Se per quanto riguarda l’aspetto ludico Nintendo è sempre stata in prima linea, non si può dire lo stesso per quanto riguarda le funzionalità online. Sebbene negli ultimi tempi siano stati fatti considerevoli passi in avanti, ci sono ancora delle storture evidenti, come la mancanza di un account non legato alla console, che si spera vengano risolte con l’avvento di Nintendo NX. Il presente però vede ancora in campo Nintendo Wii U e Nintendo 3DS e, anche operazioni semplici come il cross-buy, nascondono insidie con le quali gli sviluppatori si trovano a dover fare i conti.
Succede così che le software house si vedano costrette a rinunciare alla possibilità di sfruttare il cross-buy, proprio come successo a Muteki Corporation: Dragon Fantasy: The Black Tome of Ice infatti non offrirà la possibilità di cross-buy, come invece accaduto col suo predecessore, Dragon Fantasy: The Volumes of Westeria. Il perché lo spiega Adam Rippon, il producer della saga:
Mi piace molto l’idea del cross-buy e lo implementerei sempre. Il problema è che sulle console Nintendo il funzionamento del sistema è da rivedere perché per noi non va bene. Sulle piattaforme Sony, se un utente compra un gioco per un sistema, il cross-buy fa sì che il titolo diventi disponibile sull’account dell’utente sull’altra piattaforma. Su console Nintendo invece, viene fornito un codice download per l’altra console. Succede quindi che gli acquirenti regalano il codice a un amico, il che significa che circa metà delle persone che hanno il gioco non lo hanno pagato. Anche se le vendite del nostro primo titolo sono state soddisfacenti, non è un sistema che ci piace e non vogliamo che accada più una cosa del genere. Anche se amo il concetto di cross-buy, non gradisco che venga utilizzato per scopi non legati alla sua concezione originaria.
Dal punto di vista dello sviluppatore il discorso non fa effettivamente una piega. Speriamo che Nintendo tenga conto di tutte queste problematiche e le risolva, una volta per tutte, con l’avvento di Nintendo NX.