Come sarebbe il figlio di Tetris e Kirby se i due giochi si “sposassero” ? Mi piace pensare che proprio da una bizzarra domanda come questa sia venuta in mente negli studi di HAL Laboratory l’idea per creare il primo BoxBoy!, un gioco tanto originale quanto stiloso, di cui ora è uscito un seguito chiamato poco sorprendentemente BoxBoxBoy!
Per chi non conoscesse il precedente episodio infatti stiamo parlando di un mix tra un platform e un puzzle game completamente bidimensionale e bicromatico creato dagli stessi autori di Kirby e in uscita esclusiva su Nintendo eShop del Nintendo 3DS.

Il ragazzo-scatola protagonista del gioco si chiama Qbby e il suo compito è avanzare in una serie di livelli in bianco e nero sfruttando la sua singolare caratteristica: produrre altre “scatole” usando le quali sarà possibile superare i tanti ostacoli dei brevi livelli in una moltitudine di modi diversi.
Infatti ogni set di livelli (o “mondo”) propone una variante del tema centrale. Dunque in un mondo ci troveremo ad avere a che fare con enigmi da risolvere basati sul bloccare dei raggi, in un altro dovremo usare i blocchi per arrampicarci, in un altro ancora avremo il nostro bel daffare a capire come usare una sorta di “pinza” in grado di trasportare il quadratoso Qbby e le sue scatole in giro per poi rilasciarle magari su nastri trasportatori …e tante altre variabili di questo tipo.

Un gameplay quindi che si sforza di essere più vario possibile girando attorno all’idea iniziale e in questo non si discosta molto dal prequel andando in tutto e per tutto a rappresentare praticamente una nuova raccolta di puzzle in continuità col primo BoxBoy! Anche in questo nuovo episodio infatti avremo la possibilità di raccogliere delle corone in ogni livello per completarlo al 100% a patto di usare un numero massimo di quadrati generabili. Ritroviamo anche le monete, ricompensa per ogni livello completato, da spendere per collezionabili come improbabili costumi alternativi, musiche (niente di particolarmente memorabile), e un buffo fumetto.

Simili al precedente episodio anche longevità (parliamo di circa 120 livelli) e difficoltà (niente di impossibile e per superare eventuali impasse è possibile spendere una moneta streetpass ottenendo in questo modo la visualizzazione della soluzione). La differenza principale rispetto al primo episodio sta fondamentalmente nel fatto che ora il nostro geometrico protagonista è in grado di produrre due set di tetramini da usare anche separatamente. A parte l’assenza del 3d (probabilmente giustificato dal tono volutamente spartano del tutto) l’unico aspetto su cui mi sento di sollevare una qualche criticità è una longevità non molto elevata, ma giustificata in parte da un prezzo tutto sommato abbordabile.

Con questo gioco sembra di essere tornati indietro nel tempo, non tanto all’epoca del primo GameBoy (vista la grafica minimalista a dir poco), quanto all’epoca della touch generation del Nintendo ds ovvero con una Nintendo alle prese con giochi piccoli ma dannatamente adatti al gioco portatile. Quindi se non vi dispiace la semplicità del comparto grafico ma siete fra quelli che usano il 3DS in giro per brevi partite questo gioco è sicuramente consigliabile così come è consigliabile recuperare anche il primo capitolo di questa giovane serie (?) se vi è sfuggito a suo tempo.
In conclusione BoxBoxBoy! incarna perfettamente l’esperienza di un gioco “mobile” (e dimostra quanto Nintendo sia maestra indiscussa nel creare esperienze di questo tipo) adatto a brevi sessioni e in grado di spingere il giocatore a usare un po di materia grigia e soprattutto di pensiero laterale.