I crossover come Mario & Luigi Paper Jam Bros. sono dappertutto: prendiamo i supereroi che nel mondo cinematografico sembrano non poter più fare a meno l’uno dell’altro, o videogiochi come Smash Bros e Disney Infinity dove decine e decine di personaggi di serie diverse si sfidano, non è finita qui, anche Banderas, ridicolizzando il CERN e il mondo degli intellettuali, ha scoperto l’unione tra pane e cioccolato nel 2015 rivoluzionando per sempre il concetto di merendina.
Tutto ciò è robetta se confrontato alle potenzialità del crossover definitivo: quello tra la serie Mario & Luigi e Paper Mario, due RPG amati da critica e pubblico con molti punti in comune ma fino ad oggi distanti l’uno dall’altro. Rimane da vedere se i ragazzi di Alphadream abbiano saputo confezionare un gioco degno di entrambi i nomi o se per punizione dovranno lavorare insieme alle galline di Banderas.
Per chi non la conoscesse, la serie Mario e Luigi è una rilettura dei giochi di ruolo in chiave Nintendo: ci sono gli scontri a turni, gli equipaggiamenti e gli oggetti tipici del genere ma ogni cosa è fatta per essere sempre divertente ed accessibile a tutti; selezionando ad esempio la mossa “salto” sarà necessario premere il tasto al momento giusto per aumentare i danni inflitti, rendendo quindi ogni azione una sorta di minigioco di abilità. Lo stesso discorso si potrebbe fare per Paper Mario ed è per questo che le due serie si sposano benissimo a livello di gameplay e di storia, sempre sopra le righe e piena di momenti comici. Questa vicenda si svolge nel Regno dei Funghi che a causa di un incidente si ritrova pieno di personaggi di carta usciti dal libro di Paper Mario, toccherà ai nostri 3 eroi sistemare le cose: Mario, Luigi e Mario di Carta (l’hanno tradotto così, non è colpa mia).
Esplorando il mondo di gioco i controlli sono vagamente simili a quelli di un platform, i 3 personaggi camminano in fila seguendo la direzione dell’analogico e ad ognuno è assegnato un tasto per saltare o compiere altre azioni, A corrisponde a Mario, B a Luigi e Y a Mario di Carta mentre con X è possibile farli saltare tutti contemporaneamente e, udite udite, correre! Un’aggiunta molto gradita che rende l’esperienza più fluida e frenetica, evidente pallino degli Alphadream che stavolta hanno ascoltato le critiche fatte ai capitoli precedenti riducendo di molto i tutorial e limitando l’introduzione a qualche minuto di durata. Non solo, tenendo premuto il tasto R i dialoghi e le animazioni durante le cutscenes andranno a velocità doppia, scommetto vi ritroverete alla fine dell’esperienza con un callo di 2 cm sull’indice destro, un prezzo che siamo disposti a pagare pur di avere un gioco che, posso assicurarvi, rispetterà il vostro tempo.
Questo crossover s’ha da sfruttare e le abilità di Mario di Carta sono fondamentali per proseguire durante l’avventura, grazie a lui è possibile entrare nelle fessure, afferrare oggetti lontani e compiere altre azioni che, una volta sbloccate, apriranno nuove strade; l’esplorazione per buona parte del gioco segue comunque una struttura lineare che impedisce di perdere il filo, ma state tranquilli che avrete modo di riesplorare le zone alla ricerca di blocchi “?” nascosti e fagioli sotterrati. Il battle system è la colonna portante del gioco, divertente e in parte tattico, necessita di ritmo nel premere i tasti al momento giusto e soprattutto di valutare quali mosse fare, è sconsigliabile utilizzare il salto su un nemico appuntito o il martello su un nemico volante.
A parte gli attacchi base, Mario e Luigi possono compiere i classici Attacchi Fratello che coinvolgono entrambi in un minigioco in grado di sferrare ingenti danni ai nemici al costo di PA (Punti Attacco), queste mosse speciali sono belle da vedere e simpatiche, un simbolo per la serie. Come al solito gli sviluppatori non si sono arresi e hanno deciso di aggiungere qualcosa di nuovo: gli Attacchi Trio, mosse ancora più devastanti che coinvolgono tutti e 3 gli eroi. Questo è solo uno dei poteri di Mario di Carta che è inoltre in grado di generare più copie di sé stesso, utili sia da scudo che da cloni letali capaci di attaccare molteplici nemici senza battere ciglio.
Avere 3 eroi è una bella ventata d’aria fresca anche se, va detto, non sarà sempre facile schivare gli attacchi nemici dovendo premere A, B e Y al momento giusto, la difficoltà inoltre è ben calibrata quando si parla di nemici comuni ma diventa problematica durante le boss battle. I picchi di difficoltà non sono enormi, né insopportabili, ma sono comunque evidenti e fastidiosi perché un conto è eseguire un trial & error per imparare a schivare un Goomba saltandogli in testa, un altro è indovinare che mossa farà un boss rischiando centinaia e centinaia di danni, pur valutando il fatto che una volta sconfitti si ha la possibilità di ricominciare la battaglia anche in modalità facile.
Il consiglio è quello di scegliere sempre la mossa più adatta alla situazione e non sottovalutare mai l’importanza dell’equipaggiamento che offre abilità utilissime; fortunatamente poi ci sono le Carte scontro, una nuova meccanica: portando a termine gli attacchi accumulerete punti Stella, con essi sarete in grado di utilizzare queste carte durante le battaglie che possono danneggiare i nemici, curarvi, aumentare la difesa e chi più ne ha più ne metta. Un’ottima aggiunta, gestire un mazzo personale e cercare carte rare è divertente e se non vi bastasse c’è la fantastica implementazione degli amiibo.
