Raccogliendo in estrema sintesi le leggi della robotica di Asimov, i robot dovrebbero essere destinati ad assistere e facilitare la vita degli esseri umani, senza mai recar loro danno. Con la nuova avventura di Kirby, Nintendo dimostra come tali principi siano applicabili anche alle palline rosa del pianeta Pop Star.
Kirby Planet Robobot giunge su Nintendo 3DS in un periodo quanto mai delicato: con l’E3 dietro l’angolo, le nuove promesse hardware della Grande N e il tramonto del ciclo, più e meno lungo, di Nintendo 3DS e di Wii U, i videogiocatori Nintendo sentono il bisogno del caloroso abbraccio di mamma Nintendo, uno di quegli abbracci ludici come solo lei sa dare. Poteva forse arrivare qualcuno di più indicato ad allietarci lo spirito e le mani affamate di pulsanti, se non la tenera sfera di HAL Laboratory?

Tenerezza, dunque, come sempre. Ma questa volta anche metallo, circuiti, elettricità. Andiamo con ordine.
Tutto scorre tranquillo e ordinario sul Pianeta Pop: King Dedede si concede una partitina a scacchi, Meta Knight se ne sta arroccato su di un dirupo (perché è questo che fanno i cavalieri: stanno arroccati sui dirupi), e il nostro eroe sta schiacciando un sonoro pisolo sotto un albero come un altro Isaac, in questo caso Newton. La tranquillità però non è appannaggio dei personaggi dei videogiochi (e non potrebbe essere altrimenti, o noi non sapremmo a cosa giocare) e dallo spazio piomba una terribile minaccia fatta di automi e gigantesche macchine: si tratta dell’opera della Haltmann Works Company, compagnia senza scrupoli dagli scopi guerreschi. Kirby si desta quando già l’attacco dell’esercito alieno è in atto (mai visto un sonno così pesante), e subito si getta a salvare la situazione. Così, senza neanche il caffè.

Nell’azione di Kirby Planet Robobot ritroviamo tutto ciò che ci aspettiamo, e che desideriamo, da un titolo di questa saga: nemici da assorbire, trasformazioni da attuare, colori e luci come se non ci fosse un domani. Partiamo da quest’ultimo punto, che tocca forse uno dei punti più alti dell’intero parco titoli Nintendo 3DS.
Kirby Planet Robobot è un capolavoro di grafica, un gioiello che brilla iridescente. Le ambientazioni, varie e ben strutturate su due piani dimensionali in profondità, sono vivaci, i personaggi caratterizzati magnificamente, i colori riempono e divertono gli occhi. Per non parlare delle animazioni e della fluidità: è come avere un cinema su due schermi in tasca. Una sola pecca: il 3D. L’effetto svolge il suo lavoro, ma accusa rallentamenti e cali di stabilità in diversi frangenti. Poco male comunque: il gioco è davvero spettacolare anche gustato interamente in due dimensioni.
A conclusione del comparto tecnico il sonoro, che figura qualche gradino sotto l’aspetto video. Le musiche infatti sono orecchiabili ma non eccelse, in linea con alcuni lavori Nintendo di produzione recente (mi riferisco in particolare all’anonima soundtrack di Chibi-Robo! Zip Lash): musichette poste come semplice sottofondo, alcune apprezzabili altre meno, i cui arrangiamenti non suonano irresistibili. Fanno eccezione il carichissimo main theme e gli effetti audio, specialmente quelli tradizionali della saga: lì la qualità si percepisce senza incertezze.

Spezziamo subito ogni indugio: il gameplay di Kirby Planet Robobot è opera di pregevole fattura.
Le sezioni classiche mantengono alto il nome del brand: tra trasformazioni di copia (oltre 25 ma lasciamo al giocatore il gusto della scoperta), piccoli rompicapo e nemici da affrontare, il gioco scorre piacevolissimo e immediato, intuitivo, naturale. In pratica, ciò che ci si aspetta sempre da un platform Nintendo. Ogni livello contiene al suo interno tre cubi codice, che dovremo ritrovare in un certo numero per poter accedere ai livelli dei boss di fine mondo. Questi non saranno soli: i vari livelli ospitano diversi mini-boss.
Alle fasi più tipicamente platform, si alternano sezioni di sparatutto aereo, di guida su quattro ruote, sott’acqua: tutte magistralmente realizzate e tutte ugualmente divertenti. Se ne deduce che la caratteristica principale dell’ultima fatica di HAL Laboratory consiste nell’incredibile varietà in tutti i settori, dal character design alla struttura dei livelli, dai potenziamenti di kirby al gameplay, sia classico platform, che action delle svariate sessioni.
Una varietà che non può non essere encomiata, la quale tocca il suo zenit nella feature distintiva di questo episodio: l’utilizzo del robot. Scusate se ho posticipato il momento che tutti quanti voi stavate aspettando, ma dovevo ancora forse elaborare la potenza e lo stile di questa aggiunta.
La vita è bella perché è varia, si usa dire. «La vita non è bella né brutta, ma è originale», ha scritto Italo Svevo. Di certo la vita mi ha sorpreso quando mi sono ritrovato a concepire, insieme, i concetti di Kirby e di devastante potenza di fuoco. Le sezioni robotiche, cari lettori, sono assolutamente imprescindibili. Controllare la tenera sfera rosa al comando di un mech dallo spaventoso arsenale distruttivo è qualcosa che ogni videogiocatore dovrebbe provare. Non bastasse, Kirby-mech mantiene inalterata la capacità di assorbire le abilità dei nemici, per risultati incredibili. Nintendo ha assolutamente centrato il bersaglio col concept robotico, dando nuovi divertentissimi spunti ad una saga che già di suo vanta livelli qualitativi elevatissimi.

Da una parte, bisogna ammettere che lo story mode in sé è davvero molto facile, forse troppo. I livelli si superano senza troppi intoppi, la raccolta dei cubi codice non è eccessivamente impegnativa, e neanche i vari mini-boss e boss rappresentano delle sfide realmente ostiche. Solo verso la fine viene richiesto un maggiore impegno. A ciò si aggiunge che utilizzando gli amiibo avremo a disposizione abilità (casuali per alcuni, specifiche per altri) e ricariche d’energia da poter sfruttare a nostra convenienza. D’altronde, è vero che la saga di Kirby non è certo nota per il livello di difficoltà, quindi il giocatore può immaginarsi benissimo a che tipo di avventura va incontro.
D’altra parte, la mole di contenuti è davvero impressionante: se consideriamo il mini-gioco incluso, il multiplayer fino a 4 giocatori, la modalità sbloccabile col completamento dello story mode, la raccolta degli adesivi sparsi per i livelli con cui personalizzare il robot, e ovviamente la volontà per i completisti di raggiungere l’agognato 100%, Kirby Planet Robobot riserva davvero tanta, tantissima carne sul fuoco. Non a caso, parlavamo di varietà encomiabile.

Kirby Planet Robobot è una piccola poesia platform per Nintendo 3DS. Forse accostabile a un componimento di Saba, per la semplicità con cui la bellezza viene espressa; forse alle Myricae di Pascoli, per l’esaltazione delle piccole cose e del fanciullino che è in tutti noi. La tenera pallina rosa inventata da Masahiro Sakurai incanta e cattura nella sua ultima incarnazione portatile. Imperdibile se amate il protagonista, se amate i platform, se amate Nintendo. E con molta probabilità, imperdibile se possedete un Nintendo 3DS.