In un articolo di mashable John Hanke, CEO del team di sviluppo di Pokémon Go, Niantic, ha descritto alcuni aspetti del gioco molto interessanti. Dal pezzo veniamo a sapere con quale criterio appaiono vari Pokémon nelle varie zone. Il team di sviluppo s’è fortemente basato sui dati raccolti con Ingress, il loro precedente titolo. Il funzionamento dei due giochi è molto simile, il team di sviluppo ha deciso quindi di utilizzare il loro precedente titolo come punto di partenza.
“I Pokéstop sono indicati dagli utenti, quindi ovviamente sono basati su posti dove le persone vanno. Noi avevamo due anni e mezzo di dati raccolti da persone che andavano in tutti i posti dove pensavano sarebbero stati in grado di giocare a Ingress, alcuni erano posti remoti. Ci sono portali di Ingress al Polo Nord e al Polo Sud, e in molti posti nel mezzo.”
Nell’assegnare i Pokémon alle zone Pokémon Go tiene presente parecchi fattori. La presenza di bacini d’acqua o meno, il tipo di terreno, la vegetazione, se il posto è considerato un luogo d’interesse quali un parco o uno zoo, o ancora il clima.
Per quanto concerne la sicurezza degli utenti, rassicurano che hanno limitato l’apparizione di Pokémon sulle strade, o in luoghi fuori dall’ordinario che potrebbero risultare pericolosi. È importante che il giocatore sia al sicuro, per questo una volta che fa partire l’incontro con un Pokémon non c’è più bisogno che si muova, in modo che posta rimanere in una posizione sicura. Hanke ha anche parlato del futuro del gioco, dicendo che la funzione di scambio incentiverà il gioco di squadra all’interno dei gruppi, e verrà data la possibilità di personalizzare le palestre secondo il nostro gusto.
Infine Hanke ha parlato di Google AR, dicendo che per ora queste tecnologie funzionano ottimalemente solo al chiuso, ma prevede che entro dieci anni si potrà immaginare un Pokémon Go con una realtà aumentata 3D.