Il visore scan di Metroid Prime è stata un’idea di Nintendo

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In un'intervistaMark Pacini, un ex di Retro Studios svela i retroscena dietro all'implementazione del visore scan in Metroid Prime per Gamecube

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La serie di Metroid Prime è una delle preferite dei fan Nintendo di tutto il mondo, e con lo spin off appena pubblicato, Metroid Prime: Federation Force, si presenta il momento giusto per rispolverare qualche memoria dei vecchi capitoli.

In un’intervista pubblicata sulle pagine di GameInformer Mark Pacini, un ex dello studio di sviluppo texano, svela i retroscena dietro all’implementazione del visore scan.

“Originariamente, parlando di ciò che Samus sarebbe stata in grado di fare nel mondo di gioco, avevamo i visori, ma non pensavamo di focalizzarci troppo su di loro. Avevi il visore termico, e il visore a raggi X, e cose così. … Ci sembrava un’idea stupida, e Nintendo diceva “questo gioco avrà un visore scan. Questo gioco ha a che fare con lo scannerizzare l’ambiente“, e noi dicevamo, ‘Okay, ma è un gioco d’azione, è uno sparatutto‘. Ma il colpo di genio, ed è stato Tanabe ad averlo avuto è stato ‘Bhe ma se introducessimo una cosa simile [il visore scan], si potessero ottenere informazioni dall’ambiente, così potremmo fare i tutorial, e così potremmo dare istruzioni ai giocatori, potremmo fare un sacco di cose con un visore scan‘. La loro motivazione era che volevano creare un titolo con il visore scan, mentre la nostra era totalmente diversa, ma comunque l’abbiamo fatto con diligenza in modo che sembrasse naturale nel gioco. Quindi abbiamo provato e riprovato, ed è risultato un grande consiglio da parte loro perché oggi sembra semplice, ma all’epoca, non c’erano molti titoli così”

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