The Delusions of Von Sottendorff and his square mind – Recensione

The Delusions of Von Sottendorff and his Square Mind

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Genere: Puzzle, platform
Multiplayer: Non supportato
Lingua/e: Doppiaggio in inglese, testi a schermo in Italiano

Non capita tutti i giorni di giocare a un titolo indipendente europeo, in esclusiva per Nintendo 3DS, sul Nintendo eShop. Sopratutto se la software house è Delirium Studios: piccola realtà spagnola che abbiamo imparato a conoscere con I fiumi di Alice, che grazie ai Fondi per lo sviluppo regionale europeo è riuscita a sviluppare un nuovo gioco per la console portatile di Nintendo.

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È recentemente approdato sulle mensole digitali dellì’eShop The Delusions of Von Sottendorff and his square mind, puzzle game curato con qualche tocco di classe con non passa inosservato.

Il giocatore è chiamato a guidare Von Sottendorff in una quarantina di livelli: ogni livello è suddiviso in due o più stanze,  ognuna di esse serve come ponte verso la successiva. Per passare da una stanza all’altra sarà necessario spostare oggetti, saltare e sconfiggere nemici, il fine ultimo del barone è quello di ottenere la chiave speciale che gli permetterà di passare al livello successivo. Lo sviluppatore ha creato un doppio livello di gioco: oltre a dover risolvere il mini-puzzle nelle stanza, bisogna anche anche capire come metterle in ordine per raggiungere la fine.

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Il sistema di controllo ha qualche lacuna, la gestione della telecamera è affidata a troppi tasti: R per avvicinare la visuale al personaggio – sono disponibili due impostazioni diverse – L per passare alla schermata di movimento delle stanze e la croce direzionale per muoverla in tutte le direzioni. Nelle situazioni standard del titolo, quelle di risoluzione degli enigmi, funziona abbastanza bene ma quando si chiede al giocatore di saltare in spazi angusti o di muoversi con rapidità tutti i nodi vengono al pettine.

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Il tutto è comunque realizzato con una cura che difficilmente si trova anche nelle produzioni maggiori: ogni dettaglio nelle stanze è creato a regola d’arte partendo dai lampadari, passando dai quadri finendo con i collezzionabili. Il gioco infatti, oltre ad offrire la sfida canonica per progredire nell’avventura mette a disposizione pezzi di fotografia in ogni livello: raccoglierle tutte significa avere accesso a una porzione del passato di Von Sottendorff, approfondirne il background narrativo.

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Il protagonista principale è un nobile tedesco, impazzito, che guidato dalla sua personalità folle (che lo spinge a non esplorare le sue paura e i suoi ricordi) cerca di ricostruire il suo passato per guarire. La vena delirante che caratterizza tutto il gioco è resa alla perfezione dal reparto audio: sebbene la colonna sonora non faccia gridare al miracolo – anche se il main theme è molto catchy – la registrazione delle voci nella testa di Von Sottendorff sfruttano una tecnica che si vede molto raramente nel mondo dei videogiochi, così come quello della musica. Delirium infatti, per rendere più credibile la follia del nostro amico nobile, ha pensato bene di ricorrere all’olofonia. È una tecnica di registrazione  sonora eseguita tramite un olofono che permette di riprodurre un suono in modo simile a come viene percepito dall’apparato uditivo dell’uomo: il suono non si percepisce più sui padiglioni delle cuffie fuori dalla testa quasi nelle esatte coordinate spaziali di registrazione.



Accompagnando la fruizione del gioco con un paio di cuffie l’immersione aumenta in maniera considerevole, sentire le voci fuori dalla nostra testa, ci avvicina un po’ di più al nostro folle protagonista migliorando l’esperienza di gioco notevolmente.

Sul versante tecnico del comparto grafico siamo su buoni livelli: le scelte cromatiche così come la modellazione ricordano, seppur non con gli stessi risultati, il lavoro svolto da Next Level Games con Luigi’s Mansion 2. Peccato che l’effetto 3D non convinca per nulla: poco incisivo e poco preciso, dato che lo sfondo della schermata di movimento per le stanze è nero, il ghosting è sempre dietro l’angolo, l’ho tenuto disattivato per gran parte dell’avventura.

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In conclusione The Delusions of Von Sottendorff and his square mind è veramente un titolo valido che merita di essere giocato da tutti i fan dei puzzle game e anche da coloro che cercano una perla, grezza, indipendente che esplora in maniera innovativa la psiche e la storia di un personaggio.

7.4

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