Sempre dal podcast di Chris Pranger, di cui abbiamo parlato in questa news, arrivano nuove ed interessanti informazioni circa i costi di localizzazione dei giochi.
La cosa più difficile da capire e accettare – e l’ho visto di persona nell’azienda, che questo è uso comune – è la gente che pensa che, ovviamente, ha ragione, e ciò che a loro piace o non piace è la norma. Perché dovrebbe essere altrimenti? E dicono solo la classica frase “Perché odi i soldi? Perché odiate i soldi, Nintendo? ”
È una cosa del tipo “Di che cosa stai parlando? Stiamo cercando di farlo… ovviamente dobbiamo calcolare i rischi ma, allo stesso tempo, uno di quei rischi… voglio dire, porteranno giochi che sono molto giapponesi, come Captain Rainbow, per esempio.” Diranno cose come “Guarda quante persone lo vogliono. Non vuoi i soldi?” E risponderemo “Sì, noi vogliamo i soldi, ed è per questo che sappiamo che è uno spreco colossale cercare di localizzarlo in questo mercato, perché esaminiamo la gente. Non siete un gruppo abbastanza grande.”
La parte più difficile da capire, per le persone, è quanto denaro ci voglia a volte per fare un gioco come… ad esempio, se si tratta di un gioco giapponese, per portarlo negli Stati Uniti. Non solo la traduzione e quindi la localizzazione e il marketing, ma se si tratta di un gioco che ha una notevole mole di dialoghi, oh mio Dio! Questo è un costo colossale per localizzarlo. E alcuni giochi che esaminate chiedendovi “Bene, come faranno a localizzarlo?” e la risposta è tipo “Be’, non è possibile.”
Prendi ad esempio qualcosa di simile a Xenoblade Chronicles. La gente ama quel gioco, sai, all’interno di un determinato gruppo. Questo gioco non è il tipo di gioco che tira a sufficienza per giustificare i costi. Ecco, questo è quanto, lo abbiamo portato negli Stati Uniti con un colpo di fortuna, quando NoE ha deciso: “Oh, ammortizziamo i costi. Lo localizzeremo.” Okay, perché qualcuno da qualche parte doveva sopportare i costi, perché quel gioco è garantito che non venderà abbastanza per giustificare il tutto. Sai, centinaia di ore, tutto doppiato. Questo si traduce in un sacco di soldi che ci mettono su.
E le persone dicono “Perché voi ragazzi odiate i soldi?” Non li odiamo. Ecco perché letteralmente non si può fare tutto. E alla gente non piace scoprire che la loro fanbase è in realtà troppo piccola per giustificare i costi della cosa che vogliono.