epoca 8-bit: ci si muove con il d-pad, ed esclusivamente con quello dato che gli analogici non funzionano, si salta con B e si attacca con Y quando si ha a disposizione un’arma. La fisica dei movimenti, e quindi dei salti, non è niente di che, fa il suo dovere e dà la possibilità al giocatore di muoversi senza difficoltà nei livelli, il personaggio si ferma istantaneamente quando si smette di premere una direzione e il salto non è modulabile: si salta altissimo e basta.
A un sistema di combattimento poco esaltante va aggiunta una difficoltà atroce del titolo, tipica dei giochi old school, che potrebbe far storcere il naso a moltissimi: i controlli mal bilanciati, il level design di dubbio gusto e il piazzamento dei nemici costringono il giocatore a ripetere decine di volte lo stesso livello.I nemici sono davvero mal caratterizzati e poco interessanti: una manciata di pixel verdi che si limitano a stazionare in una posizione fissa o a muoversi per lo stage con pattern molto prevedibili, interessante però l’idea di far scendere loro una lacrima quando sconfitti.
Comparto grafico e sonoro sono terribili: manca di qualsiasi tipo di personalità, la grafica 8-bit non aggiunge nulla al gioco che è semplicemente brutto da vedere e da ascoltare, il bilanciamento del comparto sonoro è anch’esso atroce e giocare con la TV e il gamepad muti è un surplus da tenere in considerazione. Importante segnalare degli improbabili cali di frame rate nelle situazioni più concitate che però verranno risolti, stando a quanto riferitoci dallo sviluppatore, con una patch di prossima pubblicazione
È un peccato che nuovi sviluppatori che si buttano sulla scena carichi di entusiasmo vengano bastonati e stroncati sul nascere, ma qui non si giudica la persona ma il risultato dei suoi sforzi (e anche così dispiace ma non possiamo non essere onesti con i lettori, e non vogliamo tra l’altro NdElflum) e Collateral Thinking è un prodotto che non ha nessun senso di esistere, superfluo, inutile e che non fa nulla per lasciare qualche sensazione al giocatore. Vale meno delle 2,99 euro che costa.