Masahiro Sakurai, dalle colonne di Famitsu, esprime il suo pensiero su quella che ormai è diventata un’abitudine per le software house: rendere disponibili patch e aggiornamenti per un gioco dopo il suo lancio, per eliminare tutta una serie di problemi che il gioco può presentare, dai fastidiosi glitch ai ben più temuti game-breaking bug.
Ecco cosa ne pensa Sakurai, eclettico game designer:
Dal mio punto di vista di giocatore, devo dire che sono estremamente grato per gli update e sono riconoscente alle software house che si impegnano a farlo. La cosa migliore sarebbe avere un titolo perfetto al lancio. Sfortunatamente questo non è possibile.
Su questo argomento ho quattro punti principali di pensiero:
- I giochi moderni sono estremamente complessi. Ho già descritto che un software è molto simile al corpo umano: hanno entrambi un design molto complicato e un meccanismo di funzionamento delicato. Non esagero dicendo che oggi i giochi sono mille volte più complessi di una volta. Questa enorme quantità di dati è soggetta a variazioni e fluttuazioni di cui soffrono le informazioni digitali. Già solo assicurarsi che tutto funzioni come dovrebbe è un mezzo miracolo.
- Chi crea i giochi non può provare il prodotto finito. Il team che lavora a un titolo non ha semplicemente tempo a sufficienza per giocare il prodotto completo. Se cambi o modifichi qualcosa, allora devi provare di nuovo il gioco perché non è più uguale a prima. Nella fase di bilanciamento e bug fixing, la possibilità per chi ci ha lavorato di provare il gioco senza cambiamenti di sorta è molto ridotto.
- La potenza del playtesting dei giocatori è molto alta. Supponiamo che ci sia un bug rilevabile da un playtester su mille. La possibilità che quel problema venga a galla in fase di test è molto ridotta. Potremmo radunare centinaia di tester ma, una volta che il gioco è disponibile sul mercato, il loro numero sarà infinitamente inferiore a quello dei giocatori. I giochi cambiano costantemente nella fase di controllo qualità e richiedono un costante controllo incrociato. Anche quando troviamo bug semplici da sistemare non c’è garanzia di riuscire a eliminare tutti i problemi.
- Le patch sono un servizio volontario. I game-breaking bug devono essere sistemati. Tuttavia, aggiustamenti del gameplay per rendere migliore l’esperienza di gioco e patch di bilanciamento sono, alla fin fine, un atto volontario del creatore del gioco. L’implementazione di tali contenuti legano le mani del director e degli altri principali membri dello staff. Una volta che il gioco è completo, il lavoro del team è finito: da un punto di vista economico, lo staff va spostato su altri progetti. Credo però che, nonostante rappresenti un costo, il tentativo di migliorare un gioco non sia da criticare.