Correva l’anno 2007 quando inserii per la prima volta nel Wii il disco serigrafato di Super Mario Galaxy, e il battito del mio cuore non fu più lo stesso.
L’arrivo su Wii U, da giocare in Wii mode, del titolo, apre nuovamente le porte ad un mondo meraviglioso come quello del platform Nintendo. Il porting è ben fatto e regge bene agli anni che porta, complice una realizzazione tecnica che su Wii rare volte è stata superata grazie all’aiuto di piccoli trucchetti.
Visivamente dunque Super Mario Galaxy stuzzica il nostro immaginario con pianetoidi affascinanti, frizzanti e dal design curioso e curato, sostenuto da un impianto di texture e shader che lo avvolgono in una pregiatissima seta.
Nonostante la risoluzione non HD il gioco si presenta discretamente nella sua esplosione di colori e ambientazioni in cui controllare Mario che in questo capitolo era tornato piuttosto versatile. Il sistema di controllo con Wiimote funziona ancora oggi a dovere, con l’introduzione della piroetta che nella sua semplicità diede una discreta profondità alle opzioni di gioco. Il movimento full-3D, che è quasi un trademark di Nintendo e di Mario, non fa sentire l’esigenza di nient’altro se non di immergersi nei mondi di gioco.
L’introduzione di personaggi chiave nel nuovo mondo di Mario lo rendono un capitolo essenziale, non solo per la fattura e la cura, ma per l’arrivo di Rosalina, Captain Toad, gli sfavillotti, e tutto quell’universo morbidoso che ha segnato la serie dal 2007 in avanti.
Super Mario Galaxy su Wii U, sebbene “costretto” solo con wiimote e nunchuk utilizzando il puntatore, è un gioco davvero incredibile che a quasi dieci anni di distanza ancora riesce a dire la sua per controlli, ambienti, level design e musica. Superbe le note del gioco, orchestrate per la prima volta nella serie, che elevano tutte le componenti in azione.
Un capitolo ricco di power-up, sebbene dosati per ambiente e livello, con un deciso numero di ore di gioco, calcolando anche la second quest diventa senz’altro piuttosto longevo.