Scava, combatti, crea.
Questo potrebbe essere il nome di Terraria in un universo alternativo, sempre che in quell’universo non esista anche un certo Minecraft – titolo conosciuto ormai anche dai paracarri – perché l’ispirazione che balzò in mente a Re-Logic è piuttosto chiara, ma non per questo un demerito.
Terraria ha infatti saputo evolversi in direzioni tutte sue, offrendo un mondo con una distinta personalità, meccaniche simili ma anche in un certo senso espanse rispetto al cugino in 3D, regalo di un impianto 2D che nonostante l’età anagrafica dimostra di avere ancora molto da dire.
Un po’ platform, un po’ action, un po’ RPG (ma non chiedetegli di raccontarvi una storia). Si può dire molto di Terraria semplicemente descrivendo quello che permette di fare, senza nascondere il fatto che sia un sandbox purissimo, senza fronzoli, dove la “trama” la crea – picconata dopo picconata – il giocatore, vero ed unico protagonista.
Creato un avatar esteticamente accattivante – nei limiti del fattibile con i pochi pixel a disposizione – ci si può lanciare nel… nulla. Il primo impatto è infatti simile a quello che si provava a scuola con lo stramaledetto “tema libero”, foglio bianco davanti e neanche la più pallida idea su cosa fare o da dove cominciare. Nessuno ci spiegherà come funzionano le cose, bisogna provarle. E da qui in poi è tutto uno sperimentare: come si usano quegli strani aggeggi che ci si ritrova nell’inventario, come interagire con i personaggi, ma soprattutto come salvare la pellaccia. Come in ogni survival-sandbox che si rispetti infatti, sopravvivere alla prima notte è il primo ostacolo da superare, l’iniziazione al mondo di gioco che fa capire di che pasta è fatto. Superata quella non rimane che partire, viaggiare in lungo e in largo, incontrare creature strane – che per la maggior parte vi vogliono morti, ma ci si abitua in fretta – scavare nelle profondità della terra in cerca di minerali, gioielli, armi ed armature sempre migliori, oggetti e accessori particolari e (tentare di) abbattere Boss sempre più ardui.
Terraria è uno di quei titoli dove conta il viaggio e non la destinazione, per questo non esiste un vero “endgame”, con scena finale e titoli di coda: una volta esaurito tutto quello che un mondo può dare (e vi assicuro che ne passerà di tempo prima che succeda), non rimane altro che costruire, oppure provare un approccio al gioco diverso in un mondo nuovo!
Per chi ha l’indole esplorativa e non vuole perdere tempo in cutscene o lunghe descrizioni, Terraria è una manna dal cielo.
Dalla sua uscita nel lontano 2011, Terraria è ormai approdato su una miriade di sistemi, dei quali il piccolo di casa Nintendo è l’ultimo esponente. C’è da dire, per dovere di cronaca, che la versione per PC – la principale e più aggiornata – e quelle per console/mobile hanno diversi livelli di “aggiornamento”, ma la sostanza rimane la stessa, con un update già previsto e possibili migliorie specifiche per New 3DS.
Console alla mano, il gioco si rivela sorprendentemente comodo e piacevole – soprattutto dopo aver passato centinaia di ore sulla versione PC – grazie a tutta una serie di migliorie al cursore principale che tenta in tutti i modi di intuire lo strumento migliore da usare in ogni momento (di solito riuscendoci), e all’ottimo utilizzo del touchscreen che permette di gestire inventario, equipaggiamenti e mappa in modo sufficientemente comodo e veloce. Notevole inoltre la modalità “scavatore”, che effettua lo zoom sul giocatore e i blocchi che lo circondano, permettendo di interagirvi col semplice tocco del pennino, molto comodo e intuitivo.
Essendo un titolo 2D, Terraria presenta classici controlli da platform per il personaggio e in questo senso l’ho trovato più comodo che su PC. Cambiare strumento al volo risulta veloce con i tasti R/L e in generale compiere le azioni principali risulta sufficientemente veloce. Inoltre, per compensare la minor precisione del Circle pad rispetto al mouse, è possibile il lock-on dei nemici, per poter utilizzare le armi a proiettile più facilmente o semplicemente rimanere sempre rivolti verso il nemico anche mentre ci si muove.
Il gioco è stato testato su un 3DS XL, sul quale la grandezza del mondo di gioco sullo schermo superiore è appena sufficiente per quanto mi riguarda, ho perciò qualche potenziale riserva per chi possiede un 3DS non XL (che sia New o normale), dato che non è possibile zoomare l’area di gioco in nessun modo per ora. Le prestazioni generali sono discrete su 3DS non-New, sui 30fps a quanto dicono gli sviluppatori (e grossomodo ci siamo), ma in realtà c’è una piccola variazione di framerate in base alla quantità di oggetti presenti sullo schermo. Nulla che renda il tutto ingiocabile, ma i più allenati noteranno questi piccoli rallentamenti. Su New 3DS le prestazioni dichiarate si attestano invece sui 60fps, valore verosimile ma che non posso confermare con mano. Per i più pignoli segnalo inoltre qualche piccolo problema di scaling dettato probabilmente dalla differenza tra la risoluzione dei blocchi originali con quella dello schermo superiore della console, visibile nei movimenti di schermo ma dopo un po’ praticamente invisibile.
Nota dolente arriva dal multiplayer, che purtroppo è limitato al gioco in locale (fino a 4 giocatori), cosa che potrebbe renderlo un gioco principalmente single-player vista la poca diffusione di questo tipo di esperienza rispetto a quella online. È probabile che la motivazione principale sia tecnica, visto che anche il 3D non è presente per gli stessi motivi.
Che dire dunque di Terraria per 3DS? È presente gran parte di ciò che ha reso famoso il gioco originale, i controlli sono ben studiati e comodi, tecnicamente fa il suo lavoro ed in generale si fa giocare con piacere anche per lunghe sessioni, e non si può chiedere di meglio ad un gioco del genere!
Nota tecnica: segnalo un paio di problemi avuti in due momenti diversi: un crash del gioco che mi ha riportato alla dashboard della console, e un salvataggio che è andato avanti decisamente troppo (10 minuti), richiedendo un hard reset della console. Ho purtroppo perso ciò che stavo salvando, ma ho continuato da quello precedente senza problemi, consiglio quindi di salvare piuttosto spesso, soprattutto dopo eventi importanti come il superamento di un Boss o la creazione di un oggetto particolarmente sudato!