Yoshi’s Woolly World è stato sviluppato da Good-Feel, e sin dall’annuncio si sono sprecati i confronti con la possibile difficoltà del loro Kirby’s Epic Yarn, col franchise di Yoshi che di recente ha faticato negli ultimi capitoli, ma l’apparenza inganna, così com’è non è così assurdo vestire di lana a Giugno, dipende in che emisfero sei.
Yoshi’s Woolly World ci accoglie con calore e ci trasporta in un percorso di 6 mondi da 8 livelli ciascuno, segreti esclusi, alla ricerca degli Yoshi rapiti da Kamek. Con un hub semplice e di facile accesso, in cui trovare anche l’elenco interattivo dei nemici in tutta la loro lanosa bellezza, Yoshi non ha bisogno di mosse e controlli nuovi, tutto funziona bene con la croce direzionale, è l’analogico che lascia a desiderare per precisione.
I mondi ripercorrono un canovaccio classico per ambientazione, ma ciò che conta sono le idee messe in pratica per ogni livello. Grazie ai gomitoli, grandi e piccoli sostituti delle uova, il level design è ben studiato e propone idee collaudate e non, con intriganti soluzioni per proseguire. Lo sperimentalismo passa attraverso livelli con enigmi e accennato backtracking, divergenze su come affrontare i nemici e un sistema di collezionabili straripante, tra oggetti, tubi e piattaforme opportunamente nascoste tra mura invisibili e lana da spingere e/o srotolare.
Ogni livello contiene 20 toppe timbro nascoste fra le perline, 5 lane magiche, e si può finire il livello con 20 cuori e 5 fiori ridenti. Con i primi si sbloccano i timbri sul Miiverse, sul quale si può postare in ogni momento mettendo in pausa, col secondo una diversa colorazione e skin di Yoshi in ogni livello (comprese quelle dedicate alle console Nintendo) e i fiori ridenti sbloccano i mondi segreti come quello che trovate qui di seguito:
Questi mondi segreti sono il fiore all’occhiello del gioco, le sfide più complesse e che mettono maggiormente alla prova i nostri riflessi e la voglia di completismo, complice anche un level design più ispirato rispetto al resto degli altri livelli, già di per sé brillanti.
Pecca innegabile è però il riciclo dei mini-boss, che non cambiano eccessivamente il loro pattern, mentre i boss veri e propri sono ben differenziati ma generalmente molto semplici, compresa la battaglia finale che non richiede particolare impegno; ma ci sarà modo anche nel campo dei boss di avere le proprie soddisfazioni.
Colpisce in positivo la qualità delle musiche, riascoltabili dall’hub, sono varie, di generi diversi e mai banali, con un tema in particolare che ha catturato senza ombra di dubbio il cuore di chi vi scrive, da amante dei temi natalizi quale sono, sarà stata la montagna col cappello di lana, gli alberi fluffosi:
Per quanto riguarda la difficoltà, tasto dolente per molti, Yoshi’s Woolly World è un crescendo moderato, che parte dal basso, è vero, ma si attesta sui livelli di un qualsiasi Super Mario, senza magari i superlivelli finali, ma con degli extra che vi faranno sudare il giusto.
Ogni livello è diverso, propone meccaniche differenti e grazie all’uso delle trasformazioni si hanno spesso dei divertissement non da poco tra aeroplani, ombrelli, sirene e molto altro ancora. Raccogliere tutto sarà un piacere e vi verrà voglia di farlo per scoprire ogni segreto, ogni colorazione assurda di Yoshi, e modalità extra post-game. Il gioco si attesta sulle 20/30 ore per essere completato al 100% in modalità classica, a seconda della bravura.
Qualora trovaste la difficoltà di Yoshi, volutamente tarata per essere affrontata da tutti in media, al di sopra delle vostre skill, esiste la modalità relax, a cui si accede in qualsiasi momento e che rende il gioco una passeggiata di salute. A questo si sommano, opzionali ovviamente, le toppe che garantisco dei poteri speciali, come ad esempio rimbalzare se si cade, giocare con Poochy e altro ancora, al costo di perline che si raccolgono durante i livelli. Il costo delle toppe è adeguato e l’abuso è abbastanza scongiurato.
Gli amiibo sbloccano permanentemente skin di Yoshi a tema, Splatoon incluso, e grazie all’amiibo di Yoshi di lana sarà possibile portare a casa di amici la propria skin per giocare con essa qualora non fosse stata ancora sbloccata su altre console. L’amiibo di Yoshi fa comparire un secondo sauro che controlliamo sempre noi in single player, potendolo anche lanciare come gomitolo, ma questa modalità fallisce nelle situazioni concitate in quanto il sistema identificativo dello Yoshi principale non è accurato e spesso si finisce per perdere terreno, ma andare in giro con 12 gomitoli ha il suo fascino.
Piacevole la modalità multigiocatore che può essere usata per iniziare al genere chi non ne ha confidenza, grazie anche all’uso di qualsiasi controller del globo terracqueo, tranne il controller Game Cube e il nunchuk.
Divertimento a palate, dialoghi che strappano sorrisi, le migliori texture che si siano viste su Wii U, un comparto tecnico all’altezza, musiche curate, un gameplay accattivante e non banalmente appiattito dalla difficoltà, sono le caratteristiche che rendono Yoshi’s Woolly World un titolo ricco di carisma, identità, verve e capace di riportare il brand finalmente lassù dove merita.