Recensione – Pokemon Go (1997)

Pokémon GO
Il cugino del nonno del mio amico del figlio di Gianpiero cugino di Tonino è morto. Invece suo fratello mi ha detto ke NINTENDO DOMINERA’ IL MONDO NEL 2016.

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Il cugino del nonno del mio amico del figlio di Gianpiero cugino di Tonino è morto. Ecco, suo fratello invece, quello che aveva previsto l’avvento di Space Gem e del Solero Sciots, mi ha detto ke NINTENDO DOMINERA’ IL MONDO NEL 2016. E l’ha dichiarato dopo aver fatto giurin giurello, quindi si parla di notizie confermate. Ma come farà Nintendo?

RENDENDO I POKEMON VERI.

Incredibile amici. Noi però siamo ancora nel 1997 e la clonazione è appena diventata di moda quindi non mi farei grandi speranze. OPPURE CHE FORSE SI??? Signore e signori io Niccolò Emmanuele, già conosciuto per grandi brevetti come i TRUKKOLÒ e i NICCOLÒ DIRECT ho appena inventato un nuovo gioco che vi permetterà di avere i POKEMON direttamente a casa vostra, da subito, in comode rate da pagare TASSATIVAMENTE con le mille lire in moneta, che sono molto più fike. L’ho chiamato POKEMON GO. Il brevetto scadrà nel 2016 ma non credo che per allora servirà più visto che stanno arrivando i Digimon e sembrano molto più fighi. Intanto però godiamocela.

Innanzitutto per giocare vi servirà un telefono di ultima generazione, come questo:

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La nonna dovrebbe averne uno

Ecco, una volta che ve lo sarete procurato vi basterà chiamare il vostro amico, possibilmente RICCO, esperto di POKEMON, con un GAME BOY COLOR e chiedergli di uscire al più presto. No, niente merenda amici, non c’è tempo: mentre che guardate Professione Vacanze, la gente sta già conquistando le palestre.  Una volta trovato il vostro amico, che nel mio caso si chiama Pigiotto Serbelloni Vien Dall’Isola dei Numeri, potrete finalmente andare alla ricerca di Pokémon. Purltroppo con noi si è aggiunto anche Michelino, il bimbo di quattro anni col moccolo al naso che si fa sempre male, ma non è necessario averne uno per giocare.

REGOLE:

  • La prima regola di Pokemon Go è che non si parla di Pokemon Go.
  • La seconda regola di Pokemon Go è che, se proprio serve, si parla di Pokemon Go (questa abbiamo dovuto aggiungerla dopo un pomeriggio di silenzio)
  • La terza regola di Pokemon Go è cercare di non farsi male, farsi male il meno possibile, almeno non morire, niente non c’è nessuna terza regola, basta uscire di casa e cercare i Pokemon.

Per prima cosa abbiamo deciso gli starter: io Squirtle versione con gli occhiali da sole, Serbelloni Bulbasaur (ahahah) e Michelino Charmander. Una volta finita la conta, che va fatta anche se non serve (per tenere alto il morale), siamo corsi a catturare i Pokemon. Per me è stato facile: ho preso la tartaruga che avevo in casa e gli ho messo gli occhiali. Serbelloni ha frugato nell’erba dieci minuti e non ha trovato niente, alla fine ha optato per una Big Babol con attaccati dei fili d’erba strappati.

Michelino pultroppo ha fatto due ore a cercare di prendere una lucertola urlando “Ciarmendeeer vieni quii, ciarmendeeer!” Alla fine ci faceva pena e allora gli abbiamo buttato il gatto nel fuoco ahahahah, dovevate vedere le fiamme sulla coda!

gatto
Eh ma il verso non sembra quello di Charmander, uffa…

Come si gioca a POKEMON GO?

Facile: Serbelloni mi da il GAME BOY COLOR, così io intanto gioco a Pokémon. Loro invece si lanciano addosso le creature, i pezzi di terra, le caccole e vedono chi si stanca prima.

In effetti il gioco non è la parte più divertente, almeno non per gli altri. Per me sì ahahahah.

La cosa più bella di tutte però è CATTURARE NUOVI POKEMON.

