, un magazine online britannico di videogiochi, ha avuto l’occasione di intervistare uno dei producer di Splatoon, Hisashi Nogami, circa le preoccupazioni del team sul lancio di Splatoon e su un possibile sequel come futuro della serie.
Abbiamo avuto a che fare con il multiplayer online con un po’ di titoli fino ad ora, ma questo è stato il primo caso in cui abbiamo pubblicato un titolo retail in cui il multiplayer era la modalità principale. Non eravamo sicuri al 100% di come alcune sezioni sarebbero state accolte, e quindi siamo stati molto felici di vederle ben accolte non solo da giocatori ben navigati con l’online, ma anche con un gran numero di persone inclusi bambini e ragazze; è un’iniezione di confidenza. Se ne avremo la possibilità in futuro, ci piacerebbe lavorare ancora di più sul gameplay online.
Sul futuro della serie, e su un possibile sequel di Splatoon, Nogami ha invece affermato che:
Vogliamo crescere questa nuova IP con le dovute attenzioni, magari avremo l’occasione di far si che accada se i giocatori ci sopporteranno.
Il titolo risponde a una nuova esigenza in casa Nintendo, quella di lasciare posto ai più giovani e metterli sotto le luci della ribalta:
D’ora in avanti, abbiamo bisogno di una nuova generazione di giovani per darci nuove idee. È importante creare un organizzazione in cui possano fiorire. Per fare ciò, abbiamo creato un sistema in cui persone con del potenziale possano ricoprire ruoli attivi. Potrebbe risultare difficile vederlo da fuori la compagnia, ma la nostra organizzazione è cambiata moltissimo. Vogliamo anche che più sviluppatori diventino conosciuti, cosicché abbiano la possibilità di interfacciarsi in prima persona con il pubblico.