Con le statuine della serie Super Mario compatibili col gioco è possibile creare interi mazzi di carte speciali selezionabili durante qualsiasi combattimento, io da poveraccio quale sono ho soltanto quello di Mario ma posso dire che questa statuina mi ha salvato la pelle più e più volte! Forse chi di voi ha comprato tutti i 6 amiibo compatibili, oltre a meritarsi la mia invidia, potrebbe farsi sfuggire la situazione di mano sparando carte a go-go, a voi la scelta, nessuno vi vieta di spedirmeli tutti a casa!
In generale comunque l’implementazione degli amiibo è ottima, anche se, sappiatelo, avrete bisogno di cancellare eventuali dati salvati al loro interno (sì, niente più Smash Bros per il mio Mario). Se invece non avete amiibo dovrete farvi su le maniche e combattere proprio come ai vecchi tempi, nulla di problematico!
Nel corso dell’avventura sarà necessario salvare i Toad di carta compiendo missioni più e meno riuscite, queste fasi, molto simili a dei minigiochi, passano alla svelta e offrono diverse ricompense, c’è anche la possibilità di rigiocarle in modalità difficile ma è innegabile che alcune missioni siano più noiose che divertenti. Per farsi perdonare, i Toad di carta, insieme a Toadette (my waifu) costruiranno dei Modelloni di carta!
Questi colossi in cartonato vengono utilizzati per combattere i modelloni dei nemici in piccole fasi action con controlli diversi dal normale e visuale in 3D, a pensarci non so se tutto ciò abbia senso, insomma dei giganti di cartone a forma di Mario e di Goomba che combattono in un RPG crossover dove inspiegabilmente solo Mario di carta ha i super poteri e poi dov’è Luigi di carta? E non basterebbe un forbice per sconfiggerli tutti? Domande inutili. Questo gioco ha senso perché non ha senso, va bene così.
A proposito di mancanza di senso, la storia è come sempre adorabile grazie ai dialoghi e alle situazione stupide accompagnate da momenti epici. Immaginate le potenzialità che potrebbe avere un discorso tra Bowser e la sua controparte di carta, che dopo Sitcker Star ha ricominciato a parlare, beh, posso dirvi che i ragazzi di Alphadream hanno soddisfatto le mie aspettative: la caratterizzazione dei personaggi è azzeccatissima, nonostante i protagonisti siano Mario e Luigi, Mario di carta rimane l’eroe muto e stoico che abbiamo imparato ad amare, l’amicizia che li lega è quasi contagiosa, così come quella tra le due Peach che si fanno i complimenti tra di loro e i due Bowser Jr. che assumono quasi la parte di Bart Simpson. Gradita aggiunta sono i Bowserotti, anch’essi molto simpatici ma altrettanto pericolosi.
Tutto il cast del gioco, così come le ambientazioni, si basano sul Mario “classico”, niente personaggi a forma di fagiolo per intenderci, ma non spaventatevi, nonostante i soliti livelli nel deserto, nel mare e nella foresta, la freschezza del gioco è comunque garantita dall’originalità e dalla cura estrema per i dettagli.
Anche il comparto tecnico svolge perfettamente il suo lavoro: Mario, Luigi e tutti i personaggi del Regno dei Funghi sono graziosi render 2D che creano l’illusione di essere tridimensionali, mentre tutto ciò che è carta è esattamente come in Paper Mario, ovvero modelli 3D che si fingono bidimensionali (che strano paradosso); l’unione di questi stili funziona e le ambientazioni mischiano tutto, alberi normali e di carta, sabbie mobili e colline di cartone dando vita ad uno stile particolare molto apprezzabile, colorato, simpatico. Non stiamo parlando di perfezione, alcune zone sono un pochino anonime e l’aliasing è sempre presente, tuttavia non ci si può proprio lamentare, grazie anche al 3D stereoscopico ben fatto. Buono anche il sonoro, forse le musiche non sono molto memorabili, a parte qualche eccezione, comunque il giudizio è più che positivo anche per quanto riguarda gli effetti sonori. La console è sfruttata a dovere, lo schermo inferiore visualizza la mappa, il menu user friendly e le carte; chi possiede un New 3DS potrà godersi l’analogico destro per spostare la visuale giocando coi modelloni e i tasti dorsali per ripristinare PV e PA senza nemmeno aprire il menu.
In definitiva Mario e Luigi Paper Jam Bros. funziona alla grande: pur essendo in tutto e per tutto il quinto capitolo della saga Mario e Luigi, l’aggiunta della carta e l’amore per la serie Paper Mario che questo gioco trasuda fanno del titolo un acquisto obbligatorio per i possessori del 3DS, anche per chi si fosse stancato dopo i lunghi tutorial di Dream Team, Paper Jam Bros ha dalla sua un ritmo sostenuto per tutte le 25 ore (minime) che impiegherete a completarlo. I difetti della serie sono ahimè rimasti, mi riferisco alla difficoltà leggermente sbilanciata e alla ripetitività del battle system che verso la fine perde un po’ di colpi. Tutto il resto è di ottima produzione: dalla cura per i dettagli all’implementazione degli amiibo fino ad arrivare alla bellissima amicizia tra i protagonisti dell’avventura, Mario e Luigi Paper Jam Bros è il crossover che tutti speravamo di giocare.