Dopo aver preso gli starter abbiamo deciso che avevamo tutti bisogno di un Pikachu. Serbelloni ha provato a vestire di giallo sua sorella neonata, spacciandola per un Pika di livello otto, ma io non ci sono cascato. Neanche quando le ha infilato le dita nella presa. Così abbiamo deciso di andare alla centrale elettrica fuori dal paese. Pultroppo però qualcuno doveva già averci pensato perché fuori c’era una recinzione alta millemila metri, con le guardie. Serbelloni continuava a frignare che voleva questo Pikachu, allora abbiamo fatto come nei film, ci siamo messi un cappotto gigante e un cappello e abbiamo provato a salire uno sopra l’altro per sembrare una persona adulta. L’ingresso con le guardie era a duecento passi. Noi dopo neanche mezzo siamo caduti e Michelino si è rotto il naso. Ha pianto un po’, poi per farlo smettere gli ho regalato un sasso e gli ho detto che era un Geodude Livello 10.

geodude1
Se era un fossile col cavolo che glielo davo

La seconda idea è stata cercare un Diglett, che a me fa schifo ma sembra facile da catturare. Siamo andati a casa di Michelino e abbiamo preso la zappa di suo papà, poi siamo andati in un campo e abbiamo cominciato a zappare. Serbelloni continuava a starnutire perché come tutti i bimbi ricchi ha le allergie a qualsiasi cosa, io zappavo e michelino cercava i Rattata morti decomposti. Ridendo e scherzando, era già quello con la squadra più forte. Allora mi sono agitato e ho dato la zappa a Serbelloni intanto che cercavo di catturare un Butterfree. Fatto sta che Serbelloni alza la zappa, starnutisce, la lancia giù e mozza il ditone del piede di Michelino. Quello comincia a piangere, fa un scenata e sviene. Ma noi non ci caschiamo: capiamo subito che è una tattica per catturare Drowzee, così lo prendiamo a schiaffi fino a farlo svegliare. Alla fine abbiamo deciso che un alluce mozzato piantato nella terra è perfettamente identico a un Diglett Livello 34, così l’ho catturato e adesso è mio.

diglett
E almeno questo non continua a fare su e giù!

CONQUISTARE LE PALESTRE:

Verso sera abbiamo deciso che era ora di combattere sul serio. Serbelloni diceva che doveva andare a casa, che la palestra ce l’aveva in camera bla bla, discorsi da FEMMINUCCE. Stessa cosa per Michelino che continuava a dire “ospedale, ospedale” ma aveva tutti i Pokémon sani quindi non capisco perché. Promettendogli che avrei svelato la posizione di Mew li ho convinti a seguirmi.

E niente, siamo andati alla palestra notturna, probabilmente una palestra di tipo LOTTA perché c’era pieno di Machamp e Machocke che facevano pesi. Ho subito tirato fuori la mia tartaruga e ho detto VAI! ma ormai era secca. Serbelloni ha tirato fuori Bulbasaur e lo ha attaccato al muro. I Machocke hanno cominciato a innervosirsi, allora Michelino ha urlato “VAI GEODUDE!” e ha lanciato il sasso in faccia a quello più grosso che è caduto e ha sbattuto contro il bilancere. “È superefficace!” ha gridato Serbelloni e siamo scappati molto forte.

machamp
Un primo piano del Machamp stramazzato a terra

Alla fine li ho salutati e gli ho detto che Mew era sotto un camion di pesce surgelato parcheggiato in piazza, poi sono andato a casa. Serbelloni mi ha prestato il GAME BOY COLOR quindi non c’è più bisogno di chiamarlo. Michelino invece è stato trovato due settimane dopo in Danimarca, attaccato al camion del salmone affumicato. Adesso vive là, si è fatto una squadra di Pokémon e mi piace pensare che sia felice.

I DIFETTI DI POKEMON GO:

Innanzitutto c’è il problema della batteria, vale a dire le pile del GAME BOY COLOR di Serbelloni che durano poco e io non riesco a giocare molto. Poi il gioco non funziona sempre: abbiamo provato a giocarci in classe ma quando abbiamo preso il parrucchino del maestro spacciandolo per Tangela, quello ci ha dato la nota. Poi ha sentito puzza di cadavere, mi ha controllato le tasche e ha trovato il pollice di Michelino. Ha chiamato mia mamma che tanto non mi ha fatto niente perché sono viziato ahahahah.

IN DEFINITIVA Pokemon Go è il miglior gioco sulla faccia della terra perché l’ho inventato io, però se mi presti il tuo Game Boy è meglio perché tu ce l’hai per tutta la vita! Un saluto ai miei funs, alla prossima!

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