Il silenzio, la pace, la quiete, quella sensazione di serenità tale da poter chiudere gli occhi e non sentire rumori. Questo il concetto alla base di The Quiet Collection, collezione di 4 mini episodi di avventure grafiche sviluppate da Nostatic Software.
Interpretando una ragazza dovremo trovare il modo di rendere tutto molto silenzioso e decisamente rilassato. Grazie ad un’impostazione senza musica ogni suono, ripetuto costantemente, vi spronerà a portare avanti l’obiettivo. Non importa quante ustioni provochiate al vicino o quanto fastidio darete ad amici e parenti: il silenzio prima di tutto.
Attraverso uno stile visivo semplice ma efficace, anche nelle animazioni minimali, affronteremo quattro diverse situazioni, in cui potremo interagire con oggetti, e combinarli, anche con lo scenario, utilizzando solo croce direzionale e due pulsanti.
Senza disponibilità di inventario possiamo lasciare ogni oggetto per strada, o su qualche tavolo, consci di poterne portare con sé solamente uno.
Per quanto concerne gli enigmi la complessità non è esagerata e il filo logico e l’uso degli oggetti è quanto più possibile sensato, niente scimmie a tre teste o polli con carrucole in mezzo per capirci.
Una delle migliori parti del gioco è l’inclusione dei minigiochi, tributo a grandi classici come Space Invaders, Frogger e Kung Fu per NES. Giocabili con un high score da tenere, come da cabinato, possono intrattenere per molto tempo vista la loro natura infinita di gioco arcade.
La caratterizzazione dei personaggi è piuttosto stereotipata, con un padre pelandrone e lavoratore, una madre casalinga e un po’ viziatella, un fratellino scalmanato che ci importuna e noi, ragazze un po’ complicate e solitarie a cui piace il silenzio e odiamo un po’ tutti in piena adolescenza.
Ogni ambientazione ricalca senza dubbio la sua personale atmosfera, ma la ricerca di silenzio e calma, o un obiettivo personale, ne spezza l’armonia, per crearne una propria per la protagonista, starà dunque al giocatore immedesimarsi con la ricerca del silenzio.
Ciò che manca un po’ a The Quiet Collection è il carisma, un po’ di humor, un po’ di personalità. Non è un gioco che ha difetti sostanziali, ma è un passatempo carino, senza distinzioni particolari, nonostante il concept di base potenzialmente interessante.
La sua semplicità è senza dubbio un punto di forza, come l’uso di pochi tasti, ma complice delle scelte stilistiche e di design ridotte, il gioco lascia, seppur positivamente, ben poco al giocatore.