Perché Minecraft, perché ora? Perché Nintendo sembrerebbe in ritardo, ma ogni tanto bisogna indossare i pantaloni, la camicia e la cravatta da investitori per capire le mosse della casa di Kyoto; a qualcuno possono star stretti questi panni, ma come lenti colorate danno una visione diversa del contesto, che aiuta a comprendere perché accadono certe cose.
Nintendo è una compagnia che si muove per accordi commerciali spiccatamente genuini, come sempre detto da Iwata, di conseguenza Minecraft, gioco disponibile dovunque, per arrivare su Wii U non poteva che aspettare, perché le relazioni si costruiscono col tempo. Di conseguenza dopo l’acquisizione di Microsoft, Nintendo, che ha sempre conservato un certo tipo di rapporto con il colosso statunitense, si è potuta fare avanti per iniziative legate ai loro brand.
Se Microsoft non si faceva problemi con il titolo Mojang su piattaforme concorrenti, perché con Nintendo sì? Ecco dunque che le ragioni di Microsoft risiedono in pubblicità e royalties, mentre per la grande N si tratta di non essere l’ultima ruota del carro per un gioco dall’elevata forza commerciale, anche nel suo principale, ma non unico, target di mercato: i bambini.
Con un’uscita vicino Natale, Nintendo cercherà di capitalizzare quanto più possibile il prodotto, magari con un bundle, che sarebbe l’ideale. Inoltre l’accordo con il colosso di Redmond potrebbe portare ben altre novità per l’azienda giapponese.
Siamo entrati in un’era dell’industria videoludica dove il concetto di esclusive ha subito un cambiamento, dove le collaborazioni sono sempre meglio accolte, pur conservando importanza una serie di prodotti intoccabili.
Se Sony non ha problemi nel portare su 3DS una serie come Popolocrois, di cui detiene i diritti, Microsoft non si fa problemi a portare Minecraft, ma, e qui entriamo nel campo maggiormente speculativo, perché non fare un amiibo?
Perché non portare in giochi Nintendo personaggi Microsoft, o magari Rare, che hanno una base affettiva altissima per il pubblico? In fondo Microsoft ci guadagnerebbe in royalties e pubblicità da un Banjo e Kazooie in Smash, così come Square ci guadagnerà per Cloud.
Dunque, in conclusione, perché Minecraft e perché ora? Perché l’interesse commerciale è elevato, ci voleva Microsoft per far avvicinare il franchise a Nintendo, e perché la capitalizzazione può essere elevatissima con un’uscita sotto Natale e l’utilizzo di feature esclusive.
Se Nintendo gioca bene le sue carte in queste settimane potrebbe, nonostante la base installata non elevata di Wii U, prendere il meglio da un accordo simile.