Nonostante gli amiibo rappresentino un enorme successo commerciale per Nintendo, il presidente di Nintendo of America, Reggie Fils-Aime, ha voluto precisare che le statuine non interferiscono con lo sviluppo dei giochi, aggiungendo che la compagnia giapponese è principalmente focalizzata su questi ultimi.
Di seguito le sue parole:
Ad oggi, la produzione di amiibo è davvero una sfida: ottenere la progettazione di base, la costruzione dello stampo, la gestione della produzione. I nostri amiibo sono dipinti a mano. Quindi è una filiera molto complessa. Le persone coinvolte nel farlo non sono le stesse persone coinvolte nella creazione di giochi e nel curare la loro implementazione.
Non c’è alcun problema nello sviluppo dei nostri titoli first e second party. Non so se siete mai stati a Kyoto recentemente, ma abbiamo un edificio del tutto nuovo di ricerca e sviluppo che è pieno di sviluppatori software e hardware. Quindi, stiamo aumentando la nostra capacità di creare più contenuti, siamo focalizzati sulla creazione di grandi contenuti.
La categoria toys-to-life è più sviluppata qui negli Stati Uniti. Agli inizi, abbiamo messo alla prova la nostra catena di fornitura interna che era già grande ma abbiamo avuto bisogno di crescere ulteriormente. Il fatto che abbiamo avuto problemi di fornitura, probabilmente, indica che non abbiamo pensato abbastanza grande. Ma certamente la domanda è stata estremamente forte. Pensiamo che questa categoria possa essere decisamente influenzata dal modo in cui Nintendo si muove. Stiamo per uscire con un ritmo regolare di ondate di nuovi amiibo.
Stiamo continuando a lanciare questi e molte più figures a supporto. Abbiamo intenzione di continuare a innovare con differenti form factors e, con i nostri sviluppatori, stiamo cercando di continuare a trovare modi unici per sfruttare gli amiibo. I nostri sviluppatori si divertono a trovare il modo di sfruttare la funzionalità amiibo attraverso tutti i nostri giochi. È che alla fine hai quella voglia di continuare a vedere una serie di funzionalità e quanto esse possano diversificarsi tra loro. “