Da un’intervista con Tomonobu Itagaki, realizzata dal blog Esuteru, veniamo a conoscenza di nuove curiosità sul titolo riguardanti il multiplayer, lo sviluppo del gioco e il rischio della cancellazione.
Sul multiplayer:
“Ci sono cose come la diplomacy chat che solo i leader dei clan possono utilizzare, in modo da poter avere colloqui con altri clan. Io sono un appassionato [del] militare quindi ci sono anche molti elementi politici nel gioco. Si può [godere del multiplayer] anche senza giocare il gioco in single-player. Anche così, il single-player è pieno di cose Itagaki-like, vi piacerà provarlo. Al fine di rendere sia il lato multiplayer che il single divertente, ciascuno di essi ha richiesto una grossa quantità di lavoro e qualità. Ci sono queste due parti in Devil’s Third. È per questo che c’è voluto del tempo [per creare il gioco].”
Sullo sviluppo del gioco:
“Quando sono diventato indipendente e aver cominciato a pensare a cosa mi sarebbe piaciuto creare, ho avuto un forte desiderio di sfidare me stesso con cose nuove. Perciò ho deciso di creare un gioco completamente nuovo, sparatutto, utilizzando tutte le competenze che ho acquisito dal fare giochi d’azione e giochi di combattimento. I fan di Ninja Gaiden e Dead or Alive lo vorranno giocare.”
Sul salvataggio del gioco dal suo accantonamento:
“Non volevo tradire i fan. Non volevo che la gente gettasse via le anticipazioni. Il gioco è una grande somma del lavoro di tutti gli sviluppatori, quindi spero davvero che lo proverete. Penso che il gioco sia un importante passo in avanti nel settore e porterà gli shooters ad un livello successivo.”