Picross e6 – Recensione

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Genere: Puzzle
Multiplayer: No
Lingua/e: Italiano

L’estate, si sa, è la stagione ideale per parole crociate, rebus e rompicapi da risolvere spaparanzati sotto l’ombrellone con le onde del mare in sottofondo: per i fortunati che sono in vacanza (non come il povero staff di NintendOn, messo alla frusta dal crudele Pittanza), l’approdo su eShop del Nintendo 3DS di Picross e6 rappresenta un’ottima alternativa alla (comunque sempreverde) accoppiata penna e cruciverba.

Il puzzle game targato Jupiter giunge così alla sua sesta iterazione sulla console a due schermi Nintendo (a tale conteggio andrebbe aggiunto anche Picross 3D): come per gli episodi precedenti però, più che di nuovo capitolo sarebbe più corretto parlare di un corposo DLC. Gli oltre 300 livelli contenuti nel file di gioco (non esiste versione fisica) costituiscono infatti una sorta di more of the same del suo predecessore e, badate bene, la locuzione testé citata non deve essere necessariamente interpretata nella sua accezione negativa. Le novità che il titolo si porta appresso sono talmente esili da risultare impalpabili, ma è anche vero che un gioco giunto alla sua sesta versione e che si basa su meccaniche molto semplici, difficilmente potrà portare seco rivoluzioni nel gameplay tali da risultare sempre fresco e nuovo.

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Prego, scelga pure il livello che preferisce!

Così come ogni puzzle game che si rispetti è semplice da imparare ma più complicato da padroneggiare, anche Picross e6 ha come punto di forza proprio l’immediatezza: una griglia di dimensioni variabili divisa in caselle di 1×1, e dei numeri in corrispondenza di righe e colonne che guidano il solutore nel riempimento di taluni spazi che, a puzzle concluso, andranno a formare un’immagine. L’idea di fondo è dunque una sorta di ibrido tra un cruciverba, il sudoku e il gioco che richiede di riempire gli spazi col puntino de la Settimana Enigmistica. Ma funziona?

Meravigliosamente bene direi. Certo, non è un titolo per tutti dato che richiede una buona dose di pazienza e ragionamento e, anche se alcuni livelli vi faranno penare non poco, la difficoltà si mantiene sempre su un livello ottimale e non sfocia mai nella frustrazione. Non esistono vicoli ciechi o situazioni in cui dovrete tirare a indovinare: la strada per arrivare alla soluzione finale è quella del puro e semplice ragionamento. Per facilitare un pochino le cose comunque, è presente un aiuto, disattivabile a piacimento, che colora in blu i numeri in corrispondenza delle righe e colonne nelle quali è possibile annerire o escludere una casella in maniera certa (sempre ragionando), per cui in caso di empasse si può godere di questo piccolo indizio.

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Ecco i numeri blu.. nel Mega Picross!

L’interfaccia di gioco è molto comoda, col pennino utilizzato per toccare le caselle ed è supportato dalla croce direzionale: premendo in su la casella toccata si riempirà di nero, premendo in giù comparirà una crocetta, utile per indicare che la casella deve rimanere vuota. L’unico inconveniente è che a volte capita di confondersi e invertire i due comandi incappando così, in caso di errore, in penalità via via crescenti sotto forma di minuti che vanno ad aggiungersi al timer: la cosa in realtà è un problema relativo in quanto non esiste un vero e proprio limite di tempo, ma è necessario finire ogni puzzle in meno di un’ora per godere dell’immagine finale a colori. Sotto questo aspetto era onestamente possibile fare meglio, per esempio stabilire un certo limite di tempo entro cui finire il quadro per ottenere il punteggio migliore (come succedeva in Picross 3D), giusto per rendere la sfida un pochino più frizzante.

In ogni caso per gli amanti delle cose difficili c’è la modalità Mega Picross che, nell’impianto di gioco sopra descritto, inserisce una variante interessante: dei “mega” numeri in comune tra due righe o colonne. Qui la faccenda si complica parecchio e obbliga a ideare nuove strategie risolutive, poiché il numero di caselle da annerire indicate dalla cifra è da distribuire tra due file adiacenti, badando che siano comunque contigue e non spezzate in due o più tronconi. In realtà è molto più difficile spiegarlo che mettere in atto in ragionamento e, dopo un paio di puzzle di prova, il meccanismo è completamente assimilato e non avrete problemi a maneggiarlo.

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Quanta segretezza…

I 300 e più livelli vi terranno comunque impegnati a lungo e il prezzo del gioco su eShop, 5 €, è un ottimo incentivo all’acquisto. Nel caso non abbiate mai provato un titolo della serie, potete partire tranquillamente da questo e, nel caso, recuperare i precedenti; nel caso in cui siate già esperti di Picross, mi sento di consigliarvi, se non l’avete già fatto, di dare un’occhiata a Picross 3D: stessa filosofia degli episodi in 2D ma una complessità e un livello di sfida veramente stimolanti e divertenti, almeno un gradino più in su rispetto agli episodi classici.

In ogni caso, 2D o 3D che sia, buon divertimento e buone vacanze!

6.9

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