Nelle ultime ore sono emerse due importanti voci di corridoio secondo le quali la prossima console della grande N, Nintendo NX, potrebbe essere dotata di un’architettura diversa rispetto a quelle delle console attualmente sul mercato, ovvero Xbox One e PlayStation 4, basate su un’architettura x86, e che dovrebbe quindi essere equiparabile solo parzialmente alla potenza delle due concorrenti.

Contestualmente è emersa sulle pagine di Semi-Accurate un rumor circa la possibilità che sia Nvidia a produrre e sviluppare i chip di CPU e GPU contenuti all’interno di Nintendo NX. Non è chiaro, dando per assodata una doppia versione di NX, se il rumor si riferisca alla console portatile, alla fissa, oppure a entrambe. Quello che sembra lampante tuttavia, è che gli utenti non riescono a capire la strada che Nintendo ha deciso di intraprendere con NX.
Quello che mi sembra emergere dai confronti avuti con i fan Nintendo nelle ultime ore è che tutti, o quasi, si aspettino una Nintendo in gran rispolvero, capace di tornare sul campo di battaglia contro Microsoft e Sony a combattere ad armi pari, o altrettanto valide, in termini di potenza, quasi la formula di Sony e Microsoft fosse l’ unica via possibile di riuscire in questo mercato. La verità secondo me sta in altro: Nintendo non ritiene quella formula come la one-best way. Nella sua situazione a livello di ip, studi di sviluppo, mercato, e target raggiungibile, ritiene necessario adottare un’altra strategia. È questa la linea di pensiero che è emersa nell’ultimo anno.
Una console NX, fissa e portatile, con un’architettura condivisa, sia essa Nvidia Tegra o qualsiasi altra cosa, permetterebbe a Nintendo di non sviluppare due volte gli stessi titoli. Questo vuol dire avere “virtualmente” il doppio della forza lavoro a disposizione. Unificare alcuni titoli chiave è necessario perché, senza prenderci in giro: le terze parti, e con questo intendo ActivisonBlizzard, Electronic Arts e Ubisoft, molto difficilmente torneranno sui loro passi prendendo in considerazione un supporto “tradizionale” e simile a quello che, invece, continuano ad adottare per la concorrenza.

Le problematiche di line-up delle console Nintendo nella storia recente sono state colmate da Nintendo stessa e da pochissime terze parti, per lo più occidentali,e così potrebbe essere anche a questo giro, con sparute TP che prevedono di avere (pochi) titoli di successo sulla console.
La vedo dura che EA incarichi DICE (o altri) a sviluppare un porting di Battlefield 1 su NX, a prescindere da quale sia l’architettura e/o la potenza: tanto non venderebbe.Sono in pochi i pazzi, anche se mi ritrovo in questa cerchia, che comprerebbero un FPS di una Third Party su console Nintendo, è inutile prenderci in giro: attualmente è un mercato molto ridotto paragonato alla concorrenza, e le previsioni di vendita attuali non renderebbero profittevole l’investimento.

Storia diversa per un ipotetico FIFA: Electronic Arts, se Nintendo decidesse di adottare un’architettura vicina al mercato mobile (ad esempio i già citati prodotti Nvidia Tegra), potrebbe tranquillamente portare la versione Android su NX senza troppi sforzi. Quando negli scorsi mesi si è parlato di “terze parti interessate e a bordo” penso ci si riferisca ad un interesse condiviso ma solo se gli investimenti possono essere profittevoli, quindi a un interesse di facciata non troppo distante a quello vissuto con Nintendo Wii U.
A prescindere da quello che sarà NX, le terze parti ci svilupperanno solo se potranno farlo con il minimo sforzo, la massima resa, e un pubblico disposto a comprare, com’è logico che sia. Per questo i discorsi sulla potenza bruta legati alla presenza delle terze parti hanno poco senso, ha più senso, ma questa è una mia opinione, adottare delle tecnologie moderne (e quelle di Nvidia Tegra lo sono) che sono perfette per quello che Nintendo sta cercando di fare – unificare lo sviluppo home e portatile – non alienandosi comunque la possibilità che alcune software house, più che altro giapponesi, possano portare i titoli senza troppi sforzi grazie a motori grafici e middleware supportati nativamente.

Secondo me potrebbe essere utile togliersi dalla testa l’immagine di un NX potente come e più di ipotetiche PlayStation 4 Neo o Xbox One e mezzo. Nintendo ha dimostrato di non voler competere in quel campo ma di trovare la propria “one best way”. Questo modo di pensare non va d’accordo con una parte degli utenti storici? Potrebbe darsi, ma è anche probabile che la maggioranza dell’utenza affezionata che segue la logica “potenza+TP=win”, sia già migrata verso offerte più idonee a questa linea di pensiero, lasciando le sponde dell’isola Nintendo, i cui abitanti sono la fan-base in possesso di Wii U: ovvero l’altra parte dell’utenza, nemmeno così piccola in fin dei conti, che tutto quello che chiede è giocare a giochi Nintendo e a poco altro. Giochi di qualità a prescindere dal nome del distributore.